Informazione ebraica: qualche domanda, molte risposte

In questi primi anni di intenso lavoro la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche ha raggiunto molti traguardi rivoluzionando radicalmente l’informazione ebraica in Italia. È quindi del tutto naturale e legittimo che si moltiplichino da parte dei lettori gli interrogativi e le richieste di chiarimento.

Il mondo ebraico, come è noto, è estremamente diversificato e per alcuni non si discute e non si approfondisce mai abbastanza. Per questo le domande frequenti e le risposte che proponiamo speriamo siano utili.

Se non trovi qui di seguito la domanda che fa per te o se le risposte non ti sembrano abbastanza chiare, niente paura! Poni tu stesso la tua domanda alla redazione scrivendo all’indirizzo comunicazione@ucei.it e in breve tempo riceverai la risposta.

Buona lettura!

1) A cosa serve la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane?

La redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane è il dipartimento UCEI incaricato di produrre strumenti informativi utili a incentivare il dialogo fra la minoranza ebraica e la società e sostenere con autorevolezza la voce delle istituzioni degli ebrei italiani.

L’ufficio è incaricato di produrre:

  • una rassegna stampa che è costantemente aggiornata, contiene centinaia di migliaia di schede e si arricchisce ogni anno di decine e decine di migliaia di articoli apparsi sulla stampa italiana e internazionale, spezzoni televisivi e altri elementi informativi apparsi sul web;
  • una selezione quotidiana dalla Rassegna stampa per i leader ebraici italiani;
  • un commento alla Rassegna stampa del giorno a disposizione di tutti i lettori;
  • tre giornali mensili stampati: il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, il giornale ebraico dei bambini DafDaf e il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica;
  • l’edizione elettronica di questi tre giornali arricchiti di aggiornamenti e di file multimediali, disponibile sulle applicazioni per tablet, smartphone, facebook e web;
  • il notiziario quotidiano di metà giornata Pagine Ebraiche 24, trasmesso ogni giorno della settimana dalla domenica al venerdì;
  • il notiziario internazionale Pagine Ebraiche International Edition in lingua inglese, inviato all’inizio di ogni settimana
  • il Portale dell’ebraismo italiano www.moked.it che contiene fra l’altro oltre 50 siti autonomi dedicati alle realtà ebraiche;
  • la rassegna settimanale Melamed dedicata al mondo della scuola e dell’insegnamento.
  • i canali social network Facebook e twitter;
  • l’archivio fotografico giornalistico, che contiene circa 10 mila immagini.

La redazione è inoltre incaricata del servizio di Ufficio stampa dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Come è composta la redazione?

La redazione è composta da quattro giornalisti, Adam Smulevich, Daniel Reichel, Ada Treves e Daniela Gross ed è diretta dal coordinatore Informazione e Cultura dell’Unione, Daniel Mosseri. Tutti i componenti dell’ufficio sono iscritti all’albo dell’Ordine dei giornalisti e aderiscono alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Oltre alla realizzazione di giornali, notiziari, rassegne stampa e ufficio stampa, a quali altre attività partecipa la redazione UCEI?

Nell’ambito del suo mandato, indirizzato in specifico a sviluppare i rapporti con la Community dell’ebraismo italiano e a tutelare e stimolare la raccolta delle risorse, il coordinatore Informazione e Cultura UCEI si occupa con il coinvolgimento della redazione anche di altre azioni e progetti, fra cui:

  • organizzazione di eventi culturali, conferenze, dibattiti, presentazioni, esposizioni e laboratori in molti festival e appuntamenti culturali (fra cui Torino Salone del Libro, Mantova Festivaletteratura, Lucca Comics and Games, Bologna Children’s Book Fair e molti altri);
  • realizzazione di seminari di formazione e di laboratori di lavoro aperti a partecipanti di tutte le comunità (fra cui “Il segno e il senso – Milano”, dedicato alla grafica dei giornali; “Legge e ebraica e problemi dell’informazione – Roma, in collaborazione con il Collegio rabbinico italiano”, “JNet – Torino”, dedicato alla presenza ebraica nel mondo della Rete e dei social network; “Mercati e valori – Firenze”, dedicato al mondo dell’economia e al mercato del lavoro; “Redazione aperta – Trieste”, il tradizionale laboratorio estivo di lavoro giornalistico);
  • formazione giornalistica e svolgimento del praticantato giornalistico sotto la vigilanza dell’Ordine dei giornalisti;
  • analisi sociologica e strategica della Community;
  • assistenza su progetti specifici a Comunità, enti e dipartimenti;
  • assistenza alla Presidenza e agli organismi UCEI.

