Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui        18 aprile 2019 - 12 Nissan 5779
CALCIO - LA SFIDA TRA TOTTENHAM E AJAX  

“Yid Army” contro “Super ebrei”: 
Champions nel segno dell’identità

Tra storia e leggenda, uno dei due accoppiamenti delle semifinali di Champions League è segnato da una suggestione profonda. E non solo perché Ajax e Tottenham, ribaltando i pronostici che le vedevano largamente sfavorite contro Juventus e Manchester City, si sono conquistate il diritto a pieno titolo a un posto tra le pretendenti della coppa con le orecchie edizione 2019. Ma anche perché entrambe le squadre, da lungo tempo, sono universalmente riconosciute come realtà a forte tradizione identitaria ebraica. Talvolta un po’ forzato e strumentalizzato anche in modo negativo da tifoserie rivali, questo concetto si basa comunque su più di un elemento di verità.
Da un lato i lancieri d’Olanda, i cui sostenitori in giro per l’Europa da svariati decenni esibiscono in curva simboli ebraici e persino alcune bandiere israeliane. Un legame che nasce a partire dagli Anni Sessanta, un’epoca a partire dalla quale diversi sono gli ebrei olandesi che scriveranno un pezzo di storia sociale. Presidenti, dirigenti, giocatori, persino un fisioterapista amatissimo da curva e squadra cui toccherà il compito di prendersi cura di alcuni dei più pregiati talenti del calcio mondiale. “Super ebrei” cantano i tifosi dell’Ajax per incitare i propri beniamini.
IL PROGRAMMA PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DELLO SCRITTORE TORINESE  

“Il mondo di oggi ha bisogno di Primo Levi" 

Come Pesach, la festa che ricorda l’uscita degli ebrei dall’Egitto, ci comanda di non dimenticare le atrocità del passato e festeggiare la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, così fa anche Primo Levi nei suoi capolavori letterari. A fare questo emblematico parallelismo, Dario Disegni in occasione della presentazione al Circolo dei Lettori di Torino del programma del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Primo Levi, presieduto dallo stesso Disegni. “Come ha scritto nel suo messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ‘la Memoria di Primo Levi costituisce un patrimonio prezioso e una riserva etica e di umanità’. Il Comitato intende avviare un’ampia gamma di iniziative in Italia e all’estero per la diffusione e l’approfondimento della testimonianza civile e morale di una personalità il cui inesauribile insegnamento rappresenta oggi più che mai un fondamentale punto di riferimento per la nostra società”, ha sottolineato Disegni, presentando assieme a Fabio Levi ed Ernesto Ferrero, rispettivamente direttore e presidente del Centro Primo Levi, le tante iniziative di questo anno leviano (il programma è consultabile sul sito del Centro Primo Levi, clicca qui).
LE PAROLE DEL PONTEFICE E DEL RABBINO CAPO DI ROMA

Pesach e Pasqua, scambio d'auguri

Consueto scambio di auguri prima delle festività pasquali tra papa Bergoglio e il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni.
“Nell’approssimarsi della festa di Pesach – scrive Bergoglio – desidero rivolgere il più cordiale e fraterno augurio a lei e alla Comunità ebraica romana. Il D-o della misericordia vi accompagni con la sua benedizione e vi conceda pace e concordia. Nel rinnovare in questa lieta ricorrenza i legami di amicizia ed impegno verso i più bisognosi della nostra società, assicuro il mio ricordo e chiedo di continuare a pregare per me. Chag Sameach”.
LA REDAZIONE UCEI E I NUOVI TIROCINI CON LA SCUOLA INTERPRETI DI TRIESTE 

Tradurre per informare

Dopo la stagione delle lauree, che ha visto alcune delle studentesse della Scuola superiore per interpreti e traduttori di Trieste che hanno svolto il tirocinio presso la redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane concludere il proprio percorso è ora di guardare avanti. I nuovi candidati si apprestano a percorrere una parte del loro periodo di studi lavorando in stretta collaborazione coi redattori e portano in dote lingue nuove: a inglese, tedesco, spagnolo, francese e portoghese, infatti, si aggiungono ora olandese e russo.
Dopo le congratulazioni a chi è arrivato alla laurea è quindi ora di dare il benvenuto a Claudia, Simone e Sara, in attesa di scoprire se anche altri studenti vorranno collaborare con la redazione e mettersi alla prova scoprendo nel contempo la ricchezza di una cultura millenaria. 


