19 Novembre 2017 - 1 Kislev 5778 |
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Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Jonathan Sacks e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di
Claudio Vercelli.
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CasaPound Italia
@CasaPoundItalia
18 nov
#CasaPound: Lo Stato ha il dovere di occuparsi prima dei suoi
cittadini e solo in seguito dei cittadini di altre nazioni in ogni
aspetto legato alla fruizione dello stato sociale e dei servizi
erogati. #NOMILANOMONDO
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Il derby e i cori antisemiti
Pomeriggio
di tensione a Roma per il derby capitolino, che ha visto il reiterarsi
di situazioni già sperimentate in passato. E con gli ultrà laziali,
scrive tra gli altri il Corriere, che “ci ricadono con i cori
antisemiti”. Da segnalare inoltre che a fine partita duecento
estremisti del tifo biancoceleste, alcuni a volto coperto, hanno tirato
sassi contro poliziotti e carabinieri.
Nel suo “sette giorni di cattivi pensieri” su Repubblica Gianni Mura
arriva proprio qui, ai fatti di Ponte Milvio e al “giallorosso ebreo”
cantato da diversi facinorosi. Una riflessione, quella di Mura, che è
incentrata sulla necessità che una “ventata ripulisca l’aria degli
stadi” e in cui ci si sofferma sui recenti fatti di Marzabotto, dove un
calciatore del Futa ha esultato dopo una rete con saluto romano e
maglietta della Repubblica Sociale Italia. A breve distanza dal luogo
del drammatico eccidio nazifascista.
La Germania e i nuovi populisti. Repubblica
propone oggi la traduzione di un’intervista al presidente tedesco
Frank-Walter Steinmeier. Centrale il tema del populismo che sempre più
spesso, in Europa, mette a rischio strutture e valori consolidati. “Noi
tedeschi abbiamo sperato, e forse creduto, che ne saremmo stati
risparmiati – per via della nostra storia, per la buona situazione
economica e la democrazia consolidata lungo 70 anni. È stato un
inganno. Il compito per la politica e i partiti – afferma Steinmeier –
è recuperare la fiducia dei cittadini”.
De Magistris, "ramoscello di pace" con Israele. Svolta
significativa per Luigi De Magistris. Il primo cittadino del capoluogo
campano, ospite ieri del Congresso nazionale della Federazione delle
associazioni Italia-Israele (tra i partecipanti l’ambasciatore Ofer
Sachs), ha infatti usato parole di grande distensione nei confronti
dello Stato ebraico. Tra i vari impegni annunciati da De Magistris
anche quello di far intitolare una strada della città a Giorgio
Ascarelli, fondatore nel 1926 del Napoli. Titola Il Mattino: “De
Magistris e Israele, ramoscello di pace”.
Rav Laras, il ricordo.
“Rabbi, capo di comunità, insegnante, con un acuto senso pratico e un
ruolo sociale di rilievo: un uomo impegnato, talvolta impegnativo, per
il rigore e la sincerità che lo distinguevano”. Giulio Busi, sul
domenicale del Sole 24 Ore, ricorda con queste parole rav Giuseppe
Laras. “Autore instancabile, scrittore dai molti saperi: un esperto di
giudaismo, stimato in Italia e all’estero. In questa unione di
consapevolezza comunitaria e amore per lo studio – scrive Busi – Laras
è stato erede della lunga tradizione dell’ebraismo italiano”.
Dialogo sull'antisemitismo. Sulla
Lettura del Corriere un ampio confronto tra Elisabetta Roudinesco e
Donatella Di Cesare sull’antisemitismo. Sostiene la Di Cesare: “La
Shoah è poco conosciuta Almeno in Italia. Sono sbagliate le politiche
culturali. Si pensa che basti portare le scolaresche ad Auschwitz per
far capire. Da un canto si privilegia la ragionieristica del lager,
dall’altro si lascia libero sfogo all’emotività. Non resta spazio alla
riflessione”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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