2) Chi scrive per i giornali editi dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane?

La redazione giornalistica UCEI pubblica ogni anno circa 20 mila articoli ed è affiancata nel suo lavoro da oltre 120 collaboratori che donano il proprio lavoro al giornale a titolo rigorosamente volontario e gratuito. Nessun collaboratore è retribuito o gode di un compenso economico per la sua opera.

Tra i collaboratori si segnalano rabbini, professori universitari, scienziati, storici, economisti, medici, studenti, illustratori, giornalisti.

La direzione applica scrupolosamente le “Linee guida e contenuti per i nuovi mezzi di comunicazione delle realtà ebraiche italiane” che indicano di “offrire opportunità di espressione alla realtà ebraica italiana in tutta la sua complessità e varietà, favorendo un sereno confronto fra idee, identità e culture diverse, ponendo come solo confine alla libertà di espressione il rispetto dell’identità di ciascuno”.


3) Come si diventa collaboratori?

La redazione conta sull’apporto di circa 120 collaboratori, tutti volontari non retribuiti. I rapporti di collaborazione nascono nelle maniere più diverse, ma sono tutti caratterizzati dalla generosità e disponibilità del collaboratore a mettersi in gioco e a offrire il proprio contributo nell’ambito delle testate dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, che hanno tra gli scopi fondamentali quello di “offrire opportunità di espressione alla realtà ebraica italiana in tutta la sua complessità e varietà, favorendo un sereno confronto fra idee, identità e culture diverse, ponendo come solo confine alla libertà di espressione il rispetto dell’identità di ciascuno”.

Chiunque, che sia iscritto a una Comunità ebraica o meno, può proporsi di collaborare. Di norma la redazione invita il candidato a un incontro a viso aperto, spiega al nuovo collaboratore che si tratta di un’azione di volontariato e verifica la sua disponibilità ad accettare i principi guida sull’informazione ebraica, con particolare riferimento alle finalità strategiche delle testate e alla loro vocazione di ospitare opinioni diverse fra loro.


4) Che differenza c’è fra gli scritti prodotti dalla redazione e quelli prodotti dai collaboratori?

La redazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane crede nella necessità di segnare una differenza fra notizia e opinione, tra contenuti giornalistici e contenuti di commento. Questa divisione rispecchia in linea di massima la divisione fra gli scritti prodotti dalla redazione e gli scritti prodotti dai collaboratori.

Le opinioni espresse dai collaboratori sono del tutto libere fino a quando alla libera opinione ragionata non si sostituisce, come in rari casi talvolta purtroppo avviene, la propensione ossessiva alla propaganda o la tendenza a offendere altre persone o le istituzioni e i valori dell’ebraismo italiano o lo Stato di Israele, insostituibile presidio di libertà e di dignità per tutto il popolo ebraico e unica democrazia della regione mediorientale.

Nel notiziario quotidiano Pagine Ebraiche 24 sono presenti alcune specifiche aree destinate alle libere opinioni (Aleftav, dove al pensiero di un leader spirituale è affiancato quello di un pensatore “laico” e Pilpul). Nel giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche una grande area di almeno quattro pagine è inequivocabilmente nominata Opinioni a confronto.

È bene sottolineare che le opinioni espresse dai collaboratori non possono in alcun modo essere considerate espressione di alcuna linea ufficiale della redazione, né tantomeno dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Questo principio è richiamato ogni giorno su tutte le edizioni del notiziario quotidiano.


5) Come si fa a entrare in contatto con la redazione?

Il rapporto più importante per chi fa un giornale è proprio quello con i propri lettori. Per questo la redazione di Pagine Ebraiche lavora tradizionalmente a porte aperte e tiene regolarmente un laboratorio di lavoro giornalistico denominato Redazione aperta.

È possibile entrare in contatto e fissare un incontro con i redattori in ogni città italiana scrivendo a desk@ucei.it