Esteri

«Riformare l’Unrwa? Un’illusione»

Scritto dal giornalista anglo-tedesco Alan Posener, il testo pubblicato il 24 aprile su Die Welt e intitolato Die Bundesregierung belügt sich selbst und uns, ossia “Il governo federale sta mentendo a se stesso e a noi” è molto severo con …

EUROPA – Nasce Enma, piattaforma unica contro l’antisemitismo

«Il 79% degli ebrei che ha subito atti di antisemitismo non li ha poi denunciati. Enma serve anche a questo. Se avremo successo, la comparabilità di dati transazionali sull’antisemitismo aiuterà anche i decisori nei paesi europei».
Con queste parole il …

SPORT – La leggenda del calcio iraniano
si schiera con Israele
«Siamo l’Iran, non la Repubblica islamica»

«Siamo l’Iran, non la Repubblica islamica». È una rivendicazione coraggiosa quella che l’ex leggenda del calcio iraniano Ali Karimi ha scritto ieri sul proprio profilo su X (l’ex Twitter), accompagnando lo status con l’immagine di due mani che si stringono: una con i colori della bandiera iraniana; l’altra con quelli della bandiera israeliana. Tutto il contrario, insomma, di quel che auspica il regime di Teheran.
Ali Karimi, 45 anni, in attività era conosciuto come il «Maradona d’Asia». Un talento mai banale, capace di giocate sopraffine che avevano impressionato i grandi club europei e in particolare la dirigenza del Bayern Monaco, con cui a metà degli anni Duemila ha vinto un campionato tedesco e una Coppa di Germania. Dopo ben 125 presenze e 39 goal in nazionale, dopo il titolo di calciatore asiatico ottenuto nel 2004 e molti altri riconoscimenti, Ali Karimi conferma di essere un “campione” anche fuori dal campo. Quantomeno di coraggio, come ha più volte dimostrato in questi anni con ripetute prese di posizione a favore dei manifestanti anti-regime.

ARGENTINA – Milei, il presidente con la mezuzah

«Il rapporto del presidente Javier Milei con l’ebraismo e Israele sta ricevendo una straordinaria attenzione da parte dei media e dei social network. Si tratta di un governo insediato da poco e dobbiamo aspettare di vedere come si evolve questo …

UCRAINA – Da Zelenzky a Herzog, un Sefer Torah per l’unità

La prima lettera l’ha scritta nel suo bunker il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, poche settimane dopo l’aggressione militare russa contro Kiev. L’ultima l’ha apposta nelle scorse ore il capo di stato israeliano Isaac Herzog a Gerusalemme.
Due guerre di cui …

POLONIA – La scommessa è il cambiamento, anche dei vecchi stereotipi

Sollievo. È la sensazione più diffusa nella piccola comunità ebraica polacca dopo l’insediamento del nuovo governo a Varsavia. L’esecutivo guidato dal premier Donald Tusk, spiega a Pagine Ebraiche il rabbino capo di Polonia Michael Schudrich, è stato accolto positivamente «dalla …

ANTISEMITISMO – La Hollywood ebraica contro Glazer

Una lettera aperta per contestare in modo netto e inequivocabile le dichiarazioni su Israele del regista Jonathan Glazer. A firmarla, oltre 450 tra attori, registi, sceneggiatori, produttori, tutti parte di Hollywood e accomunati dall’identità ebraica. «Rifiutiamo che la nostra ebraicità …

Speccher: Germania ieri, Italia oggi,
un rapporto ambiguo con il passato

Ogni 27 gennaio ci interroghiamo su come l’Italia abbia rielaborato o stia rielaborando la memoria del fascismo, della distruzione dei diritti civili, delle leggi razziali, delle persecuzioni al tempo. Con l’occasione vale la pena volgere lo sguardo più a nord …