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 5 settembre 2017 - 14 Elul 5777

 



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Roberto Della Rocca e di Dario Calimani. Nella sezione pilpul una riflessione di Tobia Zevi, Mario Avagliano ed Emanuele Calò.
 
 
 
Al MiBact ebraismo protagonista
Al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo si tiene oggi (ore 11.00) la conferenza stampa di presentazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica del 10 settembre assieme all'annuncio dell'apertura del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, prevista per il prossimo 13 dicembre. Protagonisti della conferenza, il ministro del MiBact Dario Franceschini, la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il presidente della Fondazione Meis Dario Disegni e il sindaco di Catania Enzo Bianco. Come sottolinea la Stampa, a Franceschini il compito di annunciare la mostra “Ebrei, una storia italiana: i primi mille anni”, che diventerà la prima sezione del Meis. Il quotidiano torinese dedica due ampi approfondimenti alla protagonista di quest'anno della Giornata della Cultura ebraica, la Sicilia: un articolo riguarda l'Aron di Agira (Enna), realizzato da membri della comunità ebraica catalana nel 1453 e poi trasformato in altare dopo l'espulsione degli ebrei dall'isola, e l'altro all'antica sinagoga di Palermo poi trasformata nell'Oratorio di Santa Maria del Sabato, oggi sconsacrato. Di recente il luogo è stato consegnato dall'Arcidiocesi di Palermo alla piccola sezione ebraica della città e presto vi sorgerà nuovamente una sinagoga. 

Il Giro a Gerusalemme. Nel 2018, come anticipato da Pagine Ebraiche, il Giro d'Italia partirà da Gerusalemme. "Per Gino il Giusto" titola il Corriere Fiorentino, dorso toscano del Corriere della sera, che ha chiesto ad Adam Smulevich di raccontare qualcosa di questo progetto andato a segno, anche nel nome del grande ciclista fiorentino Gino Bartali. "Una sfida che nasce e si sviluppa attorno alla figura di Bartali, il ciclista eroe che Israele ha voluto tra i suoi Giusti per l'impegno di assistenza e per le numerose iniziative intraprese a favore degli ebrei perseguitati dal nazifascismo. Il testimonial d'eccezione - si legge nell'articolo - per un paese che ha imparato a conoscere questa disciplina, per lungo tempo assai poco considerata, proprio grazie alle imprese extra-agonistiche del campione di Ponte a Ema".
Lo Yad Vashem, il Memoriale di Gerusalemme sul cui muro è impresso anche il nome di Gino, riconosciuto Giusto tra le nazioni nel settembre del 2013, sarà tra i luoghi toccati dalla corsa.

Il giorno di Italia-Israele. Questa sera a Reggio Emilia la sfida tra le due nazionali con quella israeliana un po' sottosopra dopo la decisione del suo capitano, Eran Zahavi, di abbandonarla. Zahavi è stato oggetto di una dura contestazione da parte dei tifosi lo scorso sabato, quando la nazionale israeliana ha perso in casa contro la Macedonia. Zahavi – da un anno in forze alla squadra cinese del Guangzhou ReF con un contratto da otto milioni di euro annui - ha preso male i fischi dei tifosi: “si è strappato la fascia di capitano dal braccio e l'ha buttata via. - racconta Repubblica - Inutilmente il compagno di squadra Einbinder l'ha raccolta e se l'è nascosta nel calzettone per non amplificare il fattaccio. Due ore dopo la federazione l'ha sospeso per un anno e degradato per sempre, il ministro dello sport Miri Regev lo ha attaccato pubblicamente per aver calpestato 'i valori a cui proviamo a educare le generazioni future'”. In un altro articolo di Repubblica, lo scrittore israeliano Etgar Keret afferma che per i calciatori israeliani la leva obbligatoria è un problema, perché prende tempo alla crescita sportiva: “Anche se l'esercito israeliano – precisa lo scrittore - viene spesso incontro alle esigenze dei calciatori, come sugli orari oppure li avvicinano alla città dove giocano così hanno il tempo di allenarsi”.

In Puglia la musica della Memoria. “L'ex distilleria di Barletta ospiterà la Cittadella della musica concentrazionaria, un luogo in cui saranno raccolti brani e musiche recuperati in 30 anni di ricerche” dal compositore e ricercatore Francesco Lotoro, racconta la Gazzetta del Mezzogiorno. Il progetto, per cui la presidenza del Consiglio dei ministri ha stanziato circa 5 milioni di euro, sarà presentato domenica 17 settembre. “La Cittadella della Musica Concentrazionaria - afferma  Lotoro - diventerà meta internazionale per tutti coloro che vorranno conoscere, studiare e approfondire la storia di compositori e musicisti internati che non ce l'hanno fatta e di tanti altri che invece si sono salvati e hanno potuto sentir suonare la loro musica”.

Netanyahu e le indagini aperte. Il Fatto Quotidiano in una breve parla di guai giudiziari per il premier Benjamin Netanyahu. “Ci sono in corso inchieste giudiziarie che lo interessano direttamente o indirettamente, più quella che coinvolge la moglie Sarah. Una vicenda che potrebbe portare presto all'incriminazione della consorte del primo ministro per frode di fondi pubblici pari a circa 400mila shekel (circa 90mila euro)”.

Demenza digitale. Polemica per il post vergognoso di un sindaco leghista del Savonese (Pontinvrea), Matteo Camiciottoli: “Potremmo dare loro gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso...”, in riferimento ai responsabili dello stupro di Rimini. Pronta e ferma la condanna da parte del ministro dell'Interno, Marco Minniti, che ha chiesto al prefetto di Savona di vigilare sulla vicenda, e della ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli: “Parole aberranti, sono parole che riescono nel triste risultato di alimentare contemporaneamente violenza, odio, razzismo. E sono ancora più gravi perché provengono da un primo cittadino” (Corriere).

Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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