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18 Novembre 2018 - 10 Kislev 5779


alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Jonathan Sacks e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di Claudio Vercelli.
 
 
Netanyahu e la crisi di governo 
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà il ministro delle Finanze Moshe Kahlon questa sera in un ultimo tentativo di salvare il suo governo dalle sempre più probabili elezioni anticipate, riportano i quotidiani israeliani. La coalizione di governo, dopo l'uscita del partito Israel Beitenu guidato da Avigdor Lieberman, può contare su una maggioranza molto ristretta (61 seggi su 120 totali) e già diversi alleati del Premier hanno dichiarato di sostenere il ritorno anticipato alle urne: tra questi il leader del partito HaBayt HaYehudi Naftali Bennett e Aryeh Deri, capo del partito religioso Shas.

1938 e il silenzio dei giuristi. La promulgazione delle leggi razziali, nel 1938, fu accolta quasi senza reazioni, con un atteggiamento di sostanziale indifferenza dalla comunità dei giuristi. A questo tema è dedicato il convegno in programma oggi (ore 15.00) nell'aula magna del Palazzo di Giustizia di Genova, con le relazioni di Giuliano Amato, già presidente del Consiglio e giudice costituzionale, e Piero Guido Alpa, già presidente del Consiglio Nazionale Forense. L'iniziativa è organizzata dalla Comunità ebraica genovese insieme insieme all'Ordine degli Avvocati di Genova, al Centro Culturale Primo Levi e alla Associazione Italiana degli Avvocati e Giuristi Ebrei. Su La Stampa due anticipazioni degli interventi di Amato e Alpa. In merito alle Leggi razziste del 1938, nei dorsi romani di Repubblica e Corriere si annuncia la due giorni di convegno internazionale dal titolo Chiesa, fascismo ed ebrei, organizzato per il 19 e 20 novembre a Palazzo Firenze dalla Società Dante Alighieri.

Lea Sestieri (1913-2018). Cordoglio nel mondo ebraico italiano per la morte all'età di 105 anni di Lea Sestieri, maestra di storia dell’ebraismo e tra le promotrici del Dialogo ebraico-cristiano. “Le leggi razziali segnarono un prima e un poi nella sua vita: - racconta il Corriere - con il marito Umberto fuggì a Montevideo, dove insegnò all'università Bibbia e cultura ebraica. Conobbe molti intellettuali e studiosi in esilio, tra cui il misterioso Chouchani, grande maestro di Talmud, punto di riferimento per Emmanuel Lévinas e per Elie Wiesel. Cominciò allora un impegno sempre più intenso nella diffusione dell'ebraismo, impegno che andò intensificandosi quando Lea Sestieri, dopo un breve periodo in Israele, fece ritorno in Italia nel 1979. E impossibile immaginare il dialogo ebraico cristiano senza il suo ruolo così decisivo: dalla cattedra di Ebraismo postbiblico alla Pontificia Università Lateranense alla prestigiosa collana Radici della casa editrice Marietti, dai Colloqui di Camaldoli alle conferenze tenute all'Adei (Associazione donne ebree d'Italia)”.

L'Italia di oggi secondo Alessandro Piperno. “Come insegna Girard, il grande antropologo francese, quando la gente è in difficoltà, quando trema di paura, per prima cosa se la prende con chi sta molto meglio poi con chi sta molto peggio. Così il complottiamo si allea al razzismo. La dietrologia paranoide dei grillini va felicemente a braccetto con la xenofobia dei leghisti. Da un lato si farnetica contro i poteri forti, dall'altro contro i finanzieri ebrei e gli immigrati. Le assicuro, non avrei mai creduto che un giorno avrei vissuto tempi del genere”, così lo scrittore Alessandro Piperno in un'intervista pubblicata oggi da La Stampa in cui analizza l'attuale situazione politica e sociale dell'Italia.

Segnalibro. In occasione dell'uscita in Italia del libro Gerusalemme. Biografia di una città (Mondadori) di Simon Sebag Montefiore, Wlodek Goldkorn intervista l'autrice che racconta la diverse facce della città millenaria (Robinson di Repubblica). “Gerusalemme – afferma Sebag Montefiore, discendete del celebre Simon - è sempre stata una città un po' oscurantista. Basta leggere come ne parlano gli scrittori che l'hanno vista nell'Ottocento, da Gogol a Twain. Perfino gli Ottomani dicevano che non esisteva una città peggiore. Gerusalemme è sublime ma anche meschina, sciatta, crudele. E poi, il mondo sta diventando fondamentalista e così pure Gerusalemme”. Sul Domenicale del Sole 24 Ore Domenico Scarpa riflette invece sul ruolo della sorella di Primo Levi, Anna Maria nella vita dello scrittore e Testimone. Su La Lettura del Corriere Donatella Di Cesare racconta la figura di Teresa d'Avila, di cui esce per Bompiani un'antologia.

Khashoggi, la Cia accusa il principe Mbs. Secondo la Cia dietro all'assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi nel consolato di Istanbul ci sarebbe direttamente il principe ereditario Mohammed bin Salman. La notizia è stata data dal Washington Post, secondo cui il fratello del principe, l'ambasciatore a Washington Khaled bin Salman avrebbe detto al telefono a Khashoggi di recarsi al consolato. L'ambasciatore nega (La Repubblica).

Fascisti “liberali”. Polemiche sulle affermazioni di Alessandro Di Battista, esponente di spicco del Movimento Cinque Stelle, che in una recente intervista ha definito il padre “il fascista più liberale che io conosca” (Corriere). “Salvini è di destra ma io sono fascista. Se mi danno il potere assoluto per sei mesi, risolvo tutti i problemi d'Italia”, le affermazioni del “fascista liberale” Di Battista senior.

Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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