Rassegna stampa

Libia, colloquio Trump-Conte
Nel contesto della crisi libica, telefonata ieri tra Giuseppe Conte e Donald Trump. Il premier italiano ha chiesto aiuto alla Casa Bianca, ricevendo in cambio delle rassicurazioni ma anche la richiesta di riconoscimento della leadership di Guaidó in Venezuela. “Tutto ciò – scrive La Stampa – dimostra che c’è una partita parallela alla guerra che si combatte in Libia in campo aperto ed è quella diplomatica, terreno sul quale l’Italia sta cercando di recuperare il tempo perduto nei mesi passati”. È qui, in una singolare triangolazione tra Roma, Tripoli e Washington, “che sullo sfondo dello scontro all’ultimo sangue tra Misurata e l’uomo forte di Bengasi, generale Haftar, si delinea l’ombra del Venezuela, potenziale viatico tra Palazzo Chigi e la Casa Bianca per intendersi poi in pieno anche sulla Libia”.

Per quanto riguarda la politica interna, scontro tra Cinquestelle e Lega dopo che il ministro Salvini ha emesso una direttiva con la quale vengono dati più poteri ai prefetti per combattere il degrado nelle città. “Io sono dell’opinione che chi governa lo scelgono i cittadini. È l’abc della democrazia. Esprimi un voto e poi giudichi al termine del mandato” il commento di Di Maio. Per La Stampa, nel quartier generale del Movimento, a microfoni spenti, il giudizio sulla direttiva di Salvini sarebbe ancora più forte: “Sembra di tornare ai tempi dei podestà fascisti”.

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IL RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE

“Il manifesto sul fine vita,
esempio positivo di dialogo”

Riconoscimento internazionale per i promotori del “Manifesto interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita” sviluppato da un gruppo promotore costituito da ASL Roma 1, GMC – Università Cattolica del Sacro Cuore e Tavolo Interreligioso di Roma e che ha tra i propri firmatari anche l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Il gruppo di lavoro che ha promosso il progetto, recentemente presentato a Roma, ha ricevuto infatti ad Amman il secondo premio della World Interfaith Harmony Week istituita dall’Onu su proposta di re Abdullah II di Giordania.
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QUI MILANO - IL SEMINARIO PER INSEGNANTI 

Passaggio di Testimone 

Un seminario per insegnanti volto “a proporre un approccio alla didattica della Shoah, mettendo al centro le attività delle scuole e dei suoi docenti nel difficile compito di tramandare la Memoria degli avvenimenti del secolo”. Questo l'obiettivo dell'iniziativa di due giorni organizzata a Milano con il patrocinio del ministero dell'Istruzione, dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e del Memoriale della Shoah di Milano e con la collaborazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano.   
JCIAK 

Da Israele, il primo film #Metoo

Il primo film #Metoo non arriva da Hollywood ma da Israele. A portare sul grande schermo una storia di molestie sessuali sul lavoro è l'israeliana Mira Aviad che in Working Woman, nelle sale statunitensi, racconta in chiave di thriller psicologico una storia in cui molte si riconosceranno.
Lei, Orna (Liron Ben Shlush), inizia a lavorare per Benny (Menashe Noy), un promotore che è stato suo comandante nell'esercito. Non ha alcuna esperienza in campo immobiliare, ma lui la convince di avere un talento particolare, la assume e presto inizia la sua manovra di avvicinamento. È chiaro fin dal principio dove la regista Aviad andrà a parare, ma lo svolgimento è così teso, sottile e complesso da risultare irresistibile e amaro come la verità.
Forte della confidenza guadagnata negli anni dell'esercito, Benny prende a commentare l'aspetto di Orna: i suoi capelli, i vestiti, la figura. Una sera spegne la luce e la bacia. Quando lei sconvolta lo respinge, si scusa per subito ricominciare. Spaventata e confusa, Orna si chiude in se stessa e sprofonda nel lavoro. Il marito Ofer è impegnato con il suo nuovo ristorante, i figli impegnano tutto il loro tempo tempe e comunque bisogna arrivare a fine mese,
A dare una svolta alla situazione sarà l'ennesima intromissione di Benny nelle loro vite. Non richiesto, l'uomo provvederà alla licenza per il locale di Ofer e il dramma finirà per venire allo scoperto. 
SHIR SHISHI 

Il Cantico della libertà

Pesach! Quando le parola del Cantico dei Cantici misura la bellezza della libertà.

