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IL PRIMO DOPO L'ANNUNCIO DI TRUMP SUL GOLAN

Netanyahu-Putin: nuovo vertice al Cremlino

Dopo aver incontrato a Washington il presidente Usa Donald Trump, ora è il momento di Mosca dove il vertice sarà con il presidente russo Vladimir Putin. A pochi giorni dalle elezioni nazionali, punto di svolta per il paese e per la sua leadership, il Primo ministro Benjamin Netanyahu si reca al Cremlino, dimostrando l’ampiezza delle alleanze strette in questi anni. Questo è anche il primo incontro tra Putin e Netanyahu da quando il presidente Trump ha riconosciuto le alture del Golan come territorio israeliano. Il riconoscimento ha suscitato dure critiche da parte della Russia e gli alti funzionari dell’amministrazione del Cremlino hanno dichiarato che non avrebbero mai compiuto un passo simile.
PAGINE EBRAICHE ALLA CHILDREN'S BOOK FAIR DI BOLOGNA

Un segno per dissipare il buio

Ha preso il via nelle scorse ore una nuova edizione della Bologna Children’s Book Fair, fiera che è da tempo un punto di riferimento per editori, autori, illustratori, agenti letterari, distributori, insegnanti, traduttori e per tutte le figure che operano nel mondo dei contenuti per l’infanzia. Pagine Ebraiche e DafDaf protagonisti alla fiera, cui è dedicato il tradizionale dossier Leggere per crescere sul numero di aprile del giornale dell’ebraismo italiano in distribuzione. 

I primi passi li muove al buio. Il foglio che si mette davanti è di un nero intenso, impenetrabile. Poi Hannes Binder comincia a portare in superficie qualcosa che assomiglia alla luce. E il suo lavoro prende forma assorbendo raggi del sole che invadono il grande studio vetrato. Sotto alla patina scura resta il bianco, il lavoro di Hannes è di tirarlo fuori e di lasciare che ogni solco, graffiato il primo strato di nero, racconti la propria storia. La lama che graffia il cartoncino nero, obbedendo alle leggi di una tecnica antichissima e alla manualità straordinaria di un artista che sa di non poter sbagliare un colpo, restituiscono illustrazioni dotate di una forza che lascia a bocca aperta. Ma oggi è una giornata faticosa, e anche l’attesa visita di un amico è bene accetta solo a condizione di non lasciare indietro il lavoro. Binder è uno dei grandi autori svizzeri chiamati a rappresentare la Confederazione a Bologna. Appena finite le scenografie mozzafiato che rendono l’omaggio più grande al fascino inconfondibile della sua Zurigo e al capolavoro ambientato nella società ebraica del Novecento Alles in Allem di Kurt Guggenheim, è necessario consegnare in tempo il libro sulla Seconda Arca.

Alla Children’s Book Fair dovrà suonare come un appello inderogabile alla consapevolezza e all’impegno, un omaggio che unisca il valore delle minoranze e della diversità a quello dell’amore per il Creato. Di pochissime parole, proverbialmente riservato, Hannes apre la porta di una casa fatata nascosta nel centro urbano non lontano dalle rive della Limmat e contemporaneamente isolata dal mondo. “Lavorare per i bambini – spiega – è molto faticoso. Il pubblico infantile ha bisogno di tanta luce, e tirare fuori la luce dal nero è sempre un gran lavoro”.

Poi accetta di farsi fotografare mentre sprofonda nel lavoro, concedendo il grande privilegio di lasciarsi osservare da vicino nel momento più delicato, quello che taglia il nero. Incide, graffia, e attraverso una miriade di piccoli segni lascia emergere i grandi scenari che lo hanno reso famoso. Le sue tavole, apparse per molti anni sulle pagine dell’autorevole quotidiano Neue Zuercher Zeitung, sono rimaste impresse nell’immaginazione di centinaia di migliaia di lettori come una visione incancellabile. Ma la sua arte, accompagnata da un gesto paziente, costante, sicuro, rende forse al meglio nelle illustrazioni di molti libri appassionanti.

Guido Vitale – Pagine Ebraiche, dossier Leggere per crescere

LA MOSTRA DI GIORGIO ORTONA A ROMA 

Emanuele e il tram Atac: una storia di coraggio 

“Ahò, guarda ‘sto ragazzino. Daje ‘na mano…è ebreo”. Roma, autunno 1943. Quarantotto ore di ordinario eroismo sui mezzi dell’Atac. I tranvieri che, innescando una catena di solidarietà a ogni cambio di turno, permettono a un giovane ebreo scampato alla retata del 16 ottobre di mettersi in salvo dai nazifascisti. Quel ragazzino è Emanuele Di Porto e la sua storia, già protagonista sul piccolo e grande schermo, è diventata adesso anche una mostra ricca colore. Merito dell’artista Giorgio Ortona, che con la sua personale “Emanuele salvato dall’Atac” inaugurata stamane al Polo Museale Atac di via Bartolomeo Bossi ha reso omaggio, con un tratto poetico e incisivo, a questa bella storia collettiva di altruismo.
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Rassegna stampa

La bocciatura 
L’Ocse boccia l’Italia su crescita e politica economica del governo. Le due principali riforme varate dall’esecutivo, Quota 100 per le pensioni e il Reddito di cittadinanza vengono considerate controproducenti dall’istituto, mentre l’economia “ufficialmente in stallo” è vista in ulteriore rallentamento nel 2019. Osservazioni, riporta il Corriere, respinte da Matteo Salvini, “le analisi Ocse mi scivolano addosso. La riforma crea lavoro, chi dice che va abrogata non ha capito nulla”. E da Luigi Di Maio: “Qualcuno a migliaia di chilometri da qui dice che ci serve l’austerity? Bene — ha detto Di Maio —, la facessero a casa loro”. “Il Paese del Pil sottozero preoccupa gli investitori”, scrive Federico Fubini sul Corriere.

