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 4 Aprile 2019 - 28 Adar II 5779

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di Giorgio Berruto, Stefano Jesurum, Maria Teresa Milano, Sara Valentina Di Palma e Valentino Baldacci.
 
 
Roma, trasferite le famiglie rom
Aperta indagine per odio razziale

Saluti romani e urla – tra cui “Via, scimmie, bruciamoli vivi!” -, oltre a calci e pugni ai pulmini. Questa la scena a Roma nel corso del trasferimento di alcune famiglie rom dal quartiere di Torre Maura, dove erano state inizialmente portate per essere ospitate in un centro di accoglienza. La “protesta, per molte ore violenta e razzista”, spiega il Corriere, ha fatto desistere l'amministrazione che ha fatto marcia indietro e spostato nuovamente le famiglie. La procura intanto “ha aperto un fascicolo per danneggiamento e minacce aggravate dall'odio razziale per l'incendio di cassonetti (e dell'auto), nonché per le frasi rivolte ai rom barricati nel centro d'accoglienza”. La rivolta del quartiere romano è stata capeggiata dai neofascisti di Casa Pound ma nasconde un disagio più profondo a cui dedicano spazio La Stampa e Corriere fra gli altri. “Siamo abbandonati - afferma Sergio Brigantini del Comitato Inquilini di Torre Maura - Abbiamo bisogno di strutture, di sicurezza, di mezzi pubblici, di un mercato. Nessuno ci ha mai dato nulla. Ci portano solo i rom”.

Le parole di Leone Ginzburg. “Una delle cose che più mi addolora è la facilità con cui le persone intorno a me (e talvolta io stesso) perdono il gusto dei problemi generali dinanzi al pericolo personale", scrisse Leone Ginzburg alla moglie Natalia nella sua ultima lettera, prima di venire ucciso dai nazifascisti a Regina Coeli. Nell'anniversario della sua nascita, 100 anni fa, Mattia Feltri lo ricorda su La Stampa citando la lettera e aggiungendo: “Sebbene i tempi e le circostanze siano profondamente diversi, se qualcuno volesse leggervi un suggerimento su come affrontare le paure e i pericoli personali di oggi, in fondo così lievi, non sarà scoraggiato dal farlo”.

Calcio e razzismo. L'esultanza di Cagliari - corpo immobile, braccia larghe e volto inespressivo - per il giocatore della Juventus Moise Kean rappresenta “il modo migliore per rispondere ai razzisti”. Ma le polemiche dopo i buu razzisti degli ultrà sardi contro di lui e contro altri giocatori della Juve non si placano, scrivono Corriere e Repubblica. “Tutti con Kean”, titola la Gazzetta dello Sport mentre intanto la digos indaga analizzando i filmati di Cagliari (Corriere dello Sport).

Elezioni israeliane, sempre più vicine. “Mancano solo sette giorni all'elezione israeliana più incerta degli ultimi io anni. La sfida si gioca tra Netanyahu e l'ex capo di Stato maggiore Benny Gantz, 59 anni, la vera novità del panorama politico israeliano. L'uomo capace di creare un partito che si pone al centro ma strizza l'occhio alla sinistra laburista. Gli ultimi sondaggi danno un testa a testa tra i due. Con un leggero vantaggio a favore di Netanyahu”, ricorda il Sole 24 Ore. Oggi il Premier israeliano – delle cui inchieste parla il Fatto Quotidiano - incontra Putin. E proprio il presidente russo sarebbe coinvolto, racconta La Stampa, nella restituzione della salma, a 37 anni di distanza, del sergente Zachary Baumel, ucciso in Libano nello scontro tra forze israeliane e siriane.

Da Chicago al Brunei. Ampio spazio sui quotidiani italiani per l'elezione a Chicago di Lori Lightfoot, primo sindaco donna afroamericana e dichiaratamente gay della città. Succederà all’attuale primo cittadino Rahm Emanuel (Corriere, Repubblica, Stampa). Diametralmente opposta la notizia che arriva dal Brunei, dove il sultano ha introdotto una nuova legge ispirata alla sharia che sancisce lapidazione per gay e adulteri. Alcune star americane hanno proposto come risposta il boicottaggio degli alberghi gestiti dal fondo sovrano del Brunei, scrive il Corriere.

Regole sulla circoncisione. A Genova, un bimbo nigeriano è morto a causa di una circoncisione clandestina eseguita male da “una specie di stregone”, scrive il Corriere. “È urgente trovare soluzioni. Il tema è complesso e bisogna confrontarsi con le autorità religiose. Ma l'assoluta priorità è individuare un protocollo per la sicurezza dei bambini”, le parole dellaLa ministra della Salute Giulia Grillo (M5S). Spiega a La stampa Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri: “Dobbiamo tenere presente, specie per quanto riguarda le comunità d'islamici o in generale africane in cui sono avvenute le ultime tragedie, tre elementi cruciali. Primo: spesso il tenore di vita è molto basso e l'aspetto economico resta rilevante. Secondo: la cultura medica è altrettanto ridotta e si somma a una generale diffidenza nei confronti dei dottori professionali, cosicché si preferisce rivolgersi ai santoni. E il risultato, oltre ai decessi dei quali si dato conto, sono decine di ricoveri per effetti collaterali minori ma comunque inquietanti”.

Viaggio nel Negev. Ai lettori de La Stampa, Elena Loewenthal descrive il fascino del deserto del Negev, che stregò il grande scrittore israeliano Amos Oz.

Segnalibro. Recensione sull'Osservatore Romano a firma di Anna Foa per il romanzo La ragazza di Chagall di Antonella Sbuelz. “Nella sua postfazione – scrive Foa - Gabriele Nissim legge questo romanzo soprattutto come un saggio sulla condizione umana durante il fascismo: un tempo scardinato, in cui si era accolta con favore e consenso la fine della democrazia e l'avvento di nuove barbarie”.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked
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