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22 Ottobre 2018 - 13 Cheshvan 5779

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Paolo Sciunnach e di Anna Foa. Nella sezione pilpul una riflessione di Daniela Fubini.
 
 
 
Amman, annuncio a sorpresa
ULa Giordania, ha annunciato il re Abdallah II, vuole riprendere la gestione di alcuni terreni di confine dati in affitto a Israele nel 1994 nel quadro dell’accordo di pace firmato con lo Stato ebraico. La decisione non è stata accolta con particolare entusiasmo dal governo israeliano. “Che le terre potessero tornare alla Giordania dopo 25 anni sta scritto nelle appendici all’accordo firmato da suo padre Hussein e l’allora premier Rabin. Eppure – spiega il Corriere – gli israeliani erano convinti che Abdallah avrebbe prorogato l’intesa sull’affitto”. Il trattato di pace con la Giordania, scrive La Stampa, è il secondo firmato da Israele con un Paese arabo. L’annuncio del sovrano hashemita ha quindi destato preoccupazione, “poiché è una pietra angolare della pace in Medio Oriente assieme a quello con l’Egitto”.

Val di Susa, il Viminale manda gli ispettori. Arriveranno oggi in Val di Susa gli ispettori del Viminale inviati dal ministro dell’Interno Matteo Salvini per “verificare la situazione” dopo i recenti sconfinamenti di polizia e gendarmeria francese. “Al braccio di ferro ingaggiato dal Viminale sui respingimenti ‘irrituali e sbrigativi’ avvenuti a Claviere – scrive La Stampa – il neoministro francese dell’Interno Christophe Castaner ha risposto proponendo un summit bilaterale per migliorare la cooperazione al confine”.

Gli ebrei inglesi e la Brexit. Riprendendo un tema già sviluppato ieri dal Corriere, Repubblica segnala le numerose richieste di cittadinanza tedesca di ebrei inglesi discendenti da perseguitati in fuga dalla Germania nazista. La richiesta è motivata dalla volontà di scongiurare gli effetti e l’isolamento sancito dalla Brexit. Segnala Repubblica: “Nel 2015, i discendenti dei rifugiati ebrei che avevano richiesto a Berlino la cittadinanza tedesca erano stati 43. Nel 2016, anno del referendum popolare che ha decretato la Brexit, le richieste sono diventate 684. L’anno scorso, la cifra è schizzata: 1667”.

Predappio e i fronti contrapposti. Cresce la tensione in vista della manifestazione che il 28 ottobre prossimo a Predappio vedrà gruppi e movimenti di estrema destra affluire da tutta Italia nel 96esimo anniversario della Marcia su Roma. Ad opporsi l’Anpi e movimenti antifascisti che ricorderanno invece la liberazione del Comune romagnolo in cui nacque Mussolini (avvenuta proprio il 28 ottobre).
“I primi abituati da decenni a sfilare in ricordo della marcia su Roma, in un tripudio di camicie nere e saluti romani che ‘ci devasta ogni anno’, dice il sindaco Giorgio Frassineti (Pd). Gli altri, i partigiani dell’Anpi – scrive Repubblica – decisi stavolta ad impedire la nostalgica parata, sempre meno folkloristica in un Paese in cui si gonfia il vento dell’intolleranza, e ad andare piuttosto loro, in piazza”.

Memoria del 16 ottobre. Si è svolto ieri sera a Roma la tradizionale marcia silenziosa per la Memoria, in ricordo del rastrellamento nazista del 16 ottobre 1943, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla Comunità ebraica cittadina. Ad aprire il corteo, conclusosi con gli interventi istituzionali sul palco allestito al Portico d’Ottavia, “migliaia di persone, candele accese e cartelli con i nomi dei campi di concentramento dove intere famiglie di ebrei romani furono deportate il 16 ottobre di 75 anni fa” (Corriere Roma).

Le parole del sindaco Lucano. “Alcune volte favoreggiamento dell’immigrazione clandestina significa che i pescatori devono vedere annegare i rifugiati senza fare niente. Che senso ha rispettare quelle leggi? La giustizia ha un valore molto più profondo, anche le leggi nel periodo nazista erano la legalità, però è stato un dramma per l’umanità”. Così il sindaco di Riace Domenico Lucano, intervistato ieri sera da Fabio Fazio a Che tempo che fa.

"Antico ghetto luogo di romanità". Sul dorso romano di Repubblica un itinerario illustra luoghi e suggestioni del quartiere ebraico. “Passeggiare per l’ex ghetto – viene sottolineato – è una vera e propria full immersione nel mondo della romanità”.

L'eredità di Ulianova. Sul Fatto Quotidiano si ricorda Ulianova Radice, la direttrice di Gariwo scomparsa negli scorsi giorni. Una infaticabile guerriera milanese che, viene spiegato, “ha insegnato a fare i conti con la Storia e le sue grandi ingiustizie”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
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