28 febbraio 2018 - 13 Adar 5778

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21 novebre 2018 - 13 Kislev 5779
PAGINE EBRAICHE 24
ALEF / TAV DAVAR PILPUL


alef/tav
Giuseppe Momigliano,
rabbino
Reduce dalla drammatica lotta con l’angelo che gli conferisce il nome di Israel, dopo aver superato indenne il temuto incontro con il fratelli Esaù, Giacobbe giunge finalmente in terra di Canan - “Quando tornò da Padan Aram, Giacobbe arrivò incolume alla città di Shekhem che si trovava nella terra di Canaan e si accampò di fronte alla città” (Genesi 33,18). 
 
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Davide
Assael,
ricercatore
È di pochi giorni fa la notizia di una delegazione politica israeliana, composta da membri dell’Unione sionista e della Lega araba, in visita in Trentino per osservare il modello di convivenza in uso nella regione italiana. Da sempre, come ben noto, alle prese col problema della tutela delle minoranze linguistiche e della coabitazione fra una maggioranza italiana e una minoranza germanica.
 
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L'Italia e i conti europei
La vita nelle comunità e nelle città israeliane vicino a Gaza è tornata lentamente alla normalità in queste ore, dopo due giorni di intensi attacchi missilistici dalla Striscia da parte dei terroristi di Hamas. Le scuole sono state riaperte e sono ripresi i servizi ferroviari a sud di Ashkelon, una delle città più colpite dai razzi palestinesi (460, come riporta il Fatto Quotidiano). Il cessate il fuoco, scrivono i quotidiani israeliani, è arrivato tramite la mediazione egiziana. “Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva già detto di voler evitare una ‘guerra non necessaria’, – riporta il Foglio – anche se su di lui aumenta la pressione degli alleati politici della destra più radicale per trovare una soluzione militare ai cicli di violenza a Gaza”. Tra i contrari a una tregua, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman. E mentre i cittadini del Sud d’Israele provano a tornare alla normalità, da Gerusalemme arriva la notizia dell’elezione del nuovo sindaco: a guidare la capitale sarà Moshe Leon, vicino a Lieberman, che ha sconfitto al secondo turno il rivale Ofer Berkowitz, considerato il candidato laico.

Libia, vertice senza intesa. La stretta di mano tra i due rivali libici, il generale Khalifa Haftar e il leader Fayez al-Sarraj è stato un segnale positivo arrivato dal vertice di Palermo organizzato dal governo italiano ma non cambia molto la situazione sul terreno, scrivono i quotidiani oggi. “Nel corso degli incontri – scrive il Corriere – Haftar ha garantito una sorta di tregua a Sarraj almeno fino alle prossime elezioni” ma non si è arrivati a una vera intesa, scrive Repubblica. Positivo invece il quadro del Presidente del Consiglio Conte, che ai giornalisti ha sottolineato come “Stabilizzando la Libia ci aspettiamo effetti benefici non solo per l’Italia o non solo per la Libia, ma anche per l’Europa, stiamo fornendo un servizio a tutta l’Europa. E tutto questo senza rivendicare una leadership sul piano economico, politico o di altro tipo”.
 
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  davar
ejc a vienna - le parole del cancelliere kurz
"Rendiamo giustizia alla storia,
contrastiamo l'antisemitismo"

Da Vienna, un impegno concreto contro l'antisemitismo. Nella capitale austriaca si sono riuniti nelle scorse ore leader del mondo ebraico europeo e rappresentati del mondo politico per discutere l'inquietante rinascita dell'antisemitismo nel continente e proporre misure concrete di contrasto. Ospite d'onore della conferenza, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz a cui il presidente dello European Jewish Congress Moshe Kantor ha conferito il Premio “Jerusalem Navigator”. “Antisemitismo e antisionismo si confondono, ma sono due facce della stessa medaglia”, ha detto il cancelliere Kurz nel suo discorso di apertura. "Come austriaci, dobbiamo essere onesti quando guardiamo al nostro passato, perché l'Austria non è stata solo vittima ma anche carnefice. Ma dobbiamo anche guardare al futuro. Non possiamo disfare la storia, ma possiamo rendere giustizia alla nostra storia”. “Spero che la definizione di antisemitismo e le conclusioni presentate a questa conferenza garantiranno agli ebrei di vivere in sicurezza in Austria, in Europa e altrove. Questo è l'unico modo per essere all'altezza della nostra presidenza del Consiglio europeo”, ha concluso Kurz. Per il presidente dello European Jewish Congress Kantor, la situazione in Europa e nel mondo rispetto alla minaccia antisemita chiede interventi concreti.
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Il riconoscimento a Edith Bruck 
“Auschwitz la mia università”
“La mia università si chiama Auschwitz, l’università del male che mi ha insegnato il bene”.
Così Edith Bruck, Testimone della Shoah ungherese di nascita ma italiana d’adozione, 86 anni, nell’intervento tenuto oggi all’Università Roma Tre in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Informazione, Editoria e Giornalismo assegnatale dall’ateneo capitolino. Un titolo che arriva a riconoscimento di un lungo impegno come scrittrice e poetessa che nei suoi testi ha saputo raccontare ed elaborare l’orrore e mai si è sottratta al compito di testimonianza alle nuove generazioni. Un impegno instancabile e coraggioso per chi, sulla propria pelle, porta incise le ferite di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen (dove Edith fu liberata dagli Alleati).
“Una mente non devastata dall’orrore che ha saputo mantenere una sua freschezza, uno sguardo adolescente sul mondo” ha detto di lei David Meghnagi, direttore del Master internazionale di secondo livello in Didattica della Shoah dell’ateneo, in occasione di una giornata organizzata in suo onore nell’aula del Consiglio del rettore alcuni anni fa. Proprio Meghnagi, che è anche assessore UCEI alla Cultura, è stato il promotore di questa laurea honoris causa oltre che membro dell’apposita commissione.
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albert einstein e la teoria della relatività
Lezioni di fisica talmudica
In questi giorni si celebra l’anniversario della pubblicazione del primo articolo di Albert Einstein sulla teoria della relatività (quella “speciale”), uscito nel novembre 1905. Lo vorremmo ricordare con questo gustoso passo tratto dalle Sette brevi lezioni di fisica (Adelphi 2014, pp. 47-48) di Carlo Rovelli, fisico teorico responsabile dell’Équipe de gravité quantique del Centre de physique théorique dell’Università di Aix-Marseille e grande divulgatore.

