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30 marzo 2018 - 14 Nissan 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL

alef/tav

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino
Il passaggio dell'Haggadah conosciuto come "והיא שעמדה...la promessa che è stata mantenuta per i nostri padri lo sarà anche per noi: poiché non uno solo si è levato contro di noi (per distruggerci), ma in ogni generazione si levano contro di noi, però il Santo Benedetto Egli sia ci salva dalla loro mano" ha sempre avuto un sapore problematico per me. Ma non solo per me. Per esempio il testo originale del Machazor di Roma (Bologna 1540) non contiene l'espressione "per distruggerci" cosa che compare in altri versioni come quella di Venezia e manca nelle versione del Maimonide e di rav Saadia Gaon.
 
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Gadi
Luzzatto
Voghera,
direttore
Fondazione CDEC
Assieme alla liberazione, al passaggio e alla salvezza, la “violenza” è uno dei temi al centro della narrazione della Haggadà di Pesach. Si tratta di un aspetto che in genere resta sullo sfondo e non attira l’attenzione dei commentatori, ma è una presenza immanente, quasi scontata. Ed è una questione di grande attualità perché la violenza fa parte della nostra vita quotidiana. Il richiamo del testo è chiaro: “In ogni generazione ognuno deve considerare come se egli stesso fosse uscito dall’Egitto”. Una proiezione importante e attualizzante sulla quale siamo chiamati a riflettere. Ma nel rito del Seder si compie in questo senso un atto che stravolge ogni prospettiva.
 
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Israele, per Pesach
alzati livelli di guardia
Questa sera gli ebrei di tutto il mondo si siederanno assieme per celebrare la festa di Pesach. E in Israele sono stati alzati i livelli di sicurezza per la possibilità di attacchi terroristici palestinesi nei giorni di festa. Intanto a far salire la tensione, la manifestazione indetta per oggi dal movimento terroristico di Hamas sul confine tra Gaza e Israele. Questa mattina i giornali israeliani riportano che l’esercito ha sparato contro due persone che stavano svolgendo “attività sospette” vicino alla città di Khan Yunis, nel sud della striscia di Gaza. Uno dei due palestinesi, secondo quanto dichiarato dal ministero della Salute palestinese, sarebbe morto.

In memoria di Mireille Knoll. In piazza del Campidoglio sarà esposta una foto di Mireille Knoll, la sopravvissuta alla Shoah uccisa a Parigi la scorsa settimana in un efferato attacco antisemita. Il Comune di Roma ha così deciso, dopo l’invito della Comunità ebraica capitolina, di ricordare la vittima di quello che il sindaco Raggi ha definito “Un crimine oltraggioso e di una violenza inaudita”. “Un episodio inaccettabile – ha proseguito il primo cittadino – su cui occorre fare subito chiarezza. Roma e noi tutti siamo in prima linea contro ogni rigurgito di antisemitismo. Non dobbiamo mai abbassare la guardia”.

Germania, far fronte all’antisemitismo islamista. L’episodio antisemita in una scuola di Berlino, dove una bambina è stata aggredita da alcuni coetanei musulmani perché ebrea, è diventato un caso nazionale in Germania. “Gli episodi di razzismo e antisemitismo sono in crescita”, spiega Soraya Gomis, commissario contro la discriminazione nelle scuole berlinesi, al Corriere. Il Centro di informazione e ricerca sull’antisemitismo di Berlino ha registrato 18 casi nel 2017, quasi il triplo rispetto all’anno precedente. Ma in realtà la maggioranza degli episodi non viene denunciata, perché le famiglie preferiscono tacere. “È scandaloso e insopportabile che un bambino ebreo venga minacciato”, le parole del neo ministro degli Esteri, Heiko Maas. Si è mosso il Consiglio centrale dei musulmani, spiega il Corriere, che ha messo a disposizione dieci imam per andare nelle classi insieme ai rabbini a promuovere “dialogo, informazione e rispetto reciproco”.

