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15 marzo 2018 - 28 adar 5778
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MEMORIA - international holocaust remembrance alliance

"Il nostro impegno per l'educazione"

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Pubblichiamo la traduzione del discorso pronunciato dall’ambasciatore Sandro De Bernardin in occasione della cerimonia, tenutasi presso l’ambasciata italiana a Berlino, con cui la Svizzera ha passato il testimone all’Italia alla guida dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA).

Eccellenze, Signore e Signori,
Qualche settimana fa, alla vigilia della Giornata della Memoria, l’ottantasettenne Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
Questa donna, deportata ad Auschwitz a soli otto anni, è una dei 25 bambini italiani (su un totale di 776) sopravvissuti alla realtà dei campi di concentramento e di sterminio. Dal momento della sua liberazione, la signora Segre non parlò mai pubblicamente della sua esperienza per molti decenni, ma negli anni ’90 ebbe finalmente il coraggio di iniziare a raccontare la sua storia durante incontri e conferenze e, quindi, nelle scuole.
Da allora, ha sempre dedicato la sua vita a mantenere accesa la memoria, presentando la sua testimonianza in numerosissimi libri e documentari. Conferendole una delle più alte onorificenze del paese, il presidente Mattarella riconosce esplicitamente il “massimo merito sociale” delle sue iniziative, in cui ha dimostrato di saper trasformare l’esperienza tragica vissuta in un vero e proprio messaggio di pace.

Sandro De Bernardin

Traduzione di Anna Pagetti e Federica Alabiso, studentesse della Scuola Superiore Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste, tirocinanti presso la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

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MACHSHEVET ISRAEL

Olam ha-bà, immortalità e resurrezione  

img headerPresentando al Centro Pitigliani il trattato Berakhot del Talmud Babilonese, recentemente pubblicato da Giuntina, rav Gianfranco Di Segni ha esplorato la pagina 18b affrontando il tema ‘inattuale’, raramente elaborato fuori dalle aule accademiche, della fede nel mondo futuro secondo il giudaismo: l’‘olam ha-bà, alla lettera ‘il mondo che viene’. Chi ha familiarità con le fonti rabbiniche sa che si tratta di un tema che ai maestri sta a cuore, con un posto significativo tra le credenze ebraiche, più significativo della stessa fede messianica. Almeno fino alle soglie dell’epoca moderna. Inoltre i riferimenti al tema della resurrezione dei morti sono centrali nella tefillà, dove Ha-Shem è chiamato Mechajè ha-metim, Colui che fa tornare in vita i morti. La predetta pagina talmudica invero si interroga (aggadicamente) sull’esistenza o meno di rapporti tra vivi e morti, tra questo e l’altro mondo. E più avanti nel trattato, alla pagina 34b, si affronta l’ancor più delicato tema della ricompensa nel mondo a venire ovvero della dottrina della retribuzione, dottrina che, nell’architettura teologica della fede ebraica, occupa un posto ancor più grande, perché coinvolge e presuppone una dottrina dei meriti umani e il principio del libero arbitrio ovvero della libertà di scelta morale, senza la quale non possono darsi meriti.

Massimo Giuliani, docente al Diploma Studi Ebraici, UCEI

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orizzonti    

Europa, il sorpasso
dei sovranisti     

Secondo le proprie idee, la si può chiamare in una miriade di modi diversi. «Destra nazionalista», oppure «sovranista», «radicale», «estrema» e «neo-fascista», «nazionalista», «sciovinista» e «antimmigrati», «euroscettica» e «anti-europea» o «xenofoba», «popolare» o «populista». La stessa quantità di definizioni possibili dimostra quanto la politica europea sia oggi in uno stato di soqquadro simile a quello dei mercati finanziari pochi anni fa. Ognuno sceglierà il termine che la propria cultura gli detta, ma un esame dei sondaggi e delle ultime elezioni dovrebbe mettere tutti d'accordo almeno su un punto: questa destra — nuova o vecchissima che essa sia — ha fatto il sorpasso. In un'Unione Europea nata dalle macerie del fascismo, le è incredibilmente riuscito di entrare nell'élite delle forze che condizionano il linguaggio e le scelte degli altri. Oggi la destra radicale è il secondo campo politico di forza in Europa, dietro solo al Partito popolare, avendo superato la (ex) grande famiglia socialdemocratica che per 70 anni nel dopoguerra era stata determinante per il contratto sociale, le istituzioni e gli equilibri politici del continente.

Federico Fubini, Corriere della Sera,
12 marzo 2018


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società 

Cresce l'antisemitismo
sui social media

Secondo i dati Ue, il 70 per cento dei post razzisti segnalati vengono cancellati entro 24 ore. Ma anche se le piattaforme collaborano, «aumentano i profili e i gruppi antisemiti su Facebook e Twitter carichi di insulti e stereotipi antiebraici», sostiene Stefano Gatti, dell'osservatorio antisemitismo della Fondazione Cdec, che solo nel 2017 ha mappato ben 330 siti Web di stampo antisemita, 130 dei quali di matrice neonazista, 120 cospirativisti: si calcola che nel mondo esca un post antisionista ogni 83 secondi. E per quanto riguarda il negazionismo «spesso non è considerato dalle policy delle piattaforme un discorso d'odio, cosi alcuni post non vengono rimossi». Su un fenomeno che appare in crescita, quello dell'odio sul Web per il «diverso», e verso gli ebrei in particolare, l'associazione Ex allievi e amici della Scuola Ebraica di Torino ha organizzato un convegno: «Il fenomeno sta assumendo livelli inauditi», dice il presidente dell'associazione, Giulio Disegni.




Fabrizio Assandri, La Stampa Torino,
14 marzo 2018 


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Shir shishi - una poesia per erev shabbat

La grande serenità, tra domande e risposte

img headerDi Yehudah Amichai ho già presentato diverse liriche ma è sempre bene arricchire l’inventario della sua raffinata e attuale narrazione. Amichai comincia a scrivere negli anni ’50 e smuove fino a rivoltare la poesia israeliana. Nella sua poetica riveste un ruolo centrale il senso dell’umorismo, frutto di una autocritica molto cauta e riservata, un umorismo mai sopra le righe, che fa affiorare alle labbra un leggero sorriso e che conduce all’accettazione del mondo e di noi stessi. Oggi presento Uomini, donne e bambini, parte della raccolta “La grande Serenità. Domande e risposte”, pubblicata nel 1980.

Uomini donne e bambini
ebrei cristiani musulmani,
a qualche cosa voglio appartenere
e avere il trattamento speciale e lo sconto,
poliziotti, soldati e studenti,
vedove orfani, genitori di caduti,
invalidi, ragazzi, pensionati,
ed essere senza responsabilità,
minorato, imbecille, di minore età.
Amanti, separati, defunti,
voglio stare in qualche ordine ternario:
preghiera, contrizione, carità,
sangue, sudore e pianto,
uguaglianza, libertà, fratellanza dei popoli.
mare, terra e aria,

qualcosa di fisso:
santo, santo, santo,
silenzio, silenzio, silenzio

Sarah Kaminski, Università di Torino

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