LIBRI – L’autobiografia di Toaff tradotta in ebraico
«Una folla di sentimenti mi aveva assalito quando il papa mi era venuto incontro a braccia aperte e mi aveva abbracciato. Duemila anni di storia, di dolori e di sofferenze mi stringevano il cuore».
Così l’allora rabbino capo di Roma Elio Toaff nell’elaborare la storica visita di Karol Wojtyła al Tempio Maggiore della capitale nel suo Perfidi giudei, fratelli maggiori. Pubblicato da Mondadori nel 1987, ristampato dal Mulino nel 2017 con testi e testimonianze inedite, tra cui una lettera inviata al fratello Renzo emigrato nell’allora Palestina mandataria del 1945, il libro autobiografico dell’illustre maestro di origine livornese è entrato da qualche settimana anche nelle librerie israeliane, in un’edizione a cura dello Yad Vashem con traduzione dall’italiano in ebraico di Cesare Pavoncello.