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3 Marzo 2019 - 26 Adar 5779



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Jonathan Sacks e di David Bidussa. Nella sezione pilpul una riflessione di Claudio Vercelli.
 
 
Un'onda contro il razzismo
Circa duecentomila persone in piazza ieri a Milano per la manifestazione contro il razzismo.
“L’onda di persone è imponente. Travolgente al punto da fare quasi paura. Ma la sensazione viene subito annullata dall’atmosfera di allegria ed energia” sottolinea La Stampa. Per Repubblica: “Una manifestazione senza comizi finali e bandiere di partito. Con gli scout che cantano sotto il palco We are the world e Bella ciao e una colonna sonora che va da Beyoncé alla new entry sanremese Mahmood".

Israele e lo scenario che cambia. “La politica di Israele è entrata in una fase decisamente nuova” scrive Repubblica. “In pochi giorni la discesa in campo di un nuovo leader (Benny Gantz, ex capo di Stato maggiore), la creazione della nuova alleanza di Gantz (Blue e Bianco) e l’incriminazione del premier Bibi Netanyahu per corruzione hanno creato le condizioni per una svolta profonda. I sondaggi danno il Likud di Netanyahu in forte calo, ma soprattutto per la prima volta vedono il cartello elettorale di Gantz in vantaggio, capace di creare una coalizione di governo con altri partiti del centrosinistra”.

La richiesta a Sarajevo. “Restituite i beni confiscati agli ebrei”. È la richiesta giunta al governo bosniaco dall’Unione Europea. Racconta La Stampa che la lista dei beni sottratti durante la seconda guerra mondiale e sotto Tito è lunga e include anche gli ortodossi e i musulmani. I dati della Commissione per la Restituzione del Consiglio dei ministri della Bosnia, si legge al riguardo, “indicano che circa un milione di ettari di terra e circa tre milioni di metri quadrati di spazi commerciali e residenziali appartenenti a varie comunità religiose nel Paese sono stati nazionalizzati”.

"Pio XII, serve un giudizio più pacato". L’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, celebra la figura di Pio XII: “Un certo dibattito storiografico, oggi finalmente meno acceso, lo ha presentato come il ‘Papa dei silenzi’ per l’atteggiamento tenuto durante l’Olocausto. Ma un giudizio più pacato e approfondito sul suo pontificato aiuta a comprendere come Papa Pacelli, con le sue decisioni e il suo magistero, sia stato un ponte tra un’epoca e un’altra, anche in ambito ecclesiale”.

Weisz, una mostra per la Memoria. Sul dorso milanese di Repubblica si parla della mostra dedicata ad Arpad Weisz da poco inaugurata al Memoriale della Shoah. “Accanto alla ricostruzione storica – si legge – la storia, ovvero cimeli: una maglietta del Bologna, scarpe da calcio che paiono scarponi da alta montagna paragonate alle attuali, parastinchi quasi di legno. Ma anche cinque maglie del calcio di oggi donate al Memoriale da Inter, Bologna, Bari, Novara e Alessandria, le squadre dove Weisz allenò o giocò, tutte col suo nome e il numero 18”.

Wellber e Wagner. Il Corriere intervista il direttore d’orchestra israeliano Omer Meir Wellber, che a proposito dei suoi ultimi impegni afferma: “Ho voluto cominciare dall’autore per me più arduo. Wagner è un trauma non superato, un simbolo d’antisemitismo. Non posso ignorare quel che ha rappresentato”.

Dossier Bagatelle. Da domani in libreria “Il dossier Bagatelle”, una raccolta di commenti del 1938 e del 1981 dedicati a Bagatelle per un massacro, il pamphlet antisemita di Cèline. A proporre uno sguardo sul volume, pubblicato da Guanda, è il domenicale del Sole 24 Ore.
La Lettura del Corriere anticipa i temi delle giornate internazionali di studio della European Academy of Religion, organizzate a Bologna dalla Fondazione Giovanni XXIII. II tema è il rapporto tra i diritti del singolo e le identità culturali. Una questione, viene spiegato, “su cui si confrontano le visioni individualistiche e quelle comunitarie”.

Adam Smulevich
twitter @asmulevichmoked
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