Paolo Sciunnach, insegnante | Colui
che insegna e fa fare Teshuvà agli uomini, tutte le benedizioni sono
nelle sue mani (Berachot 3). Sii dei discepoli di Aharon: ama la pace e
inseguila e avvicina tutte le creature alla Torah (Avoth).
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Anna
Foa,
storica |
Vi
ricordano niente le bandiere di CasaPound che sventolavano sabato nella
manifestazione nelle strade di Roma contro lo ius soli? Se togliete la
tartaruga e mettete la svastica, ecco la bandiera nazista. Dobbiamo
ancora vederla sventolare, insieme a quelle con le rune o direttamente
con le svastiche degli altri gruppi di estrema destra?
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Jihad, rischio proselitismo
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L’inquietante
figura di Lara Bombonati, l’italiana aspirante jihadista arrestata
nelle scorse ore, continua ad essere protagonista delle cronache. Il
Corriere è andato a Garbagna, il paesino piemontese in provincia di
Alessandro in cui è nata e cresciuta.
“Nessuno si sarebbe reso conto di nulla. Il sindaco Fabio Semino
descrive Lara e la sorella gemella Valentina ‘due ragazze
normalissime’, che però, ‘dai 18 anni in avanti, non si sono mai viste,
nel senso che non vivevano la socialità del paese'” si legge sul
Corriere.
“Colpiva il fatto – aggiunge il primo cittadino – che negli ultimi due
o tre anni Lara era palesemente islamizzata nell’abbigliamento, l’ho
vista con il burqa o il chador, dipende dalle volte”. L’ultima comparsa
pubblica in paese risalirebbe a circa un mese fa.
La Bombonati stava lavorando per costruire una rete di proseliti in
Italia. “È il sospetto degli investigatori che conoscono molto bene gli
spostamenti tra Siria e Turchia della ‘foreign fighter’ arrestata
giovedì” scrive Repubblica. Ma, viene specificiato, gli stessi
investigatori devono ancora analizzare migliaia di documenti contenuti
nel cellulare e nel pc che la ragazza aveva intenzione di lasciare a
casa della sorella, a Tortona, prima di partire per Bruxelles. Sono
traduzioni dall’arabo all’italiano, manifesti e manuali del gruppo
islamico Ha’yat Tahrir Al-Sham a cui Bombonati e il marito,
Muhammed-Francesco Cascio, si erano uniti durante il loro ultimo
viaggio in Siria. “Strumenti di propaganda che una volta tradotti – si
legge – avrebbero potuto essere diffusi in rete per reclutare
simpatizzanti dello Stato Islamico”.
Cosa spinge i nostri ragazzi verso la Jihad? Risponde Lorenzo Vidino,
direttore del Programma sull’estremismo alla George Washington
University. “Si tratta di una storia isolata o abbiamo altri casi
simili? E che cosa può aver motivato i due? Per quanto riguarda la
prima domanda – scrive su La Stampa – va detto che, come per molte
altre dinamiche legate alla radicalizzazione jihadista, l’Italia si
trova a confrontarsi con molti fenomeni visti in altri Paesi europei,
ma da noi, fortunatamente, presenti per ora solo su scala minore”.
Cosa spinge invece questi ragazzi? “Le motivazioni – riflette Vidino –
sono complesse e diverse da caso a caso. Alcuni convertiti sono persone
ingenue la cui genuina volontà di aiutare i propri neo-correligionari
viene carpita da reclutatori privi di scrupoli. Per alcuni maschi,
soprattutto i più giovani, l’avventura in Siria appare un’estensione
dei videogiochi ultra-violenti a cui sono assuefatti, l’avventura della
vita. Per alcune ragazze l’idea di sposare un fascinoso guerriero
barbuto è un’attrattiva. Ma vi sono anche motivi più profondi e da non
ignorare. Oggi l’ideologia jihadista rappresenta la più forte, forse
l’unica rimasta, tra le ideologie ‘contro’, il più intenso dei rigetti
della società occidentale”.
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elezioni comunitarie
Venezia, il Consiglio si rinnova
Dopo
un 2016 intenso per la Venezia ebraica, caratterizzato dagli eventi
legati alla commemorazione dei 500 anni del Ghetto, questa domenica gli
iscritti della Comunità ebraica lagunare sono stati chiamati al voto
per il rinnovo del Consiglio. Considerato che il numero dei candidati
coincideva con quello dei posti disponibili, sette su sette, non ci
sono state sorprese e il Consiglio è stato riconfermato con la
precedente formazione più un nuovo candidato.