La Lega, il razzismo e il Senato. Sulle colonne de La Stampa il Presidente emerito della Corte Costituzionale Vladimiro Zagrebelsky ricorda che l’unico senatore a non applaudire la Testimone delle Shoah Liliana Segre a Palazzo Madama è stato il neoeletto vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. “Allo sconcerto scandalizzato di chi lo ha rilevato, Calderoli ha risposto: ma no, non avete capito, è solo che io sono contrario ai senatori a vita! Dunque nulla a che vedere con razzismo e antisemitismo”. “Anche un’altra volta – scrive Zagrebelsky- il senatore Calderoli non è stato capito: quando in un comizio tenuto in un grande raduno della Lega ebbe a dirsi sconvolto nel vedere sul sito del governo la fotografia del ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge, le cui sembianze gli ricordavano quelle di un orango”. Il Senato fece da scudo a un possibile procedimento contro Calderoli per quelle affermazioni, coprendole con l’insindacabilità costituzionale. Una decisione ora ribaltata dalla Corte Costituzionale, scrive il giurista, e il tribunale ordinario potrà così procedere contro l’attuale vicepresidente del Senato per il reato di diffamazione aggravato dalla finalità di discriminazione razziale. “Calderoli sorrise dicendo che l’onorevole Kyenge gli faceva venire in mente un orango, – ricorda Zagrebelsky – ma con lui, in quel comizio della Lega, risero le diverse migliaia di festanti convenuti”.
 
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  davar
la conferma dell'incarico al rav
Comitato nazionale di Bioetica,
Riccardo Di Segni vicepresidente

Rinnovati i vertici del Comitato Nazionale per la Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in carica per i prossimi quattro anni. Alla presidenza è stato nominato il professor Lorenzo d’Avack, emerito di Filosofia del diritto e docente di bioetica e biodiritto. Tra i tre vicepresidenti il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, che viene dunque confermato in questo ruolo. Ventisei in tutto i membri del Comitato, scelti tra figure attive ad alto livello nel campo della filosofia morale, della bioetica, della giurisprudenza, della medicina, della sociologia e della scienza. Tra questi (sempre espressione del mondo ebraico italiano) la professoressa Tamar Pitch, ordinario di Filosofia e Sociologia del Diritto all’Università degli Studi di Perugia.
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israele - il messaggio del presidente rivlin  
"Pesach, momento ebraico
per celebrare la libertà"

“Questo Shabbat, ci siederemo al tavolo del Seder. Gli ebrei di tutto il mondo rinnoveranno la loro fiducia nell'idea che la libertà alla fine trionfa sulla tirannia. La fede e la speranza trionfano sul male e l'odio. È successo in Egitto, accadrà anche qui”. Così il Presidente d'Israele Reuven Rivlin ha salutato nelle scorse ore i soldati israeliani dispiegati nel nord del paese. In visita nel Golan, Rivlin ha incontrato alcuni reparti dell'esercito che si occupano della sicurezza dei confini con Libano e Siria. “Quando si viene qui in primavera nei giorni di fioritura, è difficile credere che nelle montagne attorno ci sia un nemico il cui pensiero fisso è come colpirci, sorprenderci o cambiare gli equilibri a suo vantaggio. Immaginate cosa sarebbe potuto succedere oltre confine se il regime omicida di Assad, un regime che usa il gas contro i suoi stessi cittadini, avesse avuto armi nucleari”, ha detto Rivlin, aggiungendo che “la disgregazione del Medio Oriente in pezzi, in tribù, in regioni  non ci ha portato pace e tranquillità. Al contrario, ha acuito la consapevolezza che la sicurezza di Israele è nelle nostre mani e che dobbiamo sempre essere pronti”, ha sottolineato il Presidente. Sicurezza del Paese che al momento però è concentrata su un altro confine, quello con Gaza: in queste ore infatti il movimento terroristico di Hamas ha portato circa 10mila manifestanti nei pressi della barriera di sicurezza che divide la Striscia da Israele.
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roma, la foto esposta nella sede del comune
Il Campidoglio ricorda Mireille:
“In prima fila contro antisemiti”

In piazza del Campidoglio sarà esposta una foto di Mireille Knoll, l’anziana donna parigina uccisa lo scorso fine settimana dal suo vicino di casa musulmano nell’ennesimo episodio di antisemitismo francese finito nel sangue. La sindaca Virginia Raggi ha infatti raccolto l’invito della presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, formulato in occasione della cerimonia di raccoglimento e preghiera svoltasi al Tempio Maggiore della Capitale la sera di mercoledì.
“Un crimine oltraggioso e di una violenza inaudita. Un episodio inaccettabile su cui occorre fare subito chiarezza. Roma e noi tutti siamo in prima linea contro ogni rigurgito di antisemitismo. Non dobbiamo mai abbassare la guardia” afferma la sindaca Raggi.
 
