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13 Gennaio 2019 - 7 Shevat 5779



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Jonathan Sacks e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di Claudio Vercelli.
 
 
Il pallone e gli odiatori in curva
Il mondo del calcio ancora macchiato da cori razzisti e antisemiti, intonati da un gruppo di tifosi della Lazio nel corso della partita di Coppa Italia contro il Novara. Resta da capire cosa accadrà adesso sul piano disciplinare. “I cori – scrive la Gazzetta dello Sport – sono stati percepiti dall’ispettore che stazionava sotto la Curva Nord, mentre non sono stati rilevati da quelli che stavano a metà campo, sotto le tribune Tevere e Centrale. Cori che per dimensione e percezione reale non vengono ritenuti rilevanti e questo aspetto molto probabilmente non provocherà nessuna sanzione per il club”.

Mussolini ancora cittadino di Anzio. Bocciata ad Anzio, Comune guidato dal centrodestra, una proposta di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Racconta al riguardo Repubblica: “In Consiglio comunale, evitando persino il dibattito sulla mozione con cui tre consiglieri di sinistra avevano chiesto di revocare quell’onorificenza concessa nel 1924 al capo del fascismo, è stata mantenuta la cittadinanza onoraria e contestualmente è stata negata una benemerenza a una cittadina vittima delle persecuzioni razziali”. Si tratta di Adele Di Consiglio, colpita all’età di sei anni dalle Leggi razziste. Nella Shoah subì la perdita del padre e di altri familiari.

Il canto delle donne. Avvenire presenta “Libero è il mio canto”, il concerto promosso dall’UCEI e dedicato alle voci femminili di Memoria riscoperte dall’oblio in programma mercoledì sera a Roma. Racconta Il Maestro Francesco Lotoro, da anni protagonista della riscoperta e valorizzazione della musica concentrazionaria: “Dalla musica amatoriale alle grandi esecuzioni con musicisti professionale, nei campi di concentramento e di prigionia si è sempre fatta tantissima musica, di ogni tipo e di ogni qualità”.

Con gennaio torna anche l’appuntamento con le pietre d’inciampo: a Milano, segnala Repubblica, due delle trenta in arrivo nel capoluogo lombardo saranno dedicate ai nonni di Liliana Segre.

I libri e la Memoria. Tra le proposte letterarie della domenica, molte hanno per tema la Memoria. In un’ampia intervista con La Lettura del Corriere, lo storico francese Michel Dreyfus parla del suo saggio L’antisemitismo a sinistra pubblicato da Free Ebrei: “Nella sua storia – afferma lo studioso – la sinistra ha più spesso ripreso stereotipi sviluppati dalla destra e dall’estrema destra. Ho distinto nel corso degli ultimi due secoli cinque forme di antisemitismo: economico, razzista, complottista, revisionista e negazionista e, infine, antisionista nei confronti dello Stato di Israele”. Sempre sulla Lettura, lo scrittore Yaniv Iczkovits ricorda Amos Oz: “Un modello, anche politico, di impegno; una fonte; un padre di famiglia; un narratore straordinario a cui tutti vorremmo somigliare”.
Repubblica presenta invece La stella di Andra e Tati, il graphic novel dedicato alle sorelle Bucci pubblicato da De Agostini e il libro per ragazzi Tutte le mie mamme, dedicato alla “Giusta” polacca Irene Sendler e pubblicato da Giuntina.

La parola "antifascista". Molto partecipato, segnala Repubblica, l’evento di solidarietà alla redazione dell’Espresso svoltosi ieri a Roma al Nuovo Sacher. Filo conduttore dell’appuntamento la parola “antifascista”.

Adam Smulevich
twitter @asmulevichmoked
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