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12 novembre 2018 - 4 Kislev 5779
PAGINE EBRAICHE 24


ALEF / TAV DAVAR PILPUL
alef/tav
Paolo Sciunnach, insegnante
Gli Zeloti (anch’essi Ebrei) che abitavano vicino a Rabbi Meir lo opprimevano molto. Rabbi Meir pregò che morissero; ma gli disse sua moglie Bruria: su quale verso ti appoggi? Forse sta scritto “periscano i peccatori”? Forse sta scritto “Peccatori”? No! “Peccati” è scritto! 
 
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Anna
Foa,
storica
Si susseguono gli anniversari delle leggi del '38. Ottant'anni fa uno stillicidio di leggi si abbatteva ogni giorno sugli ebrei italiani, nel tripudio delle masse fasciste e nel silenzio di tutti. Come è noto, coloro che restarono amici degli ebrei vennero tacciati di buonismo - oops volevo dire pietismo - e quasi nessuno disse nulla. Mi domando cosa sarebbe successo se questi "pietisti" avessero aperto la bocca per protestare ogni volta che qualcuno compiva gesti quotidiani di antisemitismo, non parlo ovviamente di quelli dell'antisemitismo di Stato. Mi domando se non sarebbe emersa un'opinione pubblica ostile alle leggi e tale forse da condizionare almeno un poco quel terribile consenso.
 
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Le parole di Macron: "Unità dipende da noi"
“Dipende solo da noi se questa immagine verrà interpretata nel futuro come il simbolo di una pace duratura tra le nazioni, e non come la fotografia di un ultimo momento di unità prima che il mondo sprofondi in un nuovo disordine”.
Così il presidente francese Emmanuel Macron, davanti ai leader giunti da tutto il mondo a Parigi per celebrare i 100 anni dalla fine della Grande Guerra.
“Dopo giorni difficili e polemiche sui più svariati argomenti, dal prezzo del carburante al maresciallo Pétain, Macron ieri ha dato l’impressione di essere all’altezza dell’obiettivo ambizioso che si era posto organizzando questi due giorni di commemorazioni: fare di Parigi la capitale mondiale del multilateralismo e della fiducia nell’Europa come garante di pace” scrive il Corriere.
A Macron, che citando Zweig ha parlato del “suicidio dell’Europa” di quegli anni, è arrivato dal Presidente Mattarella un dono particolarmente significativo. Una copia di Se questo è un uomo di Primo Levi.
Costretto a lasciare anzitempo Parigi il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, per via delle ultime tensioni con i terroristi di Hamas a Gaza. Nell’operazione militare condotta stanotte ha perso la vita un ufficiale dell’esercito, mentre un altro è rimasto ferito. Diverse decine i razzi lanciati in precedenza da Hamas su città israeliane.

Varsavia e il corteo dei nazionalisti. Di ben altro genere il corteo svoltosi nelle scorse ore a Varsavia, con le destre estreme e i gruppi nazionalisti scesi in piazza accanto alla manifestazione ufficiale per i 100 anni di indipendenza polacca. “Erano almeno in duecentomila, secondo stime della polizia polacca, i manifestanti che hanno occupato per ore il centro della piú moderna e dinamica capitale dell’Europa di mezzo e della sesta economia della Ue. Quelli dell’ultradestra – sottolinea Repubblica – erano i piú numerosi, hanno preso la città incontrastati nel giorno della festa nazionale”.

Levi e il libro primogenito. Si aprono a Torino gli omaggi per i 100 anni di Primo Levi, che saranno celebrati nel 2019. L’occasione è tra le altre l’inaugurazione della mostra “Se questo è un uomo, il libro primogenito” che verrà inaugurata mercoledì alla Biblioteca Nazionale del capoluogo piemontese. Quella del capolavoro di Levi, ricorda il Corriere nel dorso locale, “è una storia che si intreccia con quella di una piccola casa editrice, la Francesco De Silva, che Franco Antonicelli fondò a Torino nel 1942”.
 
