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4 Giugno 2017 - 10 Sivan 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks,
rabbino
Quello che i terroristi cercano di distruggere, continueremo a costruirlo.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Le carte, la biblioteca, i documenti di Carlo e Nello Rosselli torneranno a Firenze dopo molte vicende e la possibilità concreta che si disperdessero. Non è una notizia positiva solo per gli studiosi. Ci sono atti e gesti che valgono perché indicano che una storia non finisce e forse può ricominciare. Insieme tornerà a Firenze anche un segmento, di minoranza, ma non meno significativo, di storia dell’ebraismo italiano. Anche quello è giusto che sia lì ed è confortante sapere che non si è perduto.
 
Londra, notte di terrore
La nuova notte di terrore a Londra è la notizia del giorno su quotidiani e siti. “Londra, la notte del terrore” titola il Corriere. “Londra, ancora terrore” scrive Repubblica. “Terrore a Londra” la scelta de La Stampa. Passanti travolti e sgozzati. Al momento il bilancio di questo nuovo attacco della Jihad islamica è di sei vittime. Uccisi tutti e tre gli assalitori (che indossavano false cinture esplosive).
Camion lanciati sulla folla con l’obiettivo di uccidere. Non è una novità, ricorda il Corriere pubblicando un testo di Guido Olimpio. “L’Isis ha ‘codificato’ il modus operandi del camion-ariete – scrive il giornalista, tra i massimi esperti di terrorismo islamico – ma l’origine di questa tattica risale al 2001. Esattamente al 14 febbraio. Forse per una decisione casuale e improvvisa. Un palestinese di 35 anni, autista di bus per la compagnia israeliana, è alla guida del suo mezzo. Da cinque anni trasporta lavoratori arabi tra la Striscia di Gaza e il territorio israeliano. Ha il permesso ed ha passato tutti i controlli eseguiti dalla polizia nel timore di legami con ambienti estremisti. In apparenza nessun problema. Fino a quel giorno. Le autorità hanno imposto uno dei consueti blocchi al flusso di operai, misura legata a motivi di sicurezza e ricorrente durante la seconda Intifada. Il guidatore è arrabbiato per quello. O almeno è ciò che dicono. E lui diventa un killer lanciando il suo bus su un gruppo di persone vicino ad una fermata, venti chilometri a sud di Tel Aviv. Otto i morti, 19 i feriti”.
Sale intanto a mille il numero dei feriti a Torino per il falso allarme bomba innescatosi durante la proiezione della finale di Champions League in Piazza San Carlo. Sette sono gravi, tra cui una ragazza e un bambino schiacciati nella calca.
 
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  davar
dopo gli attentati di questa notte
Terrore a Londra, il rabbino capo

"I nostri valori sono più forti"
Sta diventando una drammatica abitudine, purtroppo.
Come in altre recenti circostanze, l’ebraismo inglese non resta fermo davanti alle nuove pagine di morte e violenza scritte dal terrorismo islamico.
Parla di senso dell’orrore ormai “familiare” il rabbino capo Ephraim Mirvis nel messaggio pubblicato sulle sue postazioni social nel cuore della notte. Ma insieme al lutto, al cordoglio, allo strazio per la perdita di nuove vite innocenti, rav Mirvis condivide con la società anglosassone un messaggio di coesione. Perché, scrive, la risposta al terrore non potrà che passare dal rafforzamento di valori positivi, dal lavoro comune finalizzato alla difesa di pace e tolleranza. “Di fronte a ogni attacco, comunque devastante, dobbiamo avvicinarci sempre di più a questi valori. Saranno loro, alla fine, a permetterci di sconfiggere il male” sottolinea il rabbino capo.
Lancia un messaggio anche il suo predecessore, rav Jonathan Sacks. “La vita è santa. Ma può essere, come abbiamo visto di nuovo questa notte, anche terribilmente fragile. Qualunque assassinio invocato nel nome di Dio è un sacrilegio, chiunque ne sia l’autore, qualunque la fede” afferma rav Sacks, tra le voci più ascoltate del mondo ebraico contemporaneo.
“Restiamo uniti” dice l’ex rabbino capo. “Insieme – le sue parole – dobbiamo sostenere queste verità fondamentali: nessuna anima è mai stata salvata dall’odio. Nessuna verità è stata mai dimostrata dalla violenza. Nessuna redenzione stata mai portata dalla guerra santa. Nessuna religione ha conquistato l’ammirazione del mondo per la sua capacità di infliggere sofferenza ai suoi nemici”. Quello che i terroristi cercano di distruggere, prosegue rav Sacks, continueremo a costruirlo: il senso di comunità, la democrazia, la tolleranza, il rispetto reciproco e la santità della vita.