Turchia, due sconfitte per Erdogan. Dopo la vittoria ad Ankara, il presidente Erdogan esce sconfitto anche a Istanbul, la città dove è iniziata la sua carriera politica 20 anni fa. “Ora i suoi oppositori, la Turchia laica e repubblicana, sperano che il flusso della marea si sia invertito, che i risultati delle elezioni amministrative, la prima seria sconfitta di Erdogan, segnino anche l’inizio della sua fine. È presto per dirlo” (La Stampa).

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QUI ROMA - LA CONFERENZA 

"Fubini, intuizioni attuali"

Pubblicato per la prima volta nel 1984 dalla casa editrice La Giuntina, tornato recentemente in libreria grazie a Zamorani, “L’antisemitismo dei poveri” di Guido Fubini è lettura preziosa e di grande attualità anche a 35 anni dalla sua prima uscita. Al centro dell’opera, presentata ieri sera al Centro Ebraico Il Pitigliani di Roma, temi quali il rifiuto di Israele; l’antisemitismo di sinistra; la politica antiebraica del fascismo sviluppata a partire dal 1938, anno dell’entrata in vigore delle Leggi razziste.
 
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QUI MILANO - LA MOSTRA

Shoah, i giovani ricordano

Fino al 10 aprile sarà visitabile al Memoriale della Shoah di Milano la mostra “I giovani ricordano la Shoah”.
Inaugurata con la testimonianza di Franco Schönheit, sopravvissuto a Buchenwald, l’esposizione raccoglie i lavori più interessanti realizzati dagli studenti che hanno partecipato al concorso nazionale organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
 
 
L'AVVISO DI SELEZIONE 

Un comunicatore per il Meis 

Il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara è alla ricerca di un “Communication Manager”, che avrà tra i vari compiti lo sviluppo del piano di comunicazione, la proposta e produzione di contenuti divulgativi, la stesura di comunicati stampa, articoli e interventi, la gestione e l’archiviazione della rassegna stampa, la verifica della coerenza e della diffusione dei contenuti digitali sulla base di un palinsesto proposto dalla redazione “social media”, il supporto a contenuti per il web, newsletter, editoriali e inserzioni pubblicitarie, la collaborazione con la gestione e l’organizzazione degli eventi per tutti gli aspetti legati alla promozione e alla comunicazione, la gestione dei rapporti con i media, i giornalisti e i principali influencer, l’organizzazione di viaggi stampa ed eventi.
Analfabetismo funzionale 
Fra i neologismi del vocabolario Zingarelli 2019 troviamo “analfabetismo funzionale”, ossia la condizione di chi, pur non essendo analfabeta, non sa comprendere o redigere un testo minimamente complesso. In pratica si è in grado di leggere, ma non di capire veramente. E le percentuali lasciano basiti, trattandosi di fasce enormi della popolazione. Il fenomeno non è nuovo, viene studiato già da molti anni, ultimamente anche in relazione al dilagare delle “fake news”. Chiaramente vi è chi lo sfrutta ad arte: una persona funzionalmente analfabeta è manipolabile con estrema facilità.
Non si può sapere sempre tutto: i nostri Maestri, con una sana dose di autoironia, stabiliscono che si esce dall’obbligo di leggere la Meghillà anche senza capire ogni dettaglio.
Rav Michael Ascoli
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La sanatoria per i razzisti
Se chi sta al governo rende candidabile chi ha commesso reati di apologia del razzismo e di discriminazione razziale, significa che d’ora in poi apologia del razzismo e discriminazione razziale non saranno più considerati reati. Sembra lapalissiano. Quindi, continuerà (per quanto tempo?) a esserci una legge – la legge Mancino del 1993 – che considera certi atteggiamenti dei crimini, ma che non potrà più essere di fatto applicata. Vanificata da una sanatoria. Una prassi assai comoda: tu commetti un reato sapendo di commetterlo, ma sai che immediatamente una politica simpatizzante ti assolverà con un emendamento. Un po’ come ammazzare uno che sta entrando nel giardino di casa tua per rubare e poi essere assolti per legittima difesa.
 
Dario Calimani
 
Definire l'antisemitismo 
Who: Furio Colombo, Presidente di ‘Sinistra per Israele’
What: antisemitismo e antisionismo
When: 31 Marzo 2019
Where: Il Fatto Quotidiano, p. 13
Why: in risposta ad un bravo attore
Specifichiamo queste cinque “w” (un classico del giornalismo). Furio Colombo scrive “Ma niente permette di separare il sionismo, come una specie di degenerazione nazionalistica, dalla storia del mondo contemporaneo, del formarsi dell’Europa moderna. Per forza, oggi, essere ‘antisionisti’ vuol dire essere antisemiti. È un’altra forma di negazionismo”.(…)
Emanuele Calò
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Ius soli e "super-italiani"
A chi appartiene la cittadinanza? La logica e l’umanità ci spingono a sostenere una linea costruttiva e a rispondere: a chi vive e opera positivamente nel paese identificandosi di fatto con la sua realtà. Il buon senso ci porta ad aggiungere: accanto a chi comunque è nato e cresce in una determinata realtà nazionale, a prescindere dalle sue origini familiari.
E allora, se ci affidiamo alla logica all’umanità e al buon senso, perché il percorso di affermazione del cosiddetto “ius soli” è così accidentato?
A confondere le idee sulla sostanza di un tema oggi assolutamente centrale, da una parte e dall’altra emergono motivazioni politiche, di fondo e contingenti: l’ideologia garantista della sinistra contro il territorialismo tradizionalista della destra.
David Sorani
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