29 Maggio 2017 - 4 Sivan 5777

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12 giugno 2017 - 18 Sivan 5777
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
L’esempio migliore di perdono è quello di Giuseppe, che perdonò i suoi fratelli che avevano pensato di ucciderlo e poi lo avevano venduto: “Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita” (Gn 45, 5).
 
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Anna
Foa,
storica
Nell'ottantesimo anniversario, il 9 giugno, dell'assassinio di Carlo e Nello Rosselli ad opera dei sicari fascisti, mi piace ricordare le parole con cui Nello, nel Congresso giovanile di Livorno del 1924, definiva la sua identità ebraica. Parole spesso denigrate come frutto dell'assimilazione e che, rilette ora, mi sembrano di alto e profondo sentire.
"Io intendo per ebraismo una concezione religiosa della vita. Per me, la questione nazionale che molti di voi sentono intimamente legata con l’ebraismo non ha con questo alcuna connessione... Ma, voi direte. Allora, in che ti senti ebreo? Cos’è questo ebraismo cui tieni così gelosamente?"
 
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Unrwa, la richiesta di Bibi:
“Ente che va smantellato”
L’Unrwa, l’Agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi, va “smantellata”. Lo ha detto il premier israeliano Netanyahu, che ha denunciato un accanimento della stessa nei confronti dello Stato ebraico. “Meglio sarebbe – ha osservato il primo ministro, le cui parole sono riportate in una breve della Stampa – farla confluire nell’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati”. Il portavoce dell’Unrwa Christopher Gunness ha affermato: “La situazione dei rifugiati palestinesi deve essere risolta nell’ambito della soluzione politica del conflitto tra israeliani e palestinesi”.

Sulla scheda spunta una lista denominata Fasci Italiani del Lavoro, con simbolo il fascio littorio. L’inquietante episodio è avvenuto nel Mantovano, a Sermide e Felonica. Così l’Osservatorio sulle nuove destre, citato da Repubblica: “Chiediamo al ministero dell’Interno di fare chiarezza sull’imbarazzante vicenda. Il messaggio che passa è che, nel 2017, in Italia, il partito fascista può tranquillamente presentarsi alle elezioni. Assurdo e sconvolgente”.

“Alunni smistati in altre classi, obbligati a uscire prima o, nei casi più estremi, lasciati nei corridoi”. Sul Fatto Quotidiano si descrive così la situazione degli studenti italiani che, dalle materne alle superiori, scelgono di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. “Spesso – si legge – la ‘materia alternativa’ (una delle opzioni possibili, all’iscrizione, accanto allo studio assistito e all’eventuale uscita) non viene offerta discriminando chi non vuole avere un’educazione religiosa e chi appartiene ad altre religioni”.

È scontro tra il sindaco Sala e l’Anpi a Milano. Il motivo nella decisione dell’amministrazione cittadina di allestire il nuovo Museo della Resistenza nei locali della Casa della Memoria. Una scelta non gradita dall’Anpi, che si è lamentata per lo spazio ristretto e i costi. Alle contestazioni così ha replicato Sala: “Cari amici, il Comune ha condiviso la scelta dopo un’attenta ricognizione di ogni possibile alternativa, nessuna delle quali è apparsa percorribile, né per adeguatezza simbolica, storica e culturale, né per caratteristiche tecniche e urbanistiche, né per la finanziabilità degli interventi di riqualificazione”. A parlare della vicenda è il dorso locale di Repubblica.

Sulla cronaca romana del Messaggero si parla della tre giorni di Krav Maga organizzata dall’ambasciata israeliana nella Capitale. Iniziativa che, viene sottolineato, ha visto la partecipazione personale dell’ambasciatore Ofer Sachs.
 
