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19 marzo 2019 - 12 Adar II 5779

 



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di rav Michael Ascoli, Dario Calimani, Tobia Zevi, Emanuele Calò e David Sorani.
 
 
 
Il destino della Mare Jonio
e dei 50 migranti salvati 

Si trova a Lampedusa ma non può sbarcare la nave Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans, che ha soccorso in acque internazionali, a 42 miglia dalle coste libiche, 49 persone che si trovavano a bordo di un gommone in avaria che imbarcava acqua. La nave si è posizionata a Sud dell'isola per mettersi a riparo dal maltempo (Sky). Al sito di Repubblica Luca Casarini, capo missione, spiega: “Abbiamo fatto presente che siamo in una situazione di emergenza con onde alte tre metri, 50 naufraghi a bordo oltre l'equipaggio. Dobbiamo mettere in sicurezza la vita delle persone per questo stiamo andando a ridossare verso l'isola di Lampedusa”. Dalla Guardia di Finanza, ora salita a bordo, era arrivato l'alt alla nave, disatteso dal capitano per il pericolo di vita in cui versavano le persone a bordo a cause delle mare mosso. In prima pagina oggi Repubblica chiede l'apertura dei porti: “il blocco navale annunciato da Matteo Salvini un mese e mezzo fa non si può fare. - scrive il quotidiano - Lo vietano le normative internazionali e non è di competenza del Viminale”. Secondo il Post inoltre i numeri dati domenica dal ministro dell'Interno sui morti in mare non tornano: “Salvini ha detto in tv che soltanto un morto è stato 'recuperato' nelle acque del Mediterraneo Centrale, la rotta percorsa dai migranti che da Libia e Algeria partono per arrivare in Italia. Anche se non è chiaro cosa intendesse Salvini con la sua espressione, le testimonianze indicano non solo che i corpi recuperati sono molti di più, ma che in totale i morti sono stati oltre 150”.

Caccia al terrorista palestinese. Prosegue l'operazione di esercito e intelligence israeliani per assicurare alla giustizia il terrorista palestinese che ha assassinato in Cisgiordania Gai Keidan, soldato di 19 anni, e il rabbino Ahiad Ettinger, 47 anni, padre di 12 bambini. A riportare oggi la notizia in Italia, il quotidiano cattolico Avvenire: “L'ipotesi più probabile è che si tratti di un lupo solitario. 'Conosciamo la sua identità, sappiamo dove vive', ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu. 'Ho dato istruzioni - ha aggiunto- di demolire la sua casa'”.

Israele e le elezioni. La Corte Suprema israeliana ha proibito a Michael Ben Ari, leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, di candidarsi alle elezioni per il rinnovo della Knesset, il parlamento israeliano, il prossimo 9 aprile. Ben Ari è accusato di fomentare il razzismo anti-arabo. La Corte Suprema ha anche annullato l’esclusione della lista araba Balad – United Arab List, che rivendica l’indipendenza della Palestina, e di Ofer Cassif, esponente dell’alleanza israeliana di sinistra radicale Hadash-Ta’al (La Verità). In Israele si parla anche del presunto hackeraggio da parte iraniana del telefono cellulare del leader dell'opposizione israeliana Benny Gantz. “Gantz ha ribadito più volte che, trattandosi di un periodo in cui non rivestiva ruoli pubblici, nessuna informazione sensibile o pericolosa per la sicurezza di Israele sarebbe stata sottratta”, scrive Repubblica.

Italia, intelligence teme azioni anti-islam. Il Messaggero riporta come l'intelligence italiana sia preoccupata per possibili azioni emulative nel nostro paese degli atti compiuti in Nuova Zelanda. “L'allarme – scrive il quotidiano - era già stato lanciato dagli 007 nella relazione semestrale alle Camere, che metteva in guardia rispetto alle possibili manifestazioni di razzismo e xenofobia a ridosso delle elezioni europee”. Yassine Lafram, presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (Ucoii), ha inviato una lettera al ministro Salvini: “Chiediamo rispettosamente un suo intervento per tutelare gli uomini e le donne di fede che ogni giorno si riuniscono nei centri islamici” (su Corriere Bologna, un'intervista a Lafram).

Utrecht, l'arresto dell'attentatore. Una sparatoria in pieno giorno su un tram affollato a Utrecht. Tre morti e cinque feriti, alcuni in gravi condizioni, hanno fatto temere al piccolo Paese di essere finito nel mirino dei terroristi. A fine giornata la matrice terrorista non è ancora del tutto esclusa, ma sembra sempre più lontana. L'assassino, Gokmen Tanis, un 37enne di origine turca, avrebbe agito per “motivi personali” ed è stat arrestato (Fatto Quotidiano).

Lorenzo Orsetti, combattente anti-Isis. I quotidiani italiani raccontano dell'uccisione in Siria di Lorenzo Orsetti, ucciso dai terroristi dell'Isis in Siria. “Distrutti dal dolore ma orgogliosi di lui”, dicono i genitori al Corriere.

Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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