L’Italia e la bocciatura dell’Ocse

rassegnaL’Ocse boccia l’Italia su crescita e politica economica del governo. Le due principali riforme varate dall’esecutivo, Quota 100 per le pensioni e il Reddito di cittadinanza vengono considerate controproducenti dall’istituto, mentre l’economia “ufficialmente in stallo” è vista in ulteriore rallentamento nel 2019. Osservazioni, riporta il Corriere, respinte da Matteo Salvini, “le analisi Ocse mi scivolano addosso. La riforma crea lavoro, chi dice che va abrogata non ha capito nulla”. E da Luigi Di Maio: “Qualcuno a migliaia di chilometri da qui dice che ci serve l’austerity? Bene — ha detto Di Maio —, la facessero a casa loro”. “Il Paese del Pil sottozero preoccupa gli investitori”, scrive Federico Fubini sul Corriere.

Turchia, due sconfitte per Erdogan. Dopo la vittoria ad Ankara, il presidente Erdogan esce sconfitto anche a Istanbul, la città dove è iniziata la sua carriera politica 20 anni fa. “Ora i suoi oppositori, la Turchia laica e repubblicana, sperano che il flusso della marea si sia invertito, che i risultati delle elezioni amministrative, la prima seria sconfitta di Erdogan, segnino anche l’inizio della sua fine. È presto per dirlo” (La Stampa).

Fakenews e le elezioni israeliane. Una sfilza di falsi account utilizzati per diffondere fakenews sul conto di Benny Gantz e per favorire il Premier Benjamin Netanyahu e il suo partito Likud. Il giornalista Ronen Bergman ha pubblicato un articolo sul New York Times e un’inchiesta di 4 pagine su Yedioth Ahronoth a riguardo, presentando i risultati di un watchdog israeliano secondo cui i messaggi sono stati disseminati su circa 200 account falsi e altri 400 profili che vengono verificati in queste ore. “Lo scopo – riporta Repubblica – era diffondere fra l’altro l’idea che Gantz sia mentalmente instabile o malato, che abbia avuto bisogno di assistenza psichiatrica”. Il Likud ha negato ogni coinvolgimento mentre Gantz ha parlato di terrorismo informatico usato da Netanyahu per “rubare” le elezioni.

Bolsonaro al Muro Occidentale. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha visitato ieri il Muro Occidentale, a Gerusalemme insieme al premier israeliano Benjamin Netanyahu. “È il primo capo di Stato straniero a compiere una visita del genere – scrive Libero – insieme ad un primo ministro israeliano nell’ambito di una visita ufficiale, come sottolineato da un portavoce del ministero degli Esten israeliano. Finora i capi di Stato si erano recati presso il sito storico solo in forma privata”. La scelta di Bolsonaro è stata contestata dall’Autorità palestinese.

Razzisti ed eleggibili. La Commissione Antimafia – presieduta dal grillino Nicola Morra – ha proposto una modifica del Codice che fissa i criteri per presentarsi alle elezioni. Tra gli emendamenti, uno propone di condonare i casi di discriminazione e apologia di fascismo. Una “sanatoria presentata e approvata in Commissione Antimafia da M5S e Lega – scrive Repubblica – per ‘graziare’ i candidati condannati per discriminazione razziale, etnica e religiosa, per apologia di fascismo e per diffamazione. Un ‘codicillo’ che, di fatto, svuota la legge Mancino, bestia nera di neofascisti e propagatori d’odio (la Lega attacca questa legge da due anni)”. Di “scelta giusta”, parla Morra, intervistato da Repubblica, affermando che la Commissione antimafia “non valuta reati d’odio o d’opinione”.

Storie di violenze fasciste. Un operaio veneto, Bepi Marin, e due editori, Piero Gobetti e Angelo Fortunato Formìggini, il cui destino fu, in modo diverso, segnato dalla violenza fascista. A raccontarlo oggi su Repubblica, Corrado Augias, rispondendo alla lettera di un lettore.