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(1929-2018) 
Pacifico Spagnoletto 
All’alba del giorno più terribile per gli ebrei romani, il 16 ottobre 1943, fu una intuizione fulminea a salvarlo. Intercettata una camionetta dove i nazisti stavano già caricando alcune famiglie strappate al sonno durante la razzia, con un soldato tedesco che gli fece cenno di salire, Pacifico ebbe la lucidità di rivolgergli un saluto e di passare oltre. Fu così che, 14enne, evitò la deportazione e l’annientamento in un lager.
Pacifico Spagnoletto, scomparso nelle scorse ore, è stato fino all’ultimo testimone e memoria storica di quelle ore drammatiche. Tanto da contribuire, con i suoi ricordi, alla stesura del libro Duello nel ghetto in cui Maurizio Molinari e Amedeo Osti Guerrazzi hanno ricostruito la vita del leggendario Pacifico Di Consiglio, il “Moretto”.
Proprio al figlio del “Moretto”, Alberto, aveva rilasciato una dettagliata testimonianza sulla sua vita in “Piazza”, su come si era salvato, ma anche su come il padre, al ritorno da una sepoltura al cimitero del Verano, fu catturato da fascisti e poi inviato in un campo di sterminio. O ancora del matrimonio clandestino dei genitori di quella che sarebbe divenuta sua moglie, nella sinagoga sull’Isola Tiberina che fu “Ner Tamid”, il lume sempre acceso della comunità al tempo delle persecuzioni.
Pacifico Spagnoletto è stata figura amatissima, in tutti gli ambienti della Comunità ebraica romana. Alla figlia Loredana e a tutti i suoi cari la vicinanza della redazione del portale dell’ebraismo italiano www.moked.it.
Sia il suo ricordo di benedizione.
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pilpul
Spolverando i libri
I più insidiosi sono i libri di testo, aperti e consultati in continuazione a tutte le ore del giorno e della notte, tra colazioni e pranzi ricchi di briciole. Ripuliti quelli ci si può dedicare alle librerie: storia, filosofia, teatro, classici latini, classici italiani, classici stranieri, la serie elegante delle edizioni Salani con le copertine bianche tutte uguali, classici vari in edizioni di pregio. Zona degli autori ebrei, con il sottoinsieme degli ebrei italiani e l’ulteriore sottoinsieme degli ebrei torinesi (organizzazione truffaldina che mi offre un pretesto per collocarmi accanto a Primo Levi). A fianco c’è la zona della cultura ebraica in senso stretto: Tanakh, tefillot, commenti, raccolte di midrashim, ecc. 

Anna Segre, insegnante
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Mireille Knoll
Dopo l'assassinio di Mireille Knoll la cosa più auspicabile sarebbe lasciare per una volta questa rubrica settimanale vuota, per dare spazio al silenzio e alla riflessione. Ma di silenzi e momenti per riflettere negli ultimi anni ce ne sono stati troppi, specie quando si tratta di razzismo e così di antisemitismo, e intanto in Europa si continua a morire perché ebrei, per la propria fede o per la proprie origini culturali.
Mireille Knoll non era religiosa, viveva in un HLM come molti emigrati delle ex colonie francesi, sua nipote è per metà indocinese, “beveva Porto insieme al suo omicida, il suo vicino di casa” come ha raccontato suo figlio in merito all'ultima volta che l'ha incontrata a Parigi. Forse in un'altra dimensione sarebbe potuta diventare un'amicizia sincera tra un musulmano e un'ebrea come quelle raccontate in “Monsieur Ibrahim et les fleurs du Coran” di Eric-Emmanuel Schmitt o di un romanzo di Romain Gary, per l'appunto ambientati nello stesso quartiere multietnico di Belleville.


Francesco Moises Bassano
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