Sarah Kaminski, Università di Torino

1. Vòltati, vòltati, Sulammita,
vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.
Che cosa volete ammirare nella Sulammita
durante la danza a due cori?
2. Come sono belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d’artista.
3. Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino aromatico.
Il tuo ventre è un covone di grano,
circondato da gigli.
4. I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella.
5. Il tuo collo come una torre d’avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
che guarda verso Damasco.

Cantico dei Cantici, Capitolo 7

Chad Gadya nel ghetto
“Era tutto un flusso – non vi era null’altro che il flusso. Panta rei. Il più saggio aveva sempre compreso ciò. Il gatto che divorò il capretto, e il cane che morse il gatto, e il bastone che picchiò il cane, e il fuoco che bruciò il bastone, e così via senza fine”. Dei racconti contenuti nei “Sognatori del ghetto” di Israel Zangwill, l’ultimo, “Chad Gadya”, è quello che Charles Péguy non esitò a definire un capolavoro. Oggi il volume viene ripresentato dall’editore Lindau nella versione italiana del 1920 di Gian Dàuli, opportunamente aggiornata ma non stravolta.
Giorgio Berruto
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Setirot - Buone feste
Auguri di Pesach kasher vesameach alle lettrici, ai lettori, alla redazione di Pagine ebraiche e al loro direttore.
Troppo facile, in un periodo storico-politico come l’attuale, lasciarsi prendere da assonanze con la liberazione dalla schiavitù del Faraone, l’uscita dall’Egitto, la volontà di Mosè di assicurare un futuro migliore al proprio popolo e alle generazioni a venire.
Stefano Jesurum, giornalista
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In ascolto - Il principe Shlomo Secunda 
È sufficiente pronunciare il nome di Shlomo Secunda perché si apra un mondo intero di musica e di storia. Shlomo Secunda è il bambino prodigio di Alekisandrija (Ucraina), il giovane chazan che a New York diventa “The Prince of young chazanim” e lavora come corista in diverse produzioni del teatro yiddish. È il compositore di canzoni cresciuto alla Juilliard School che entra nel “grande giro” della produzione musicale americana grazie alla diva dell’epoca Regina Prager che sceglie un suo brano.
Maria Teresa Milano
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Machshevet Israel – Pesach, compassione e autostima
La festa di Pesach, mentre celebra la liberazione dall’Egitto, contiene una potente riflessione sul senso di quel paradigmatico esilio. Si chiede Rav Joseph Soloveitchik: “Qual è la finalità del primo esilio del popolo ebraico? Unire dodici tribù in una nazione attraverso patimenti comuni. Sono entrati in Egitto divisi e ne sono usciti uniti; quell’esodo, inoltre, palesa in modo drammatico il coinvolgimento di Dio nella nascita del popolo ebraico”. Socio-politica la prima parte della risposta, teologica la seconda, ma inscindibili. Per il Rav di Boston i patimenti comuni sono un memento che insegna “la mitzwà della solidarietà e della simpatia per coloro che sono oppressi nella società”.
Massimo Giuliani, docente al Diploma Studi Ebraici UCEI
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Batià, figlia del Signore
Ah no, quest’anno mi ero preparata per tempo, memore delle esperienze pregresse, a seguito delle quali ho fatto un corso tenuto da un gruppo di fashion addicted (mi scuso per l’anglicismo, ma definisce la categoria) – quelli per intenderci che quando deve uscire il nuovo modello di telefono cellulare o quando c’è il Black Friday accorrono davanti ai negozi la sera prima armati di sacco a pelo, vettovaglie e generi di primo soccorso, per trascorrere la notte all’addiaccio ed essere pronti all’apertura degli esercizi commerciali al fine di acquistare, acquistare, acquistare. Un po’ come i contradaioli senesi nostrani che occupano il colonnino di piazza la sera prima del Palio, insomma.
Sara Valentina Di Palma
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Democrazia e definizioni
Non c’è parola del lessico – non solo politico – che sia stata più aggettivata di “democrazia”: democrazia diretta contrapposta a democrazia rappresentativa, democrazia sostanziale contrapposta a democrazia formale, e poi democrazia liberale, democrazia parlamentare, democrazia popolare, democrazia socialista, democrazia progressiva, e, ancora, democrazia autoritaria, democrazia illiberale… E poi anche i partiti: Democrazia cristiana, Democrazia proletaria…
Valentino Baldacci
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