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  davar
qui roma - la dedica al grande maestro
Collegio Rabbinico, l'aula Toaff  "Il luogo più giusto per onorarlo"
La libreria di un’antica yeshivah in disuso torna oggi protagonista in un luogo dedicato allo studio, al confronto, alla formazione. L’omaggio a un Maestro che è stato un punto di riferimento non soltanto per diverse generazioni di rabbini, ma anche per l’intera collettività ebraica. Sia romana che italiana.
L’attuale rabbino capo della Capitale, rav Riccardo Di Segni, descrive con questa efficace immagine l’inaugurazione al Collegio Rabbinico (di cui è direttore) di un’aula intitolata alla memoria del rav Toaff. All’interno, disposti dentro una libreria ottocentesca con ante a vetri proveniente dalla livornese Yeshivah Marini, oltre un migliaio di volumi appartenuti al grande rabbino scomparso nel 2015 alla soglia dei cento anni di vita. Libri di preghiera, diverse edizioni del Talmud e dei commentari, responsa rabbinici, lessici e molto altro ancora. È un’eredità straordinaria, di cui da oggi potranno godere studenti e frequentatori del Collegio, quella donata dai familiari all’ebraismo italiano.
“In questa sede, dove ha insegnato, era doveroso trasmettere una memoria viva di questo contributo” ha sottolineato il rabbino capo, rivolgendosi con gratitudine ai figli del rav.
Emozione condivisa dagli stessi, dalla presidente UCEI Noemi Di Segni e dal rav Gianfranco Di Segni, coordinatore del Collegio Rabbinico, che ha aperto la cerimonia.
“Il rav è stato persona di grande generosità e disponibilità. Due caratteristiche che gli hanno permesso di essere una guida, a Roma e non soltanto” ha quindi affermato la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello. Con questa iniziativa, ha inoltre osservato Ariel, uno dei figli del rav Toaff, “si ancora il pensiero di nostro padre nel luogo più adatto per farlo”. Al suo fianco i fratelli Daniel, Gadiel e Miriam oltre a Sergio Della Pergola, genero del rav.
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il programma della rassegna del 21 giugno 
Festa della Musica in tutta Italia
A Parma l’iniziativa UCEI

Da Milano a Palermo, la musica come linguaggio universale per promuovere cultura, partecipazione e integrazione. Concerti in conservatori e teatri, musica all’aperto, performance in luoghi insoliti come scali aeroportuali, stazioni ferroviarie, carcere. Migliaia le iniziative organizzate in tutto il paese per la Festa della Musica, in programma il 21 giugno per il Solstizio d’Estate con il coinvolgimento di 511 città e borghi italiani e 41 sedi diplomatiche all’estero. Tema di questa edizione, cui l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aderisce con una propria iniziativa a Parma, “La strada suona”.
Particolare soddisfazione è stata espressa oggi in conferenza stampa da Paolo Masini, Consigliere del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e Coordinatore Nazionale della Festa della Musica: rispetto al 2016, è stato sottolineato, le località che parteciperanno sono aumentate dell’85%. “Musicisti amatoriali e professionisti si uniranno per far risuonare ogni genere di melodia nelle strade di centinaia di borghi e città a celebrare l’inizio dell’estate” ha spiegato il ministro Dario Franceschini nella medesima circostanza. A coordinare l’evento di Parma, che porterà un contributo ebraico al tema, il Maestro Riccardo Moretti.
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l'iniziativa di cdec e comune di milano
Antisemitismo, problema italiano
Il report che spiega la minaccia

L'antisemitismo è una minaccia profondamente sentita e attuale sia in Italia che in Europa. Lo dimostra la risoluzione approvata dal Parlamento europeo lo scorso Primo giugno in cui si chiede a ciascun Stato membro di adottare la definizione operativa di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) e di prendere ogni misura necessaria per combattere il fenomeno antisemita. Per comprendere quale sia il quadro in Italia sarà invece importante la presentazione mercoledì prossimo a Palazzo Marino, nella prestigiosa Sala Alessi (ore 11.00) del Rapporto annuale sull'antisemitismo realizzato dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) di Milano. Un'iniziativa organizzata in collaborazione con il Comune di Milano su di un tema che il sindaco Giuseppe Sala ha dimostrato di seguire da vicino. 
Alla conferenza parteciperanno le massime autorità del Comune di Milano, la Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) Noemi Di Segni, il Presidente della Fondazione CDEC Giorgio Sacerdoti, la Consigliera comunale Diana De Marchi. A presentare il rapporto, Betti Guetta responsabile dell'Osservatorio antisemitismo.
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il progetto della jerusalem foundation
Valle delle Gazzelle, un aiuto
alla tutela dell'ambiente