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A trento economia con pagine ebraiche
Il costo di una dieta sbagliata
Si avvia verso la conclusione la dodicesima edizione del Festival Economia di Trento, dedicato quest’anno a un tema complesso come le diseguaglianze all’interno del mondo della sanità. Una problematica su cui ha voluto riflettere anche Pagine Ebraiche, proponendo ai tanti visitatori della rassegna trentina un dossier dedicato proprio alle questioni della salute diseguale, toccando principi legati all’ebraismo e raccontando quali soluzioni ha adottato la realtà israeliana. E da Israele sono arrivati due degli ospiti del Festival: i ricercatori Elliot Berry dell’Università Ebraica di Gerusalemme e Iris Shai dell’Università Ben-Gurion.

Introdotti dal presidente della Fondazione Edmund Mach Andrea Segré, i due esperti, assieme a Kieran Tuohy, responsabile del Dipartimento qualità alimentare e nutrizione FEM, hanno parlato delle recenti ricerche scientifiche sulla composizione chimica della dieta mediterranea e i suoi effetti benefici nella prevenzione delle malattie metaboliche, come diabete ed obesità.

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martedì la proiezione a milano
Libia, l'ultimo esodo ora è un film

Il 5 giugno 1967 per gli ebrei libici rappresenta l’ultimo capitolo doloroso di una storia secolare soppressa nella violenza. Il primo dei Sei giorni del famoso conflitto che mezzo secolo fa segnò una fondamentale vittoria israeliana sul mondo arabo, coincise infatti con una sanguinoso e programmato pogrom in Libia contro la Comunità ebraica locale. Anni di violenze e repressioni culminarono in quell’ultimo brutale episodio, di cui in questi giorni cade il cinquantenario e che portò gli ebrei libici ancora rimasti nel Paese ad abbandonarlo per sempre, trovando rifugio in Italia. A raccontare la loro storia, il film Libia – L’ultimo esodo diretto dal regista Ruggero Gabbai e realizzato insieme allo psicanalista David Meghnagi, testimone diretto delle vicende libiche. La pellicola, in un evento realizzato grazie all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sarà per la prima volta proiettata martedì 6 giugno a Milano (Cinema Orfeo – ore 20.00).


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sorgente di vita 
Gerusalemme, 50 anni unita
Domani mattina alle 7.30 un’altra occasione per rivedere, su Raidue, la puntata di Sorgente di vita del 28 maggio scorso. In questo numero un servizio sulla serata romana dedicata a Yom Yerushalaim, nel cinquantesimo anniversario della riunificazione di Gerusalemme. Nel suggestivo scenario dei mercati di Traiano, momenti di arte, musica e danza con la partecipazione di Ilana Zahav, artista israeliana che riesce a dare emozioni fortissime creando con le mani disegni e magie di sabbia che evocano le atmosfere di Gerusalemme.
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pilpul

Il ritorno di Dieudonné
Se si vuole cogliere il senso, a ben vedere neanche troppo sofisticato, delle incestuose contaminazioni tra quello che resta di una certa sinistra radicale, in questo caso autodefinitasi «anti-imperialista», e le vecchie e nuove ramificazioni di una destra dai tratti fascistoidi, comunque intolleranti, alla costante ricerca di un nuovo respiro populistico, che trovano entrambe nell’antisemitismo il vero punto di coagulo, la traiettoria del “comico” ed “umorista” Dieudonné M’bala M’bala, in arte più semplicemente Dieudonné («Dieudo»), è emblematica. Siamo nei paraggi della Francia del neolepenismo, per intenderci. Lui lo negherebbe anche sotto tortura, ma il brodo di coltura rimanda ad alcuni aspetti di quell’universo di pulsioni e rabbiosità. Tra l’altro, il personaggio, dopo le trascorse polemiche, di cui era stato protagonista, nonché le condanne subite, ha recentemente annunciato che si presenterà alle prossime elezioni legislative, sia pure in funzione supplente rispetto ad un altro candidato. Lo farà nel collegio della prima circoscrizione dell’Essonne, dipartimento francese della regione dell’Île-de-France, dove già fu eletto nel 2002 il socialista Manuel Valls, poi primo ministro francese tra il 2014 e il 2016. Anche per questo è interessante spendere ancora qualche parole su di lui e su come calchi, da provetto mestierante, la scena pubblica.

Claudio Vercelli
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L'adesione immaginaria 
Il cronista del quotidiano Il Giornale Alberto Giannoni, autore di un resoconto dedicato alla marcia Senzamuri che si è tenuta a Milano il 20 maggio, ha fatto pervenire in redazione il messaggio che segue:
“Leggo su Moked quella che viene definita una “richiesta di rettifica al Giornale” riferita a un articolo pubblicato in cronaca il 22 maggio e dedicato alla marcia “senzamuri”, celebrata due giorni prima a Milano. Mi preme segnalare che tale richiesta di “rettifica”, che il 24 maggio è stata definita “immediata”, non è mai arrivata al Giornale. Quanto al merito della vostra, un semplice controllo sul sito internet ufficiale dell’evento vi consentirebbe di leggere che l’Ucei compare tuttora fra gli enti aderenti alla manifestazione, come confermato dagli organizzatori”.
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