Mussolini senza cittadinanza. Togliere la cittadinanza onoraria di Salò a Benito Mussolini. È quanto chiesto attraverso una mozione da Stefano Zane, consigliere di minoranza del Comune di Salò, nel Bresciano. La mozione sarà discussa il prossimo 8 aprile, racconta il Corriere, ed è stata contestata da alcuni, tra cui la consigliera regionale lombarda Viviana Beccalossi. A proposito di Mussolini, l’attore canadese Jim Carrey ha pubblicato su Twitter una vignetta sul dittatore fascista e la sua amante Claretta Petacci appesi a testa in giù, cioè come furono esposti a piazzale Loreto a Milano dopo essere stati uccisi. “Se vi chiedete come finisca il fascismo, chiedete a Benito Mussolini e alla sua amante Claretta”, ha scritto Carrey. Al che Alessandra Mussolini lo ha insultato, venendo però ignorata, come racconta oggi il Corriere.

Segnalibro. La Stampa presenta l’ultimo romanzo dell’avvocato scrittore Emilio Jona Il fregio della vita (Neri Pozza). Sul Foglio, Giuliano Ferrara analizza il libro di Christian Rocca Chiudete internet. Una modesta proposta (Marsilio) in cui si indaga “la parabola del web da utopia libertaria a totalitarismo pervasivo”. Sempre sul Foglio, recensione del libro di Vittorio Robiati Bendaud La Stella e la Mezzaluna.

Il partigiano Pietro. Tra le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine vi fu anche Pietro Lungaro, poliziotto di Erice antifascista e partigiano. Su Repubblica Palermo un suo ritratto.

Genova e le scelte del sindaco. “Signor sindaco lei pensa di mandare anche quest’anno un rappresentante della civica amministrazione alla commemorazione dei caduti della Repubblica di Salò a Staglieno?”, è l’interrogativo a cui deve rispondere il sindaco di Genova Marco Bucci. “Il primo cittadino – riporta Repubblica Genova – che è riuscito fino ad oggi ad evitare non solo di schierarsi ma anche di pronunciare i termini “fascismo” e “antifascismo”, a meno di collocare l’interrogazione a fine seduta con la speranza di un rinvio, oggi dovrà dare una risposta netta”.

L’appello su Gerusalemme. L’Osservatore Romano pubblica le domande dei giornalisti e le risposte di Bergoglio in merito al suo incontro con re Muhammad VI in Marocco. Da qui, un po’ a sorpresa, è arrivato un appello congiunto su Gerusalemme, che Bergoglio definisce “un passo avanti fatto non da un’autorità del Marocco e da un’autorità del Vaticano, ma da fratelli credenti che soffrono vedendo questa “Città della speranza” che ancora non è così universale come tutti vogliamo: ebrei, musulmani e cristiani. Tutti vogliamo questo. E per questo abbiamo firmato questo desiderio: è una chiamata alla fraternità religiosa che è simbolizzata in questa Città che è tutta nostra. Tutti siamo cittadini di Gerusalemme, tutti i credenti”.

La famiglia. “L’odio ha bisogno di vittimismo per apparire giusto. E così ogni aggressione ha bisogno di sembrare una difesa, e quindi deve inventare un attacco che non c’è. I nazisti inventrarono una cospirazione ebraica, i suprematisti stanno propalando la ‘grande sostituzione’ di neri o islamici nei confronti dei bianchi-buoni-vittime”. Ora questo meccanismo, scrive su La Stampa Massimo Marnetto, è “scattato anche tra i tradizionalisti cattolici, che si sono dati appuntamento a Verona, per la ‘difesa della famiglia’ da un attacco che non c’è”.

Torino, ricordo di Rosa Luxemburg. A cento anni dalla morte di Rosa Luxemburg l’Istituto Salvemini e il Centro di documentazione Labriola e Free Ebrei organizzano a Torino un incontro in sua memoria di Rosa Luxemburg con gli interventi di Giuseppe Bonfratello “La socialista internazionalista”, di Anna Bravo “La donna”, di Marco Brunazzi “L’origine ebraica” e di Franco Baggieri “L’economista” (Repubblica Torino).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked