
Rassegna stampa
La bocciatura
L’Ocse boccia l’Italia su crescita e politica economica del governo. Le due principali riforme varate dall’esecutivo, Quota 100 per le pensioni e il Reddito di cittadinanza vengono considerate controproducenti dall’istituto, mentre l’economia “ufficialmente in stallo” è vista in ulteriore rallentamento nel 2019. Osservazioni, riporta il Corriere, respinte da Matteo Salvini, “le analisi Ocse mi scivolano addosso. La riforma crea lavoro, chi dice che va abrogata non ha capito nulla”. E da Luigi Di Maio: “Qualcuno a migliaia di chilometri da qui dice che ci serve l’austerity? Bene — ha detto Di Maio —, la facessero a casa loro”. “Il Paese del Pil sottozero preoccupa gli investitori”, scrive Federico Fubini sul Corriere.
Turchia, due sconfitte per Erdogan. Dopo la vittoria ad Ankara, il presidente Erdogan esce sconfitto anche a Istanbul, la città dove è iniziata la sua carriera politica 20 anni fa. “Ora i suoi oppositori, la Turchia laica e repubblicana, sperano che il flusso della marea si sia invertito, che i risultati delle elezioni amministrative, la prima seria sconfitta di Erdogan, segnino anche l’inizio della sua fine. È presto per dirlo” (La Stampa).
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QUI ROMA - LA CONFERENZA
"Fubini, intuizioni attuali"
Pubblicato per la prima volta nel 1984 dalla casa editrice La Giuntina, tornato recentemente in libreria grazie a Zamorani, “L’antisemitismo dei poveri” di Guido Fubini è lettura preziosa e di grande attualità anche a 35 anni dalla sua prima uscita. Al centro dell’opera, presentata ieri sera al Centro Ebraico Il Pitigliani di Roma, temi quali il rifiuto di Israele; l’antisemitismo di sinistra; la politica antiebraica del fascismo sviluppata a partire dal 1938, anno dell’entrata in vigore delle Leggi razziste.
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QUI MILANO - LA MOSTRA
Shoah, i giovani ricordano
Fino al 10 aprile sarà visitabile al Memoriale della Shoah di Milano la mostra “I giovani ricordano la Shoah”.
Inaugurata con la testimonianza di Franco Schönheit, sopravvissuto a Buchenwald, l’esposizione raccoglie i lavori più interessanti realizzati dagli studenti che hanno partecipato al concorso nazionale organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
L'AVVISO DI SELEZIONE
Un comunicatore per il Meis
Il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara è alla ricerca di un “Communication Manager”, che avrà tra i vari compiti lo sviluppo del piano di comunicazione, la proposta e produzione di contenuti divulgativi, la stesura di comunicati stampa, articoli e interventi, la gestione e l’archiviazione della rassegna stampa, la verifica della coerenza e della diffusione dei contenuti digitali sulla base di un palinsesto proposto dalla redazione “social media”, il supporto a contenuti per il web, newsletter, editoriali e inserzioni pubblicitarie, la collaborazione con la gestione e l’organizzazione degli eventi per tutti gli aspetti legati alla promozione e alla comunicazione, la gestione dei rapporti con i media, i giornalisti e i principali influencer, l’organizzazione di viaggi stampa ed eventi.
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Analfabetismo funzionale
 Fra i neologismi del vocabolario Zingarelli 2019 troviamo “analfabetismo funzionale”, ossia la condizione di chi, pur non essendo analfabeta, non sa comprendere o redigere un testo minimamente complesso. In pratica si è in grado di leggere, ma non di capire veramente. E le percentuali lasciano basiti, trattandosi di fasce enormi della popolazione. Il fenomeno non è nuovo, viene studiato già da molti anni, ultimamente anche in relazione al dilagare delle “fake news”. Chiaramente vi è chi lo sfrutta ad arte: una persona funzionalmente analfabeta è manipolabile con estrema facilità.
Non si può sapere sempre tutto: i nostri Maestri, con una sana dose di autoironia, stabiliscono che si esce dall’obbligo di leggere la Meghillà anche senza capire ogni dettaglio.
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La sanatoria per i razzisti

Se chi sta al governo rende candidabile chi ha commesso reati di apologia del razzismo e di discriminazione razziale, significa che d’ora in poi apologia del razzismo e discriminazione razziale non saranno più considerati reati. Sembra lapalissiano. Quindi, continuerà (per quanto tempo?) a esserci una legge – la legge Mancino del 1993 – che considera certi atteggiamenti dei crimini, ma che non potrà più essere di fatto applicata. Vanificata da una sanatoria. Una prassi assai comoda: tu commetti un reato sapendo di commetterlo, ma sai che immediatamente una politica simpatizzante ti assolverà con un emendamento. Un po’ come ammazzare uno che sta entrando nel giardino di casa tua per rubare e poi essere assolti per legittima difesa.
Dario Calimani
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Definire l'antisemitismo
 Who: Furio Colombo, Presidente di ‘Sinistra per Israele’
What: antisemitismo e antisionismo
When: 31 Marzo 2019
Where: Il Fatto Quotidiano, p. 13
Why: in risposta ad un bravo attore
Specifichiamo queste cinque “w” (un classico del giornalismo). Furio Colombo scrive “Ma niente permette di separare il sionismo, come una specie di degenerazione nazionalistica, dalla storia del mondo contemporaneo, del formarsi dell’Europa moderna. Per forza, oggi, essere ‘antisionisti’ vuol dire essere antisemiti. È un’altra forma di negazionismo”.(…)
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Ius soli e "super-italiani"
 A chi appartiene la cittadinanza? La logica e l’umanità ci spingono a sostenere una linea costruttiva e a rispondere: a chi vive e opera positivamente nel paese identificandosi di fatto con la sua realtà. Il buon senso ci porta ad aggiungere: accanto a chi comunque è nato e cresce in una determinata realtà nazionale, a prescindere dalle sue origini familiari.
E allora, se ci affidiamo alla logica all’umanità e al buon senso, perché il percorso di affermazione del cosiddetto “ius soli” è così accidentato?
A confondere le idee sulla sostanza di un tema oggi assolutamente centrale, da una parte e dall’altra emergono motivazioni politiche, di fondo e contingenti: l’ideologia garantista della sinistra contro il territorialismo tradizionalista della destra.
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