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  davar
ucciso un ufficiale dell'esercito israeliano
Gaza, nuova tensione al confine
Il tenente colonnello dell'esercito israeliano M., 41 anni, è stato ucciso e un altro ufficiale è stato moderatamente ferito in uno scontro a fuoco scoppiato domenica sera tra una unità delle forze speciali israeliane - che stava conducendo una missione nella Striscia di Gaza - e un gruppo di terroristi palestinesi. Dell'ufficiale ucciso, oltre la lettera M, non sono state diffuse le generalità per questioni di sicurezza. “Verrà il giorno in cui potremo raccontare tutto il suo valore”, ha dichiarato il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel ricordarlo. “Israele ha perso un combattente esperto, il cui contributo al paese rimarrà un segreto per gli anni a venire”, le parole del ministro della Difesa Avigdor Lieberman (nell'immagine con il capo di Stato Maggiore Gadi Eisenkot). Il presidente Reuven Rivlin ha detto di essere "scioccato e rattristato" nell'apprendere della morte del tenente colonnello M, - di cui si sono tenuti i funerali nelle scorse ore - e di essersi unito al resto d'Israele nel pregare per la guarigione dell'altro soldato ferito in quella che l'esercito ha descritto come una missione di raccolta di informazioni andata male. Dopo lo scontro a fuoco, le forze armate israeliane hanno risposto con un blitz che ha portato all’uccisione di sette militanti di Hamas, incluso un comandante dell’ala militare del movimento.  .
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il seminario dell'ihra al memoriale di milano
'Disinneschiamo le parole d'odio'
“Sono rimasta viva, nonostante il male assoluto, nonostante un male da cui non ci si poteva difendere. Sono ancora la bambina di allora, seppur invecchiata, che entra in senato e con le forze che ancora mi restano, cerco di urlare, di parlare di pace, di uguaglianza, di libertà, contro i nuovi portatori d'odio. Perché con l'odio si perde sempre, con l'amore si vince”. Con il chiaro messaggio di impegno della senatrice a vita Liliana Segre si è aperto nelle scorse ore il seminario “Il nemico innocente. L’incitamento all’odio nell’Europa contemporanea” promosso dalla Presidenza italiana dell'International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra) e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca in collaborazione con la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. Al centro degli interventi dei diversi relatori di primo piano, l'analisi dell'evoluzione di antisemitismo, razzismo e altre forme di discriminazioni presenti nelle società moderne, la comprensione di quali siano gli strumenti attraverso cui vengono propagati, le risposte che le istituzioni devono dare per arginare questi fenomeni. “Come ha spiegato Zygmunt Bauman la Shoah non è stato un incidente della Storia, ma un coerente sottoprodotto della modernità. Oggi non possiamo diminuire l'attenzione e la vigilanza. Come ha denunciato Bauman, il progresso rende più difficile comportarsi in modo morale perché allarga la distanza tra noi e l'effetto finale del nostro comportamento, sterilizzando così la nostra percezione di responsabilità personale”, ha messo in guardia il presidente dell'Ihra a guida italiana, l'ambasciatore Sandro De Bernardin.
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qui roma
“Pitigliani, festival in crescita”
“Dove il nuovo incontra la tradizione”. Un equilibrio ormai rodato per il Pitigliani Kolno’a Festival – Ebraismo e Israele nel Cinema, giunto quest’anno alla tredicesima edizione. Prodotto dal Centro Ebraico Italiano Il Pitigliani e diretto da Ariela Piattelli e Lirit Mash, dal 17 al 22 novembre il festival sarà nuovamente in scena tra Casa del Cinema, Cinema Farnese e Centro Ebraico Italiano il Pitigliani. Tra gli ospiti, annunciati oggi in conferenza stampa, il regista israeliano Avi Nesher. A lui, tra i più prolifici autori del suo paese, andrà il Premio alla Carriera 2018.
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l'iniziativa A PORTOGRUARO 
1938, la simulazione nelle classi
È il 2018 ma, per un paio d’ore, è stato un po’ come il 1938. Esperienza didattica inedita e stimolante per i duemila studenti dell’Istituto Gino Luzzatto e del Liceo XXV Aprile di Portogruaro, che hanno potuto sperimentare con mano gli effetti delle Leggi razziste promulgate del fascismo 80 anni fa.
Stamane infatti in tutte le classi è stata letta una finta circolare applicativa ispirata ai decreti del 1938. Le targhe con il nome di Luzzatto, che subì in prima persona le Leggi antiebraiche, e con l’intestazione XXV Aprile, festa naturalmente non gradita da un regime di ispirazione fascista, sono state inoltre coperte. Molte le reazioni di stupore e di sconcerto tra i ragazzi.
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l'evento al tempio maggiore della capitale
Roma, un nuovo Sefer Torah
Una sinagoga gremita ha accolto ieri l’ingresso di un Sefer Torah settecentesco restaurato nel Tempio Maggiore della Capitale. L’omaggio dell’ebraismo romano a Roberto Di Porto-Pucci (1950-2017), a lungo colonna portante della Comunità. Un uomo generoso e sempre disponibile, presenza immancabile in ogni circostanza e in ogni momento di preghiera, riunione, commemorazione. Il volto che in tanti regolarmente incontravano e che dava sicurezza varcando le soglie di una istituzione comunitaria.
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la giovane kehilà
Giovani italiani d'Israele,  
rinnovato il Consiglio

