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2 Settembre 2018 - 22 Elul 5778
PAGINE EBRAICHE 24

ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Jonathan Sacks, rabbino
La libertà significa molto più dell’atto di liberarsi delle catene che ci opprimono. Significa sviluppare la capacità di pensare e agire per il benessere degli altri.
 
David Bidussa,
storico sociale
delle idee
Promemoria. «Sia maledetto colui che lede il diritto dello straniero» [Dt., 27,19].
I diritti umani fondamentali comandano il soccorso e l’accoglienza, non comandano l’inclusione. Disumanizzare per legittimare il non soccorso è il primo atto del percorso al termine del quale sta lo sterminio.
 
Il Bds esulta
“Verrò quando potrò cantare anche in Palestina”. Le parole con cui la cantante Lana Del Rey ha motivato la sua decisione di non cantare più in Galilea, ospite di un festival musicale in programma nei prossimi giorni, riaccendono l’attenzione dei media sull’incisività del Movimento Bds nel boicottaggio di Israele in campo artistico.
Scrive il Corriere: “Roger Waters da ex bassista dei Pink Floyd è tra i volti più celebri della campagna internazionale contro lo Stato ebraico e ha lanciato un appello a Lana Del Rey attraverso Facebook. Le sue pressioni e quelle dei gruppi pro-palestinesi in passato hanno convinto a cassare gli show anche Lorde, Elvis Costello, Natalie Imbruglia, Gil ScottHeron”. Spesso, si legge ancora, la giustificazione fornita è tecnica, a volte le date annunciate e sparite sono il risultato di incomprensioni, pochi sfruttano l’incidente per dichiarazioni politiche. “In ogni caso il movimento Bds dichiara vittoria”.

In Germania ultradestra nuovamente in piazza contro profughi e governo, ufficialmente nel nome di un falegname tedesco ucciso domenica scorsa da un cittadino iracheno. Sottolinea però Repubblica: “A una parte del corteo, palesemente, non importa nulla della ‘marcia silenziosa’ che dovrebbe ricordare il falegname accoltellato. Sono aggressivi, insultano la polizia, cercano di staccarsi dalla manifestazione urlando frasi rabbiose contro gli agenti: a fine giornata si conteranno più di dieci feriti. Non potendo raggiungere i contro-manifestanti, aggrediscono troupe di giornalisti al grido di ‘stampa bugiarda’, slogan copiato dai nazisti”.
 
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  davar
qui firenze - giornata della cultura ebraica
"Pluralismo, valore da difendere"
C’è il racconto, ci sono le parole, al centro dell’identità ebraica. Oggi come nei secoli e nei millenni passati. “Basti pensare alla Parashah che abbiamo letto ieri, in cui si parla del popolo ebraico che presenta le proprie primizie al Tempio di Gerusalemme. Il racconto che segue è un po’ il sunto in pillole della nostra identità e della nostra storia” dice il rav Amedeo Spagnoletto, rabbino capo di Firenze, al pubblico raccolto nel giardino della sinagoga di via Farini per una nuova edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. “Storytelling”, il tema di quest’anno. Firenze tra le Comunità che hanno scelto di festeggiarla oggi, invece di domenica 14 ottobre (data nazionale, con Genova città capofila). “Quelli su cui ci confronteremo nelle prossime ore sono temi di interesse generale. Che ci interessano in quanto ebrei, ma anche in quanto cittadini italiani” sottolinea la presidente della Comunità ebraica Daniela Misul.
Denso il programma della Giornata fiorentina, che si apre con un incontro su narrazioni “tra Memoria e contemporaneità”, moderato da Wlodek Goldkorn, che vede sul palco la direttrice del bimestrale Ha Keillah Anna Segre, il giornalista Gad Lerner, la filosofa Donatella Di Cesare e la scrittrice Lia Levi.
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settimo anno di mandato 
Valdesi, confermato Bernardini
Settimo mandato come moderatore della Tavola valdese per il pastore Eugenio Bernardini, confermato nell’incarico al termine del tradizionale sinodo delle chiese metodiste e valdesi di Torre Pellice.
“Con grande gioia accolgo la notizia della tua conferma al vertice della Tavola valdese. Le più sentite felicitazioni per questo nuovo incarico, che sono certa saprai svolgere nel migliore dei modi” sottolinea la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni in un messaggio rivolto al moderatore. “Tante sono le sfide e gli impegni che insieme ebrei e valdesi sono chiamati a onorare: la difesa del pluralismo delle idee, il rispetto dei diritti e della dignità umana, la cultura e l’educazione come fondamento della convivenza civile. “Impegni che – aggiunge – sono alla base dell’idea di società e progresso per cui da sempre ci battiamo”.
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luigi luca cavalli-sforza (1922-2018)
"Lo Shabbat aiuta l'intelligenza"
"Una volta mi sono trovato a discutere con un collega e siamo giunti alla conclusione che quello che rende gli ebrei un po’ differenti è il Sabato. Avere il sabato significa poter contare su una risorsa straordinaria. La tradizione di riservare del tempo alla discussione, agli incontri, ai confronti, alla riflessione, non deve essere vista solo come un fattore di caratterizzazione religiosa. Ma espande i suoi benefici nel profondo e segna molte differenze”.
È quanto sottolineava Luigi Luca Cavalli-Sforza, il grande genetista scomparso all’età di 96 anni, in una intervista con Pagine Ebraiche. “Ho vissuto a lungo nella società statunitense, dove gli influssi degli immigrati sono ovviamente molto importanti. Se confrontiamo il tasso di alfabetizzazione delle popolazioni ebraiche poverissime che provenivano dall’Europa orientale e quello per esempio degli italiani possiamo osservare un salto dal 100 per cento dei primi contro un 20 per cento dei nostri connazionali. Non possiamo pensare – affermava l’illustre studioso, ricordato in queste ore in tutto il mondo – che una simile attenzione nei confronti dello studio e della cultura rimanga senza conseguenze sociali e antropologiche”.


