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7 Maggio 2019 - 3 Iyar 5779

 



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di rav Michael Ascoli, Dario Calimani, Tobia Zevi, David Sorani ed Emanuele Calò.
 
 
 
Salone del Libro, caso politico
"Sia un presidio democratico" 

A pochi giorni dal Salone internazionale del Libro di Torino diventa sempre più ampia la polemica per la presenza della casa editrice Altaforte, dichiaratamente fascista e vicina a CasaPound (che pubblica un libro-intervista al ministro dell'Interno Matteo Salvini). Diversi autori, tra cui Wu Ming, Carlo Ginzburg, Zerocalcare – ma anche l'Anpi – hanno annunciato che non ci saranno, racconta il Corriere. Sullo stesso quotidiano, la Testimone della Shoah Tatiana Bucci spiega invece perché lei ci sarà: “Ho detto che me la sento, perché se ce ne andiamo tutti finiamo per lasciare il campo a loro. Non mi piace l'aria che tira in Italia, anche per questo non dobbiamo abbassare le guardia”. E sul fatto che l'editore abbia rivendicato il suo fascismo (oggi intervistato da La Stampa), Bucci sottolinea: “Una volta non avrebbero osato dirlo. La verità è che in Italia i conti con la storia non li abbiamo davvero fatti, il fascismo non se n'è mai andato. Solo che adesso rialza la testa, perché glielo permettono”. Sulle pagine torinesi del Corriere, l'invito a partecipare numerosi al Salone da parte del presidente della Comunità ebraica di Torino e del Comitato per le celebrazioni dei 100 anni dalla nascita Primo Levi Dario Disegni. “Se non si è d'accordo con la presenza di un editore che ha determinate idee, - spiega Disegni, che sottolinea come sia comunque discutibile la presenza di Altaforte - allora la risposta migliore è controbattere a quelle idee con le proprie convinzioni e con i propri valori, con i progetti in cui si crede. Esserci è la risposta più bella, partecipare è la più giusta. Gettare la spugna sarebbe un errore imperdonabile”.

Salone, esserci o non esserci. Tra coloro che non ci saranno a Torino Halina Birenbaum, sopravvissuta al lager, e il direttore del Museo di Auschwitz-Birkenau, Piotr Cywinski, che in una lettera al Salone chiedono di escludere l'editore fascista altrimenti non verranno, riporta La Stampa, che in prima ospita un editoriale di Marcello Sorgi secondo cui: “A tutti va ricordato che per fortuna in Italia il rischio di un ritorno del fascismo non c'è ancora. E in ogni caso esistono norme in vigore per scongiurarlo: dalla legge Scelba del 1952 alla più recente legge Mancino del 1993”. “Noi il fascismo lo contrastiamo con i libri”, afferma al Corriere fiorentino Daniel Vogelmann, editore della Giuntina, che sarà presente al Salone. La proposta di Torino Pride è di far adottare alla rassegna un codice etico in modo da evitare in futuro la presenza di chi non crede nei valori democratici (La Stampa Torino). Il Foglio, con due editoriali di Giuliano Ferrara e Andrea Minuz, si schiera contro la censura.

Israele-Gaza, tregua fragile. Tiene il cessate il fuoco tra Israele e i movimenti terroristici di Gaza, che sabato avevano iniziato un prolungato attacco missilistico contro la popolazione israeliana (Giornale).  “La battaglia – scrive La Stampa - ha cambiato l'approccio strategico dei comandi militari, che già sabato avevano inviato una brigata corazzata al confine con la Striscia. Secondo l'analista Amos Harel i vertici starebbero già discutendo di 'un'operazione di ampia portata' per venire a capo della minaccia missilistica”. Il Foglio sottolinea che la pioggia di razzi palestinesi è stato il frutto della “strategia della saturazione”, ovvero “se spari molti razzi c'è la possibilità che Iron Dome non riesca a intercettarli tutti e quindi aumentano la possibilità che i razzi colpiscano i centri abitati”. Un elemento che preoccupa soprattutto se dovesse aprirsi un conflitto a nord con Hezbollah, dotato di missili più potenti e precisi.

Trump, messaggio ai palestinesi. “Queste azioni terroristiche contro Israele non vi porteranno altro che miseria”. “Mettete fine alla violenza e lavorate per la pace”, le parole del presidente Usa Donald Trump – riportate da Avvenire - ai palestinesi dopo l'ultima escalation di violenza. Il quotidiano cattolico parla anche di un tentativo interno a Gaza di protestare contro i terroristi di Hamas.

Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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