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  6 Novembre 2017 - 17 Cheshvan 5778



Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
 
Simone Di Stefano‏
@distefanoTW
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Ostia, exploit di Casapound
Exploit di Casapound ad Ostia, con quasi il 10 per cento delle preferenze e un ruolo da ago della bilancia al prossimo ballottaggio. La Repubblica segnala la presenza di numerosi militanti ieri nei seggi di Ostia e Ostia Nuova, per un’azione di controllo capillare delle sezioni. E nel corso della giornata non è passata inosservata, si legge ancora, la presenza di componenti della famiglia Spada, il clan che controlla il racket sul litorale.

Genova, il Comune onora i caduti della Rsi. Al cimitero monumentale di Genova una delegazione di Fratelli d’Italia rende omaggio ai caduti della Rsi e nell’occasione porta anche un fiore sulla tomba di Ferruccio Parri. A guidarla (su delega del sindaco) il Consigliere Sergio Gambino. Queste le sue parole, riportate da Repubblica Genova: “È il momento di andare oltre quegli anni di guerra civile in cui morirono persone che credevano di combattere ognuno dalla parte giusta. Dopo anni di odio è ora di dare segnali di distensione”. L’iniziativa è stata duramente contestata da esponenti locali di centrosinistra, che hanno ricordato crimini e responsabilità dei repubblichini in quei mesi drammatici.
Proprio a Genova ieri si è tenuto la consueta marcia silenziosa in ricordo della deportazione degli ebrei genovesi, organizzata insieme da Comunità ebraica e Comunità di Sant’Egidio. Migliaia, scrive il Secolo XIX, le persone che hanno preso parte al corteo.
E stasera invece il grande protagonista sarà lo scrittore David Grossman, cui verrà assegnato il Premio del Centro Primo Levi. Afferma Grossman, intervistato dal Secolo XIX: “La gente si vergognava dopo la Shoah, dopo la seconda guerra mondiale, a dichiararsi antisemita, razzista o xenofoba a viso aperto perché l’ombra dell’Olocausto era ancora incombente. Ora, dopo 70 anni questi sentimenti che temo siano radicati negli esseri umani, stanno riemergendo in superficie e sarà sempre così. E ogni volta che questo accade dobbiamo sforzarci di trovare argomenti validi che li contrastino, dobbiamo pazientemente affrontare queste esplosioni di inciviltà e ripartire”.

La nipote di Mussolini e la banalizzazione della Memoria. “Esistono morti di serie A e morti di serie B. Ci dimentichiamo troppo spesso delle vittime del comunismo al cui confronto Hitler era un novellino” ha dichiarato ieri Rachele Mussolini, esponente di una lista civica a sostegno di Giorgia Meloni e nipote del dittatore fascista, alla vigilia della partenza del Viaggio della Memoria organizzato da Comune di Roma e Comunità ebraica. Risponde dalla Polonia il vicepresidente della Comunità Ruben Della Rocca: “Fino a quando ci sarà chi banalizzerà l’Olocausto, chi definirà Hitler un novellino o chi metterà sulla bilancia altre tragedie non potremo fare altro che continuare a organizzare questi viaggi e fare pedagogia per non banalizzare il male” (Messaggero).

"Nessuno ha il diritto di obbedire". A Bolzano il bassorilievo con Mussolini a cavallo di cui molto si è parlato negli scorsi giorni da ieri è coperto dalla scritta luminosa “Nessuno ha il diritto di obbedire”, una frase di Hannah Arendt. Sul Corriere una foto dell’evento.

L'arte che costruisce ponti. “La missione è trasformare l’arte in ambasciatrice di pace”. Così Ermanno Tedeschi, che sabato sera ha organizzato a Torino un evento per la Jerusalem Foundation. Scrive La Stampa nelle pagine torinesi: “Ci sono i lumi di Casale Monferrato, le lampade di Chanukkah che fanno dialogare le fedi. E poi il glamour di un’asta fatta di pezzi unici che vede Piero Chiambretti nel ruolo consueto di mattatore. Ma soprattutto i contenuti”.


Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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