Un nuovo Consiglio per la Giovane Kehilà, il movimento giovanile della Comunità ebraica italiana in Israele. Ad essere eletti, al termine di due giornate di Congresso del movimento a Gerusalemme, Dario Sanchez, Emy Terracini, Gabriele Segre, Michael Sierra e Yael Ascoli. Il Congresso si è tenuto in parte nel Tempio italiano di Gerusalemme e in parte nel Bet Midrash Bet Prat. Nell’occasione il presidente della Hevrat Yehudei Italia be-Israel, Sergio Della Pergola, ha salutato i partecipanti sottolineando l’importanza della leadership giovanile per l’ebrasimo italiano. Anche Vito Anav, ex presidente del Irgun Olei Italia, ha incontrato i ragazzi e ha parlato della sua alyah.
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i lavori a firenze
Federazione Italia-Israele,
Crimaldi alla presidenza

Napoletano, 56 anni, giornalista in servizio presso il quotidiano Il Mattino, Giuseppe Crimaldi è il nuovo presidente nazionale della Federazione Italia Israele. La nomina è giunta al termine dei lavori dell’assemblea svoltasi domenica a Firenze alla quale hanno partecipato 31 delegati nazionali rappresentanti le rispettive associazioni italiane. Crimaldi, che ha ottenuto 28 preferenze, succede all’avvocato Maurizio Borra.
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INFORMAZIONE – INTERNATIONAL EDITION 
Luci accese per la Memoria 
Luci accese per ricordare la notte in cui ottant’anni fa, tante luci furono spente: quelle dei migliaia di luoghi ebraici devastati in Germania durante la Kristallnacht. Come ricordato sull’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition, la scorsa settimane sinagoghe e comunità ebraiche d’Italia hanno riposto all’appello di Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Assemblea rabbinica italiana ad aderire all’iniziativa lanciata dall’Organizzazione sionistica mondiale.
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pilpul
Oltremare - Sereni
Sulla traslitterazione dei nomi italiani in ebraico ci sarebbe da scrivere una commedia. Quando la cosa si riflette soltanto sul riconoscere il proprio nome quando qualcuno lo dice ad alta voce in un ufficio pubblico chiamando il prossimo in fila, la cosa è ancora nei margini della dislessia ambientale causata dall’assenza delle vocali e della duplicitá di lettura di alcune consonanti nell’ebraico scritto. Da anni ho imparato a rispondere “eccomi!” di fronte a qualunque variazione fra Povini, Puvini, Pubini, Fovini e via dicendo. Quando però mi sono trovata per caso in via Enzo Sereni, in uno di quei luoghi di Tel Aviv in cui attraversando una strada per magia si esce senza saperlo dalla città e si entra in una cittá limitrofa, in questo caso Givataim, come prima cosa ho seriamente pensato che qualcuno si fosse voluto divertire.

Daniela Fubini, Tel Aviv
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Controvento - Scienza d'Israele
Ogni tanto penso che Israele dovrebbe avviare un corpo di diplomazia scientifica, incaricato di pubblicizzare le scoperte in campo medico, in biologia e chimica e fisica e nelle nuove tecnologie - intelligenza artificiale, algoritmi, deep learning - e le start up per realizzarle Quale sistema più efficace per combattere il movimento a favore del boicottaggio di Israele, che la conoscenza di quello che l’ingegno del Paese sta producendo a beneficio di tutti?
Ricevo regolarmente le newletters delle più importanti università e centri di ricerca israeliani, ed è un fuoco d'artificio di scoperte e progetti entusiasmanti, che purtroppo raramente escono dal ristretto circolo degli addetti ai lavori.


Viviana Kasam 
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