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  11 luglio 2017 - 17 Tamuz 5777

 



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di Tobia Zevi, Mario Avagliano ed Emanuele Calò.
 
 
 
Legge sulla propaganda fascista,
scontro tra Pd e Cinque Stelle 

Si è aperto in maniera dura il confronto in Parlamento sulla proposta di legge firmata dal parlamentare Pd Emanuele Fiano che punisce la propaganda fascista e nazista. La maggioranza rivendica la necessità del provvedimento, contestata invece da Forza Italia, Lega Nord e Movimento Cinque Stelle. Questi ultimi hanno definito la norma “liberticida”: “Liberticida era il fascismo non la legge sull'apologia di fascismo. Almeno la storia!”, la risposta del segretario del Pd Matteo Renzi (Corriere della Sera, La Stampa e Repubblica). A favore della legge anche il presidente dell'Anpi Carlo Smuraglia che a Repubblica afferma “talvolta i giudici di merito sottovalutano la legge Scelta che sanziona l'apologia di fascismo e la legge Mancino contro le manifestazioni razziste. Ora si completa il quadro in modo da rimuovere ogni incertezza da parte dei giudici”. Il quotidiano sottolinea poi come i Cinque Stelle da tempo abbiano adottato un atteggiamento ambiguo nei confronti del fascismo: “Il Movimento si dichiara post-ideologico e nel tentativo di cancellare il passato rottama anche l'antifascismo”.

Legge su propaganda fascista, opinioni a confronto. Diverse le voci che sui quotidiani italiani si esprimono sull'opportunità o meno della legge Fiano: Mattia Feltri (La Stampa) spiega di capire la ratio norma ma “un uomo avveduto come Fiano capirà che se la risposta è tutta qua, è una risposta puramente autoritaria”, dicendosi poi maggiormente preoccupato dalla decisione dell'Unesco sulla Tomba dei Patriarchi. Il direttore del Foglio Claudio Cerasa si dice invece proprio contrario al provvedimento (il quotidiano rileva però come da parte dei Cinque Stelle si possa “sospettare che l'opposizione alla proposta di legge sull'apologia di fascismo abbia anche una venatura propagandistica, volta ad attirare chi considera la democrazia repubblicana non migliore del regime precedente”).

La spiaggia fascista a Chioggia. Nelle stesse ore in cui il Parlamento discute la nuova legge antipropaganda, è diventato un caso nazionale la spiaggia “fascista” di “Playa Punta Canna”, a Sottomarina. Il Corriere del Veneto racconta che sono stati rimossi i richiami all'ordine e al regime fascista su disposizione del prefetto di Venezia Carlo Boffi, che ha anche bandito discorsi con l'altoparlante dello stesso tenore. Denunciato il titolare. Michele Serra su Repubblica sottolinea con amarezza che da quella spiaggia in cui si invocava il regime “moltissimi, non fascisti, ci sono passati, ma nessuno ha trovato qualcosa da ridire”.  “Spiace dirlo, anzi ridirlo, ma l'antifascismo, in Italia, è stato un fenomeno di minoranza anche in piena democrazia - scrive Serra - Ha retto per settant'anni, e con il senno di poi è quasi un miracolo. La nuova opposizione grillina assiste al fenomeno come se non la riguardasse. E la post-democraziache avanza”.

Usa e i negoziati di pace tra israeliani e palestinesi. L'inviato Trump per il processo di pace in Medio Oriente, Jason Greenblatt, è arrivato ieri in Israele per riprendere i contatti con l'obiettivo di arrivare a una ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi. Grennblatt - che è al suo sesto viaggio nella regione, da quando è stato nominato da Trump - avrà incontri sia con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sia con il presidente palestinese, Abu Mazen (Avvenire).

Avi Gabbay, nuovo leader dei laburisti d'Israele. Ambientalista, imprenditore, manager di Stato, ex militante di un partito di centro, ex ministro in un governo di centrodestra. Il vincitore delle primarie del Partito laburista israeliano, scrive La Stampa parlando di Gabbay, è un misto di Tony Blair ed Emmanuel Macron, lontano mille miglia dai militanti della sinistra tradizionale ma forse proprio per questo in grado di rilanciare un partito moribondo dalla tragica fine di Yitzhak Rabin.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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