Paolo Gnignati, avvocato civilista e presidente uscente della Comunità
ebraica di Venezia, ha ottenuto il numero più alto di consensi. A
seguire: Gaia Ravà, Paolo Navarro Dina, Giuseppe Gesuà sive Salvadori,
Dan Levi, Sandra Levis, Enrico Levis. Leggi
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qui roma
Al Centro Bibliografico UCEI tesori da sfogliare e riscoprire
Grande
successo sta riscuotendo il nuovo ciclo di seminari “Il popolo dei
libri. Un viaggio attraverso i testi della tradizione ebraica”, frutto
della collaborazione tra il Centro Bibliografico e l’Area Formazione e
Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, inaugurato a
maggio con l’introduzione alla lettura della Bibbia, a cura di rav
Alberto Piattelli. Questo ciclo, oltre a fornire strumenti metodologici
e chiavi di orientamento nella vasta letteratura della tradizione
ebraica, intende valorizzare la sede stessa che li ospita: il Centro
Bibliografico, con la sua preziosa Biblioteca. Alcune Cinquecentine e
un Sefer Torah del XIV-XV sec. sono stati i protagonisti, mercoledì 21
giugno, del secondo seminario - “Dal manoscritto al libro. Alla
scoperta dei tesori del Centro Bibliografico dal XV al XX secolo” –, a
cura di rav Amedeo Spagnoletto, scriba, restauratore di testi sacri
ebraici e curatore della catalogazione proprio degli antichi tesori di
questa biblioteca. Per l’occasione questi testi sono usciti dal
sottoscala ed eccezionalmente sono stati esposti a un pubblico
appassionato ed emozionato, consapevole del valore di ciò che aveva
sotto gli occhi e attentissimo alla magnetica lezione di rav
Spagnoletto: al suo modo esperto e delicato di maneggiare, sfogliare,
srotolare e riarrotolare i testi, alla prontezza nell’individuarne
singole lettere, correzioni apportate, tipo di inchiostro, di materiale
e di cuciture. Leggi
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INFORMAZIONE
– INTERNATIONAL EDITION
Rileggendo Natalia Ginzburg
Estate,
tempo di letture e magari anche riletture, specie di classici infiniti.
Il settimanale New Yorker ha proposto così negli scorsi giorni un lungo
approfondimento dedicato a “Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg, e
alla figura dell’autrice e del mondo di cui è circondata. Le immagini
in parole che raccontano Natalia, il padre, lo scienziato Giuseppe
Levi, il marito, l’antifascista Leone Ginzburg, e la vita della
scrittrice dopo la guerra sono così proposte ai lettori nell’odierna
uscita di Pagine Ebraiche International Edition nella rubrica Italics.
E la bella stagione è anche l’occasione per dedicarsi al mondo del
cinema: così, Daniela Fubini, nel suo appuntamento con Double Life,
parla di Wonder Woman e della sua protagonista Gal Gadot, e di un’altra
famosa stella israeliana, la modella Bar Rafaeli, in un articolo
intitolato “Guerra tra bellezze”.
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Oltremare - Estate israeliana |
Nuovi
segni che l'estate è in effetti arrivata in Israele, a parte la
temperatura che al momento comunque fa venire ancora i brividi se
paragonata ai caldi estremi in Europa. Primo, le meduse. Che si sa,
sembrano innocui sacchetti di plastica svuotati dalla risacca e invece
pungono, senza pietà dei nostri polpacci, anche quando stanno per
rendere l'anima al creatore e sono sbatacchiate dalla risacca appunto,
che è indiscutibilmente il loro angelo della morte. Il filo di perle
delle meduse bianche spiaggiate che brillano lungo la sabbia chiara
delle coste israeliane è una delle strane bellezze stagionali e
passeggere di questo paese. Secondo, si spara. Col pelo sullo stomaco
che ormai ha il volume di una pelliccia di visone, osserviamo che,
stavolta al nord, sono ripresi scambi di metalli per via aerea con un
paese con cui non abbiamo trattati di pace. Che sia Libano o Siria è
quasi del tutto irrilevante oramai, perlomeno a terra dove è tempo di
raccolto e i pezzi di metallo sono poco estetici e fastidiosi da
scansare. Terzo, arrivano a frotte gli assaggiatori di Israele.
Daniela Fubini, Tel Aviv
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