società
Come
nasce una dittatura, libri per riflettere
Due
libri di prossima uscita in italiano ci mettono in guardia di fronte ai
pericoli agli sviluppi politici attuali, in Europa e non solo,
all’insegna del populismo e della demagogia. Movimenti che sfruttando
paura e insicurezza della gente davanti alle crisi economiche, le sfide
della diseguaglianza, dell’immigrazione, del cambiamento tecnologico,
propugnano governi autoritari ispirati al passato. Il primo libro è
“Fascism – A Warning” (Una messa in guardia) di Madeleine Albright, già
segretario di Stato americana al tempo di Clinton, oggi docente di
relazioni internazionali all’Università di Georgetown, a Washington. Di
lei ricordiamo in particolare come solo in età adulta scoprì che in
Cecoslovacchia durante l’occupazione nazista tre dei suoi nonni erano
stati, in quanto ebrei, vittime della Shoah. L’altro volume è
“Totalitarisme Fasciste” di Marie-Anne Matard-Bonucci, la studiosa
francese nota anche da noi per il suo libro del 2008 “L’Italia fascista
e la persecuzione degli ebrei”. Entrambi i libri esaminano il passato
con un occhio attento a quello che succede oggi nel mondo, non solo nei
loro rispettivi paesi, gli Stati Uniti e la Francia: il diffondersi di
tendenze politiche demagogiche e populiste che hanno portato
all’affermarsi di governi o regimi più o meno autoritari che, a seconda
del contesto, praticano il nazionalismo, il mito del capo,
l’aggressività verbale (e non solo) contro gli avversari, e attentano
alla libertà di stampa e all’indipendenza della magistratura e, in
crescendo, agli stessi meccanismi democratici.
Giorgio Sacerdoti,
Presidente Fondazione Cdec
Pagine Ebraiche, dicembre 2018
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NARRATIVa
Segreti
di famiglia Tra Europa e Sud America
Ronaldo Wrobel / IL ROMANZO INCOMPIUTO DI SOFIA STERN
/ Giuntina
A chi appartengono i gioielli ritrovati in una banca di Amburgo? Cosa
nasconde l’enigmatico libro di memorie di Sofia Stern, ebrea tedesca
emigrata in Brasile negli anni ‘30? I protagonisti dell'intricata
vicenda sono ancora vivi per raccontarla?
L’autore brasiliano Ronaldo Wrobel, in “Il romanzo incompiuto di Sofia
Stern”, edito da Giuntina, costruisce un racconto noir intessuto di
misteri, che, se svelati, potrebbero portare a ritrovare una fortuna
dimenticata e a ricomporre il mosaico di una vicenda di amori,
spionaggio e tradimenti, sopita dai tempi della guerra e
improvvisamente riaperta.
Maestro nel dosare con sapienza gli elementi della suspense, Wrobel
ambienta la vicenda tra gli anni ‘30 e i giorni nostri, fra Germania,
Brasile e Svizzera.
Il protagonista, che è anche la voce narrante della storia, è Ronaldo,
un giovane di trent’anni che vive con la nonna Sofia in una villetta a
Copacabana, e che un giorno viene contattato da una giudice incaricata
di far luce sulla scoperta di alcuni preziosi ritrovati in una cassetta
di sicurezza, lasciati in eredità a Sofia Stern, sua nonna.
“Cosa si nasconde nel passato di nonna Sofia?”, riflette il giovane
Ronaldo. “Una volta la nonna mi aveva detto che nella sua vita c’era
abbastanza materiale per un libro e che avrei dovuto scriverlo io,
perché solo io meritavo di conoscere la verità. Ma quale verità?”
mdp
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narrativa
Com'era
leggendaria
e multietnica Odessa
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società
L'uomo
con tante qualità
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Vladimir Jabotinsky /
I CINQUE /
Campanotto
La
mitica Odessa si intreccia alla trama dei I cinque, il romanzo sui
Mil'grom, una famiglia ebrea con cinque figli, scritto da Vladimir
Jabotinsky. Pubblicato nel '36, in Italia è uscito solo quest'anno in
ben due edizioni, una edita da Campanotto, un piccolo editore di Udine,
e l'altra da Voland. I Mil'grom sono dei Finzi Contini sul Mar Nero,
raccontati tra il dorato fin de siècle e il periodo tempestoso dei
pogrom e della rivoluzione. Uno degli episodi centrali è l'attacco dei
cosacchi alla folla inerme nel 1905. Il massacro non avviene sulla
scalinata Potemkin, come nel film di Ejzenstejn o nella parodia
fantozziana, ma - secondo la verità storica - nelle vie dei dintorni.
La scalinata tra l'altro è stata realizzata dall'architetto italiano
Francesco Boffo. Fondata da José de Ribas, ammiraglio spagnolo nato a
Napoli e finito al servizio di Caterina II, Odessa è molto più legata
all'Italia di quanto l'Italia sia legata a Odessa, come dimostrano
queste lodevoli edizioni tardive del romanzo.
Antonio Armano,
Il Sole 24 Ore Domenica, 10 dicembre 2018
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![img](http://moked.it/files/2018/12/odessa.jpg) |
Isaac Bashevis Singer / NEMICI
/ Adelphi
Ah che piacere, e in un certo senso che liberazione - in tempi di
narrative non fiction, di biografie che vogliono essere romanzi ma non
abbastanza, memoir narrativi e narrazioni ibride -, che gioia leggere
un vero romanzo, senza se e senza ma, un vecchio classico eccellente
romanzo, per giunta senza commissari che indagano, atmosfere horror o
padri che stuprano e figli che si drogano: uno di quei bei romanzi
d'antan, ben scritti, colti, indifferenti alle mode e ai generi, con
molte cose da dire sul mondo ma senza gridarle a ogni giro di pagina,
nessun desiderio di scandalo, e magari proprio per questo perturbanti,
difficili da dimenticare - perché i buoni romanzi parlano sempre e
soprattutto di noi, cioè delle nostre miserie, prendendoci a pesci in
faccia ma senza scuse né fronzoli né compiacimenti. Sto parlando di
"Nemici", sottotitolo "Una storia d'amore" (Adelphi, traduzione di
Marina Morpurgo, pp. 257, €18) dello scrittore premio Nobel nel 1978
Isaac Bashevis Singer (1904 - 1991).
Mario Fortunato,
L’Espresso,
9 dicembre 2018
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