Libri

LIBRI – Pavoncello: Il nuovo odio oggi è l’anti-israelitismo

L'anti-israelitismo è un neologismo che unisce due forme di odio, quella verso gli ebrei e quella verso lo Stato di Israele. Un virus ormai dilagante, specie dopo il 7 ottobre, sostiene il regista e drammaturgo romano Vittorio Pavoncello nel suo pamphlet "Antisraelitismo" edito da All Around.
Parole nuove per definire quanto sta accadendo. È un tema non secondario, fa capire, perché «non possiamo certo tacciare di antisemitismo tutto ciò che ruota intorno all’ostilità e odio verso Israele, poiché semiti sono gli stessi arabi (e alcuni islamici), e anche perché è diventata una parola dietro la quale ormai in molti e troppi si nascondono». Al tempo stesso, incalza Pavoncello, «si ben dire che quelle parole ed enunciazioni, che tanto odio e morte hanno portato nel corso dei secoli, ora devono essere più propriamente definite».

LIBRI – Premio Strega Ragazzi, il romanzo di Gidwitz nella dozzina finalista

Nella dozzina finalista del Premio Strega - Ragazze e Ragazzi, nella categoria riservata ai lettori sopra gli 11 anni, c'è anche una storia a tema ebraico. La racconta "La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo", romanzo di Adam Gidwitz uscito anni fa in inglese sotto il titolo "The Inquisitor’s Tale: Or, The Three Magical Children and Their Holy Dog" e portato di recente all'attenzione del pubblico italiano da Giuntina, nella collana Parpar+, con la traduzione di Marina Morpurgo.
La vicenda, ambientata nel Medioevo, racconta di tre giovani perseguitati dal re di Francia e delle loro avventure. Si tratta di Jeanne, una contadina «che ha visioni del futuro»; William, un giovane monaco «con una forza soprannaturale»; e Jacob, un ragazzo ebreo «che può guarire qualsiasi ferita». Con loro c’è Gwenforte, una levriera «tornata magicamente dal mondo dei morti».

7 OTTOBRE – Il mondo è cambiato. Il libro curato da Francesco Lucrezi ci spiega come

Si è spesso detto che dopo il 7 ottobre il mondo non è più lo stesso. Prova a spiegarlo anche la raccolta di saggi "Come tutto è cambiato. Dopo il sette ottobre" (ed. Sopher), curata dal docente di Storia del diritto romano Francesco Lucrezi per conto dell'Associazione Bezalel e dell'Osservatorio Enzo Sereni. Ogni saggio è associato a un concetto e approfondisce la mutazione avvenuta in quell'ambito, per esempio in termini di lotta all'antisemitismo e difesa della democrazia, promozione della dignità e qualità dell'informazione, rapporto tra Stato di Israele e diaspora. Un'elaborazione a più mani svolta da intellettuali, rabbini e attivisti, d'accordo con Lucrezi sul fatto che «niente sarà più come prima».

LIBRI – Daniel Carpi, diario di un sionista

Tra i più importanti storici dell’ebraismo nel secondo Novecento, il milanese Daniel Carpi (1926-2005) è stato studioso del sionismo e autore di studi che hanno approfondito la storia degli ebrei in Italia nel tardo medioevo e nell’età moderna, ma anche la "questione ebraica” e l’antisemitismo. “Camminando per la via. Memorie degli anni 1938-1945", pubblicato in ebraico nel 1999 e appena tradotto da Giuntina a cura di Giacomo Corazzol, è il racconto degli anni drammatici della guerra e della persecuzione nazifascista, che iniziarono per lui con il «pianto dirotto» che lo colse alla notizia dei provvedimenti antisemiti che decretarono l’espulsione dei bambini ebrei dalle scuole pubbliche.
Nel momento in cui la persecuzione dei diritti diventò persecuzione delle vite, Carpi fuggì verso il Meridione d’Italia già libero insieme al padre: un viaggio avventuroso di cui restituisce una testimonianza vivida, lungo quei «sentieri montuosi» che portarono l’agognata salvezza.

LIBRI – La sorprendente attualità delle lettere di Zweig

Nel 1958, dieci anni dopo la fondazione dello Stato d'Israele, David Ben Gurion chiese a cinquanta fra intellettuali e rabbini cosa significasse per loro "essere ebrei". In quella lista avrebbe potuto benissimo esserci Stefan Zweig, uno dei più grandi scrittori del Novecento, se la disperazione per il crollo di quel "mondo di ieri" di cui era stato testimone e cantore non l'avesse portato, 16 anni prima, al suicidio. Per ipotizzare una sua possibile risposta non resta allora che sfogliare la straordinaria antologia di 120 Lettere sull'ebraismo vergate dallo scrittore, drammaturgo e giornalista nato a Vienna nel 1881. Lettere curate dallo storico e archivista israelo-tedesco Stefan Litt e pubblicate in Italia dall'editore Giuntina.

LIBRI – La nave di Giuliani
salpa dal Midrash e arriva lontano

Si intitola “Nell’oceano dell’ebraismo. Brevi navigazioni tra Talmud e filosofia”. È una raccolta di testi edita da Castelvecchi ed è un’affascinante antologia degli anni di collaborazione dell’ebraista Massimo Giuliani con la redazione di Pagine Ebraiche e il portale moked.it. Sessantacinque …

Essere un pirata, nella vasca di casa

Sami è un giovane pirata. Solca gli oceani nella sua vasca da bagno. Ad accompagnarlo, le sue tre fidate e amate anatre. Finché una mattina riceve la chiamata inaspettate del rappresentante dell’International Pirate Association. “Caro Sami, per fare il pirata …

“Editoria, la sfida
è conquistare nuovi lettori”

L’auspicio è di superare i risultati degli anni precedenti e continuare a costruire, attraverso Torino, un percorso positivo per il futuro dell’industria editoriale. Il primo giorno del Salone del Libro ha dato i primi segnali significativi in tal senso: gli …