(Disegno di Giorgio Albertini)
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bruno segre, l'anniversario 
Un secolo di vita e coraggio
L’opposizione al nazifascismo, l’impegno culturale, la lotta per l’affermazione dei diritti fondamentali. Martedì prossimo l’avvocato Bruno Segre compirà cento anni. Un secolo di vita che, nella sua Torino, sarà celebrato da una intera settimane di iniziative in suo onore organizzate dal Centro studi Piero Gobetti .
Ultimo allievo di Luigi Einaudi, Segre si laurea nel 1940 con una tesi dedicata a Benjamin Costant. In regime di Leggi razziste gli è però preclusa la carriera di avvocato cui ambisce. Arrestato per disfattismo politico nel 1942, trascorre oltre due mesi in carcere, mentre suo padre viene internato in Abruzzo. Dal 1943 comincia un’esistenza clandestina con la propria famiglia nel cuneese tra Busca, Caraglio e Dronero.
Nel settembre 1944, a Torino, tenta di sfuggire all’arresto da parte della Guardia Nazionale Repubblicana. Ne nasce una sparatoria dalla quale si salva grazie al portasigarette di metallo che portava nella giacca, che ferma la corsa il proiettile. Viene tuttavia catturato e rinchiuso nella caserma di via Asti e poi trasferito nelle carceri giudiziarie Le Nuove, da dove riesce a uscire qualche tempo dopo corrompendo un funzionario. Nell’estate del 1946 scriverà un memoriale dedicato a questa drammatica esperienza, Quelli di via Asti, che pubblicherà però solo nel 2013.
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la riunione a roma
Maccabi, obiettivo Budapest
Un anno di lavoro separa il Maccabi dalla quindicesima edizione dei Giochi europei, che si svolgeranno nel 2019 a Budapest. La preparazione del torneo, nei suoi molteplici impegni, è stata al centro di una riunione operativa a Roma.
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sorgente di vita 
L'uguaglianza tradita
Il 5 settembre 1938 veniva promulgato dal regime fascista il primo decreto discriminatorio nei confronti degli ebrei italiani, che venivano esclusi da tutte le scuole del Regno. A ottanta anni dalle Leggi razziste, una puntata monografica, già andata in onda il 7 gennaio del 2018, con tante voci, tanti volti e tante storie diverse per un racconto corale di quelle vicende:
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pilpul

L'incontinente nero
Un partito, un tempo espressione dei «lavoratori», dinanzi alle sue ripetute difficoltà elettorali si pone il problema di cambiare nome per preservare almeno una parte del suo insediamento elettorale, senza interrogarsi sulla sostanza della sua proposta politica (ovvero, la sua assenza). Un politico, assurto al ruolo di sottosegretario, presenta un dato macroeconomico chiaramente negativo, indicatore di una tendenza di fondo che va purtroppo consolidandosi, come il suo esatto opposto, ribaltando completamente il senso dell’informazione. Dopo un atto di violenza privata, a Chemnitz (già «Karl-Marx-Stadt», niente di meno!), in Germania, prima si susseguono scontri tra hooligans e “stranieri”, poi l’estrema destra (capitanata da un signore, Björn Höcke, leader dell’ala radicale del partito Alternative für Deutschland, che ha definito il memoriale berlinese della Shoah «una vergogna») scende in piazza con un corteo unitario delle componenti più xenofobe e radicali. E così via, con la prospettiva che l’Europa di qui a non molti anni si trasformi in un Continente scuro, ma non per via dell’immigrazione di persone dalla pelle di colore.

Claudio Vercelli
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Immagini - Picasso e il revolver
Questa è la famosa immagine del fotografo francese André Villers scattata nel 1958.
Di questa foto mi ha sempre attratto la commistione tra fotografia, pittura e cinema, tre arti visive che nella storia dell’arte moderna spesso si intrecciano, si influenzano e collaborano.
Fu proprio Picasso nel 1953 a regalare al giovane fotografo francese una Rollei con cui scattò una serie di foto di Picasso a Vallauris, in Provenza dove il grande maestro spagnolo viveva e aveva il suo atelier.
Il perfetto bianco e nero di questa foto è dovuto anche al medio formato della rollei, un negativo superiore di grandezza ai 35mm delle Leica usate da fotografi come Cartier-Bresson o Robert Capa.
Questa foto ritrae Pablo Picasso mentre guarda il revolver che tiene nella mano destra, ha la sigaretta in bocca e il cappello da cowboy. Gary Cooper e Pablo Picasso erano amici da tempo e il grande attore di Hollywood gli regalò la pistola e il cappello che erano stati usati in uno dei tanti film che Gary Cooper interpretò nelle vesti di un cowboy.


Ruggero Gabbai
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