Paolo Sciunnach, insegnante | L’esempio
migliore di perdono è quello di Giuseppe, che perdonò i suoi fratelli
che avevano pensato di ucciderlo e poi lo avevano venduto: “Ma ora non
vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù, perché
Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita” (Gn 45, 5).
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Anna
Foa,
storica |
Nell'ottantesimo
anniversario, il 9 giugno, dell'assassinio di Carlo e Nello Rosselli ad
opera dei sicari fascisti, mi piace ricordare le parole con cui Nello,
nel Congresso giovanile di Livorno del 1924, definiva la sua identità
ebraica. Parole spesso denigrate come frutto dell'assimilazione e che,
rilette ora, mi sembrano di alto e profondo sentire.
"Io intendo per ebraismo una concezione religiosa della vita. Per me,
la questione nazionale che molti di voi sentono intimamente legata con
l’ebraismo non ha con questo alcuna connessione... Ma, voi direte.
Allora, in che ti senti ebreo? Cos’è questo ebraismo cui tieni così
gelosamente?"
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Unrwa, la richiesta di Bibi:
“Ente che va smantellato”
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L’Unrwa,
l’Agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi, va “smantellata”. Lo ha
detto il premier israeliano Netanyahu, che ha denunciato un accanimento
della stessa nei confronti dello Stato ebraico. “Meglio sarebbe – ha
osservato il primo ministro, le cui parole sono riportate in una breve
della Stampa – farla confluire nell’Alto Commissariato dell’Onu per i
rifugiati”. Il portavoce dell’Unrwa Christopher Gunness ha affermato:
“La situazione dei rifugiati palestinesi deve essere risolta
nell’ambito della soluzione politica del conflitto tra israeliani e
palestinesi”.
Sulla scheda spunta una lista denominata Fasci Italiani del Lavoro, con
simbolo il fascio littorio. L’inquietante episodio è avvenuto nel
Mantovano, a Sermide e Felonica. Così l’Osservatorio sulle nuove
destre, citato da Repubblica: “Chiediamo al ministero dell’Interno di
fare chiarezza sull’imbarazzante vicenda. Il messaggio che passa è che,
nel 2017, in Italia, il partito fascista può tranquillamente
presentarsi alle elezioni. Assurdo e sconvolgente”.
“Alunni smistati in altre classi, obbligati a uscire prima o, nei casi
più estremi, lasciati nei corridoi”. Sul Fatto Quotidiano si descrive
così la situazione degli studenti italiani che, dalle materne alle
superiori, scelgono di non avvalersi dell’insegnamento della religione
cattolica. “Spesso – si legge – la ‘materia alternativa’ (una delle
opzioni possibili, all’iscrizione, accanto allo studio assistito e
all’eventuale uscita) non viene offerta discriminando chi non vuole
avere un’educazione religiosa e chi appartiene ad altre religioni”.
È scontro tra il sindaco Sala e l’Anpi a Milano. Il motivo nella
decisione dell’amministrazione cittadina di allestire il nuovo Museo
della Resistenza nei locali della Casa della Memoria. Una scelta non
gradita dall’Anpi, che si è lamentata per lo spazio ristretto e i
costi. Alle contestazioni così ha replicato Sala: “Cari amici, il
Comune ha condiviso la scelta dopo un’attenta ricognizione di ogni
possibile alternativa, nessuna delle quali è apparsa percorribile, né
per adeguatezza simbolica, storica e culturale, né per caratteristiche
tecniche e urbanistiche, né per la finanziabilità degli interventi di
riqualificazione”. A parlare della vicenda è il dorso locale di
Repubblica.
Sulla cronaca romana del Messaggero si parla della tre giorni di Krav
Maga organizzata dall’ambasciata israeliana nella Capitale. Iniziativa
che, viene sottolineato, ha visto la partecipazione personale
dell’ambasciatore Ofer Sachs.
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qui roma - la dedica al grande maestro
Collegio Rabbinico, l'aula Toaff "Il luogo più giusto per onorarlo"
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libreria di un’antica yeshivah in disuso torna oggi protagonista in un
luogo dedicato allo studio, al confronto, alla formazione. L’omaggio a
un Maestro che è stato un punto di riferimento non soltanto per diverse
generazioni di rabbini, ma anche per l’intera collettività ebraica. Sia
romana che italiana.
L’attuale rabbino capo della Capitale, rav Riccardo Di Segni, descrive
con questa efficace immagine l’inaugurazione al Collegio Rabbinico (di
cui è direttore) di un’aula intitolata alla memoria del rav Toaff.
All’interno, disposti dentro una libreria ottocentesca con ante a vetri
proveniente dalla livornese Yeshivah Marini, oltre un migliaio di
volumi appartenuti al grande rabbino scomparso nel 2015 alla soglia dei
cento anni di vita. Libri di preghiera, diverse edizioni del Talmud e
dei commentari, responsa rabbinici, lessici e molto altro ancora. È
un’eredità straordinaria, di cui da oggi potranno godere studenti e
frequentatori del Collegio, quella donata dai familiari all’ebraismo
italiano.
“In questa sede, dove ha insegnato, era doveroso trasmettere una
memoria viva di questo contributo” ha sottolineato il rabbino capo,
rivolgendosi con gratitudine ai figli del rav.