C’è una situazione paradossale al centro della nostra conoscenza del mondo fisico. Il Novecento ci ha lasciato le due gemme di cui ho parlato: la relatività generale e la meccanica quantistica. Sulla prima sono cresciute la cosmologia, l’astrofisica, lo studio delle onde gravitazionali, dei buchi neri e molto altro. La seconda è diventata la base della fisica atomica, della fisica nucleare, della fisica delle particelle elementari, della fisica della materia condensata e molto altro. Due teorie prodighe di doni e fondamentali per la tecnologia odierna, che hanno cambiato il nostro modo di vivere. Eppure le due teorie non possono essere entrambe giuste, almeno nella loro forma attuale, perché si contraddicono l’un l’altra.

Gianfranco Di Segni, Collegio rabbinico italiano

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il meis protagonista
I musei e la cultura responsabile
Nel mese di novembre, triplo appuntamento per il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah - MEIS in campo internazionale.
Il primo a Kiev, in Ucraina, per intervenire, con una lezione del Direttore Simonetta Della Seta sulla creazione di un museo nazionale, a un seminario sulla leadership museale organizzato dal Museo Nazionale di Storia dell’Ucraina e per dare una consulenza al Babi Yar Holocaust Memorial Center (BYHMC), che sta per nascere sul sito dove nel settembre del 1941 nazisti e ucraini assassinarono 34.000 ebrei di Kiev. L’intervento del MEIS ha non solo interessato ottanta giovani leader di musei in Ucraina, ma portato a una convenzione tra il BYHMC e il MEIS, alla quale sta dando seguito l’Ambasciata d’Italia a Kiev.
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la rassegna dedicata a cibo ed ebraismo
Roma, il gusto è ancora “kosher”
Torna domenica (dalle 11.30 alle 17.30, al Palazzo della Cultura nel quartiere ebraico) l’appuntamento con Gusto Kosher, momento di incontro enogastronomico e culturale che da tempo è protagonista a Roma. A lanciare l’iniziativa una serata svoltasi negli spazi WeGil della Regione Lazio, alla presenza tra gli altri dell’ambasciatore israeliano in Italia Ofer Sachs, del Consigliere per gli Affari Pubblici e Politici Ariel Bercovich e del Consigliere per gli Affari Culturali Eldad Golan.
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qui torino - a 80 anni dalle leggi razziste
1938, dietro le Leggi vergogna
Due giornate di studio e riflessione, tese a smontare e rimontare i nodi che compongono il groviglio di un pezzo di storia italiana. Questo l’intento del convegno organizzato dall’Accademia delle Scienze di Torino, con il patrocinio della Corte Costituzionale. Due sessioni che hanno visto alternarsi al tavolo dei relatori studiosi ed esperti per restituire un’analisi sfaccettata e di ampio raggio, proprio per sottolineare la complessità che si cela dietro la promulgazione delle leggi del ’38.
Ad aprire i lavori nella Sala dei Mappamondi è Massimo Salvadori, presidente dell’Accademia delle Scienze, che sottolinea l’intento del convegno: spiegare quali sono state le circostanze e sotto il peso di quali condizioni il regime fascista abbia promulgato le leggi razziali.
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qui firenze - a 80 anni dalle leggi razziste
L'invenzione di razze e nemici
Nel prestigioso Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, con la partecipazione di un numerosissimo pubblico in gran parte composto da studenti, per iniziativa del Sindacato degli Avvocati di Firenze e Toscana, in collaborazione con la Fratellanza Militare, l'associazione Avvocati matrimonialisti italiani e il patrocinio della Regione Toscana e del Comune, si è svolto un riuscitissimo convegno, a ottant'anni dalla promulgazione delle Leggi razziste, dal tema “La difesa della razza e la costruzione del nemico”, aperto e moderato dagli avvocati Vittorino Lauria e Urbano Rosa, membri del direttivo del sindacato, con la partecipazione della senatrice a vita Liliana Segre.
Per il sindaco ha portato il saluto d'apertura l'assessore  Sara Funaro, che ha tenuto un breve apprezzato discorso associando l'evento al tema della giornata in corso, quello dell'infanzia, e quindi soffermandosi sulle tragiche pagine dedicate nel suo libro di memorie da Alberto Sed, allora ragazzo quindicenne, ai bambini trucidati con la pistola dai militari tedeschi davanti ai suoi occhi atterriti.