La Valle delle Gazzelle è l'ultima valle aperta nel centro di Gerusalemme.
I lavori svolti nella zona nell'ultimo decennio avevano messo a rischio la sopravvivenza di questo ecosistema, ma grazie alla battaglia degli abitanti dei quartieri circostanti è stato approvato il progetto che ha permesso di creare un parco urbano dove le gazzelle hanno un proprio spazio, separato da quello aperto al pubblico da una fascia intermedia. Il parco è così diventato un esempio di conservazione del territorio e un centro educativo e ricreativo per tutti gli abitanti di Gerusalemme. Duecentomila complessivamente i visitatori in due anni di apertura del sito.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION 
Storie di Libia, storie d’Italia 
Una conseguenza dimenticata del 1967. Così David Harris, a capo dell’American Jewish Committee, descrive l’esodo forzato della comunità ebraica libica, costretta ad abbandonare tutto nei giorni complicati che seguirono alla Guerra dei Sei Giorni, in quello che fu “il terzo pogrom dal 1945”, e pose fine a una presenza bimillenaria. Harris, in un articolo pubblicato dal giornale Algemeiner e ripreso sull’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, ne ripercorre i secoli nella regione, fino alla partenza delle ultime quattromila persone, evento circondato dallo scarso interesse di opinione pubblica, istituzioni internazionali e media.
A rendere omaggio alla storia e alla capacità dei tanti ebrei libici che raggiunsero l’Italia ed entrarono a far parte del paese e della società, è stato negli scorsi giorni anche il primo ministro Paolo Gentiloni, che per l’occasione ha visitato il Tempio maggiore di Roma, accolto tra gli altri dal rabbino capo Riccardo Di Segni, dalla presidente della Comunità Ruth Dureghello e di quella dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
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pilpul
Oltremare - Shopping
Lo shopping estero è uno degli argomenti di conversazione più quotati fra amici e anche fra sconosciuti in Israele. È la prima domanda che viene posta a quelli che rientrano da ovunque nel mondo: non "cosa hai visto" ma "cosa hai comperato".
E in effetti non conosco israeliani che partano per l'estero con la valigia piena: si sa, che la si riempirà ben bene prima del volo di ritorno. E va tutto bene fino a quando non si entra in un supermercato. Finché si tratta di shopping di vestiario, si fa fatica a paragonare: il viaggiatore israeliano all'estero può sempre pensare che i negozi sono diversi, le collezioni nelle grandi catene sono almeno parzialmente adattate al paese ospitante, e quindi i prezzi sui cartellini valgono soltanto per quel che c'è scritto
.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Analisi scorretta - Il pericolo
La settimana scorsa dopo che l’Arabia Saudita e altri Paesi del Golfo hanno interrotto le loro relazioni con il Qatar, accusato di sostenere il terrorismo, il Presidente Trump ha dato l’impressione di approvare la decisione twittando: “La mia visita da già risultati. Forse è l’inizio della fine del terrorismo”.
Daniel Pipes, esperto di Medio Oriente, che è stato anche consigliere del Presidente Bush jr. ed è noto per le sue posizioni neo-con e molto dure nei confronti dei radicali islamisti, intervistato da Paolo Mastrolilli su La Stampa circa la posizione espressa da Trump in merito ai rapporti con tra i sauditi e il Qatar, ha risposto che il Presidente americano aveva assunto quella posizione “Perché è un dilettante. Quanto è accaduto – ha aggiunto Pipes – spinge il Qatar verso l’Iran, mette a rischio le importanti basi americane nel Paese e nella regione, aumenta le tensioni tra gli alleati occidentali e avvicina la guerra diretta tra Riad e Teheran. Nulla di tutto questo conviene agli Usa".


Anselmo Calò 
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