Emozione condivisa dagli stessi, dalla presidente UCEI Noemi Di Segni e
dal rav Gianfranco Di Segni, coordinatore del Collegio Rabbinico, che
ha aperto la cerimonia.
“Il rav è stato persona di grande generosità e disponibilità. Due
caratteristiche che gli hanno permesso di essere una guida, a Roma e
non soltanto” ha quindi affermato la presidente della Comunità ebraica
Ruth Dureghello. Con questa iniziativa, ha inoltre osservato Ariel, uno
dei figli del rav Toaff, “si ancora il pensiero di nostro padre nel
luogo più adatto per farlo”. Al suo fianco i fratelli Daniel, Gadiel e
Miriam oltre a Sergio Della Pergola, genero del rav. Leggi
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il programma della rassegna del 21 giugno
Festa della Musica in tutta Italia
A Parma l’iniziativa UCEI
Da
Milano a Palermo, la musica come linguaggio universale per promuovere
cultura, partecipazione e integrazione. Concerti in conservatori e
teatri, musica all’aperto, performance in luoghi insoliti come scali
aeroportuali, stazioni ferroviarie, carcere. Migliaia le iniziative
organizzate in tutto il paese per la Festa della Musica, in programma
il 21 giugno per il Solstizio d’Estate con il coinvolgimento di 511
città e borghi italiani e 41 sedi diplomatiche all’estero. Tema di
questa edizione, cui l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aderisce
con una propria iniziativa a Parma, “La strada suona”.
Particolare soddisfazione è stata espressa oggi in conferenza stampa da
Paolo Masini, Consigliere del Ministro dei Beni Culturali Dario
Franceschini e Coordinatore Nazionale della Festa della Musica:
rispetto al 2016, è stato sottolineato, le località che parteciperanno
sono aumentate dell’85%. “Musicisti amatoriali e professionisti si
uniranno per far risuonare ogni genere di melodia nelle strade di
centinaia di borghi e città a celebrare l’inizio dell’estate” ha
spiegato il ministro Dario Franceschini nella medesima circostanza. A
coordinare l’evento di Parma, che porterà un contributo ebraico al
tema, il Maestro Riccardo Moretti. Leggi
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INFORMAZIONE
– INTERNATIONAL EDITION
Storie di Libia, storie d’Italia
Una
conseguenza dimenticata del 1967. Così David Harris, a capo
dell’American Jewish Committee, descrive l’esodo forzato della comunità
ebraica libica, costretta ad abbandonare tutto nei giorni complicati
che seguirono alla Guerra dei Sei Giorni, in quello che fu “il terzo
pogrom dal 1945”, e pose fine a una presenza bimillenaria. Harris, in
un articolo pubblicato dal giornale Algemeiner e ripreso sull’odierna
uscita di Pagine Ebraiche International Edition, ne ripercorre i secoli
nella regione, fino alla partenza delle ultime quattromila persone,
evento circondato dallo scarso interesse di opinione pubblica,
istituzioni internazionali e media.
A rendere omaggio alla storia e alla capacità dei tanti ebrei libici
che raggiunsero l’Italia ed entrarono a far parte del paese e della
società, è stato negli scorsi giorni anche il primo ministro Paolo
Gentiloni, che per l’occasione ha visitato il Tempio maggiore di Roma,
accolto tra gli altri dal rabbino capo Riccardo Di Segni, dalla
presidente della Comunità Ruth Dureghello e di quella dell’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
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Oltremare - Shopping |
Lo
shopping estero è uno degli argomenti di conversazione più quotati fra
amici e anche fra sconosciuti in Israele. È la prima domanda che viene
posta a quelli che rientrano da ovunque nel mondo: non "cosa hai visto"
ma "cosa hai comperato".
E in effetti non conosco israeliani che partano per l'estero con la
valigia piena: si sa, che la si riempirà ben bene prima del volo di
ritorno. E va tutto bene fino a quando non si entra in un supermercato.
Finché si tratta di shopping di vestiario, si fa fatica a paragonare:
il viaggiatore israeliano all'estero può sempre pensare che i negozi
sono diversi, le collezioni nelle grandi catene sono almeno
parzialmente adattate al paese ospitante, e quindi i prezzi sui
cartellini valgono soltanto per quel che c'è scritto.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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Analisi scorretta - Il pericolo
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La
settimana scorsa dopo che l’Arabia Saudita e altri Paesi del Golfo
hanno interrotto le loro relazioni con il Qatar, accusato di sostenere
il terrorismo, il Presidente Trump ha dato l’impressione di approvare
la decisione twittando: “La mia visita da già risultati. Forse è
l’inizio della fine del terrorismo”.
Daniel Pipes, esperto di Medio Oriente, che è stato anche consigliere
del Presidente Bush jr. ed è noto per le sue posizioni neo-con e molto
dure nei confronti dei radicali islamisti, intervistato da Paolo
Mastrolilli su La Stampa circa la posizione espressa da Trump in merito
ai rapporti con tra i sauditi e il Qatar, ha risposto che il Presidente
americano aveva assunto quella posizione “Perché è un dilettante.
Quanto è accaduto – ha aggiunto Pipes – spinge il Qatar verso l’Iran,
mette a rischio le importanti basi americane nel Paese e nella regione,
aumenta le tensioni tra gli alleati occidentali e avvicina la guerra
diretta tra Riad e Teheran. Nulla di tutto questo conviene agli Usa".
Anselmo Calò
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