(Nell'immagine Liliana Segre con il sindaco Dario Nardella e con la Giunta del Comune di Firenze) 
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qui firenze - a 80 anni dalle leggi razziste
Una lezione per i giovani
Una settimana di iniziative per ricordare insieme i due anniversari dell’emanazione delle Leggi razziste nel 1938 e della promulgazione della Costituzione della Repubblica italiana nel 1948. Da giovedì 22 a mercoledì 28 novembre le scuole superiori di Firenze e di Siena, gli studenti universitari e i giovani ricercatori, la cittadinanza tutta coinvolte dall'Istituto Sangalli in seminari, lavori di gruppo, tavole rotonde e spettacoli teatrali in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena, le Comunità ebraica e valdese di Firenze, Rai Toscana, il Cinema La Compagnia e con il finanziamento della Regione Toscana.
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qui venezia - a 80 anni dalle leggi razziste
1938, storici a confronto 
L’ottantesimo anniversario della promulgazione delle Leggi razziste sarà il cuore della tradizionale Giornata di studi organizzata dalla Comunità ebraica di Venezia per domenica 25 novembre, a partire dalle 9.00, nella Sala Montefiore (Ghetto vecchio 1189) e che si svilupperà per l’intera giornata. Dopo il saluto istituzionale del presidente Paolo Gnignati e del consigliere Enrico Levis, la parola passerà a storici ed esperti come Michele Sarfatti e Francesco Cassata, Domenico Scarpa, Renata Segre; ricercatori come Edoardo Gesuà Salvadori; Federica Ruspio, Davide Salvadori e Maria Teresa Sega che presenterà in anteprima il suo nuovo libro Il banco vuoto (Cierre edizioni).
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qui roma
Rapporto tra le generazioni,
una commedia per riflettere

Sala stracolma al Teatro Marconi di Roma per l’esordio della nuova commedia della compagnia teatrale “Quasi stabile” di Alberto Pavoncello.
“Avria dovuto esse ‘na scinna”, il nuovo lavoro in giudaico-romanesco ideato da Pavoncello, vincitore in estate del Premio Fiuggi, ha stimolato (tra le risate) riflessioni sull’abbandono della terza età e sul complesso rapporto tra generazioni. Un tema serio, affrontato nei toni della commedia classica.
Lo spettacolo sarà nuovamente proposto al Marconi il 27 e 28 novembre e il 4 e il 5 dicembre.
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pilpul
Ticketless - Riforme
Nel dibattito sul rinnovamento dell’ebraismo, ritorna un tema antico: la riforma. Timidamente riaffiora un problema che ad Amburgo, Londra, Pittsburgh si discuteva più di un secolo fa ed anche in Italia aveva una sostanza, giuridica e culturale che oggi non vedo. Rispecchiano, questi ritardi, non solo sulla riforma, l’arretratezza dell’ebraismo italiano e una non piccola dose di provincialismo. Non entro nel merito, ho già dato. Gli storici del diritto più esperti mi avevano a suo tempo convinto che per un riconoscimento giuridico dell’ebraismo riformato non vi sarebbe altra via di uscita che una nuova Intesa: strada alquanto impervia tanto più in una situazione politica come quella attuale.

Alberto Cavaglion
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Periscopio - Giornalisti liberi
Ho già avuto modo, in passato, di parlare di Giuseppe Crimaldi, e del suo doppio ruolo di coraggioso giornalista e di strenuo difensore d'Israele, e di osservare come entrambe queste sue funzioni siano due facce di una medesima medaglia, ossia di uno stesso amore per la verità, il diritto, la giustizia. Parole, queste, che sembrano oggi, in tutto il mondo, alquanto passate di moda, e che proprio per questo appare necessario difendere, sia pure in controtendenza.
A volte la storia mette gli uomini giusti dalla parte dei perdenti, e allora si pone la scelta tra saltare sul carro dei vincitori (specialità nella quale gli italiani sono, notoriamente, campioni del mondo: uno dei pochi casi in cui uno stereotipo pare purtroppo vero) o resistere, e perdere.


Francesco Lucrezi, storico
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Patologia
Qual è l’origine del male che stiamo vivendo? Quali sono le cause della patologia che porta alla nascita e alla diffusione di nuovi razzismi, al riemergere non più strisciante ma palese dell’antisemitismo, al successo crescente e massiccio di nuovi regimi forti, alla polemica dilagante contro un giornalismo liberamente critico? Pare di tornare a immergersi, lentamente e inesorabilmente, nelle epoche più buie del secolo scorso.

David Sorani
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