

Rassegna stampa
Roma ebraica,
vince Dureghello
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Il notiziario parla russo
La lingua russa debutta sull’edizione internazionale di Pagine Ebraiche. Dopo inglese, francese, tedesco, spagnolo, ebraico, portoghese, olandese e più, nell’odierna uscita di Pagine Ebraiche International Edition la sezione Bechol Lashon propone una traduzione in russo di una riflessione sull’Europa della storica Anna Foa.
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Gay Pride

Un’interpretazione post-moderna del Qohèlet non è ormai neanche più una novità: l’opera che contiene in sé contraddizioni e che alla fine non si sforza neanche di risolverle. C’è chi dice invece: le supera senza risolverle. Se per essenza del post-moderno intendiamo la presa di coscienza dell’impossibilità di dare risposta ad ogni interrogativo, di spiegare tutto, ci siamo. Esistono però due livelli: 1) l’ammissione che contraddizioni e contrasti esistono e che non sempre sono risolvibili (o almeno, che non sempre noi siamo in grado di risolvere); 2) l’assurgere dell’impossibilità di risolvere a modus vivendi. Il primo livello mi sembra una scelta matura, anzi un’ammissione matura, che non porta tuttavia a demordere dal cercare risposte; il secondo un atteggiamento per fuggire in modo elegante le responsabilità.
Rav Michael Ascoli
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Uscire dalla crisi

Siamo testimoni in questi giorni di vari interventi, d’attacco e di difesa, sul rabbinato italiano, sul suo impegno e sulla sua attività. Le modalità dell’attuale ‘dialogo’ a distanza offrono troppo spazio alle polemiche e alle affermazioni sopra le righe. La personalizzazione delle discussioni, oltretutto, si limita a inasprire il dibattito e a rendere più difficile convergere anche solo sul riconoscimento del problema.
Di rabbinato e Comunità si è parlato agli Stati Generali dell’ebraismo italiano a inizio novembre scorso, a Roma. Quella, in verità, sembrava una sede forse più adatta ad affrontare preliminarmente le problematiche dell’ebraismo italiano. Solo che ne fosse seguito un dibattito in sedi opportune e con adeguata preparazione. Non lo si è fatto e probabilmente non lo si farà.
Dario Calimani, Università di Venezia
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Un compito da assolvere
L’Unione informa del 12 giugno riferisce circa il recente convegno in cui gli avvocati milanesi hanno ricordano con dolore i 106 colleghi e colleghe esclusi dalla professione in quanto ebrei in applicazione delle Leggi razziste, con un qualificato convegno dopo il quale è stata scoperta una targa commemorativa nell’atrio centrale del Palazzo di Giustizia di Milano, col determinante contributo dell’Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei, rappresentata al tavolo dei relatori dal suo presidente Giorgio Sacerdoti.
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Senza Storia non c'è formazione

Domani, con la prova scritta di Italiano, inizia l’esame di maturità 2019. Molte critiche accompagnano proprio lo svolgimento della prima prova, per la cancellazione tra le tracce proposte del cosiddetto “tema storico”. Certo, anche a prescindere dallo scarso numero di opzioni che questa tipologia ha sempre fatto registrare si tratta di un fatto grave e significativo. Grave perché si traduce nell’annullamento di fatto di una possibilità di scelta rilevante da parte dei candidati: con quale diritto il MIUR toglie agli studenti, proprio in occasione di una tappa fondamentale del loro percorso di studi, il diritto di riflettere e argomentare in un ambito centrale come quello storico? Significativo perché è indice palese della scarsa o nulla sensibilità dell’attuale classe dirigente nei confronti della dimensione storica, che non è evidentemente considerata un elemento qualificante del percorso formativo.
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Il mandorlo

Tra poco leggeremo la parashà di Korach che nel bel mezzo di un drammatico momento di ribellione a Mosè e ad Aronne riporta un curioso ed interessante episodio “vegetale”: “il Signore parlò a Mosé dicendo così: parla ai figli di Israel e prendi da loro una verga per ogni casa paterna (tribù) dei loro preposti, cioè dodici verghe e scrivi il nome di ogni preposto sulla sua verga. Scrivi il nome di Aron sulla verga di Levi…Porrai le verghe nella tenda della riunione davanti alla testimonianza dove Io mi incontro con voi. E avverrà che la verga di colui che Io eleggo fiorirà. Così acquieterò la ribellione dei figli di Israele che essi fanno contro di voi”.
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