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2 luglio 2019 - 29 Sivan 5779

 


alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di rav Michael Ascoli, Dario Calimani, Emanuele Calò e David Sorani.
 
 
 
Iran, un pericolo nucleare 
L’Iran ha superato il limite di riserve di uranio arricchito previsto dall’accordo internazionale che aveva sottoscritto nel 2015. La notizia è stata data dal ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif e confermata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica. “Questa non è in sé una ragione di allarme immediato perché nessuna quantità di uranio a basso arricchimento può essere usata per una bomba. - scrive il Corriere - Ma il prossimo passo annunciato ieri da Zarif, dopo mesi di crescenti tensioni che hanno portato già a sfiorare la guerra con Washington, sarà di aumentare il livello di arricchimento dell'uranio oltre il 3,67%, una mossa più preoccupante, perché riprende il 'cammino' verso la soglia del 90%, necessaria per produrre armi nucleari”. “L'Iran avanza a passo veloce nella produzione di armi nucleari, violando espliciti impegni”, la denuncia del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che chiede all'Onu di intervenire contro il regime di Teheran. Secondo il Fatto Quotidiano, Israele starebbe valutando le diverse opzioni sul tavolo in funzione anti-iraniana, tra cui un conflitto aperto ma “uno scontro con l'Iran difficilmente resterà limitato, gli alleati degli ayatollah non stanno a guardare. Hezbollah dal Libano, le milizie sciite in Siria e Hamas da Gaza sono pronti a fare la loro parte. Il fronte di questa guerra sarebbe proprio sui confini di Israele. Sono queste le considerazioni che i generali stanno esponendo al premier Netanyahu insieme alle opzioni militari”.

Hong Kong, la protesta continua. L' opposizione è scesa nuovamente in piazza nel giorno in cui 22 anni fa Hong Kong passò dalle mani della Gran Bretagna a quelle di Pechino. L'anniversario si è trasformato in uno scontro tra forze dell’ordine e manifestanti, che hanno fatto irruzione in Parlamento e chiedono le dimissioni della governatrice Carrie Lam. Non sono bastate infatti le sue scuse e il ritiro della legge sull'estradizione (che prevedeva la consegna di fuggiaschi alla Cina) per placare la protesta di milioni di persone contro l'influenza cinese.

Milano, no alla manifestazione neofascista. Lealtà e Azione, "movimento neofascista che si ispira al generale nazista delle Waffen SS Leon Degrelle e a Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di ferro romena, movimento ultranazionalista e antisemita, protagonista di spaventosi pogrom antiebraici negli anni trenta e quaranta", ha reso pubblico il programma della Festa del sole per il 5 e 6 luglio a Milano. “Nel corso dell'iniziativa sono previsti interventi di consiglieri regionali e di europarlamentari della Lega”, denuncia l'Anpi di Milano (Corriere), che chiede al sindaco di non concedere nessuno spazio alla manifestazione. A proposito di Milano, sulle pagine locali del Corriere, Haim Baharier riflette sul modo di confrontarsi in Italia con il problema dell'antisemitismo.

Elezioni israeliane, corsi e ricorsi storici. Oggi le primarie decideranno chi guiderà il partito laburista israeliano, reduce dal peggiore risultato elettorale di sempre: Amir Peretz, Itzik Shmuli e Stay Shaffir si contendono la leadership. Nel mentre, come racconta il Foglio, l'ex Premier Ehud Barak ha fatto il suo ritorno sulla scena politica e si candida a guidare il fronte anti-Netanyahu. “Prova a ridare un po' di libido alla campagna elettorale della sinistra, essendo uno dei pochi politici a creare passione", dice al Foglio Sefi Hendler, professore all'università di Tel Aviv ed editorialista di Haaretz. Il suo ritorno “può creare una dinamica a sinistra”. Tra coloro che hanno aderito al nuovo progetto di Barak, la nipote del premier laburista Yitzhak Rabin, Noa Ben Artzi Rothman (Il Dubbio).

I magistrati e le leggi razziste. Sul giornale il Dubbio, l'ex giudice della Corte costituzionale Guido Neppi Modona prende spunto dai problemi attuali del Csm per riflettere sul passato, in particolare per analizzare “gli atteggiamenti dei magistrati nei confronti delle leggi razziali antiebraiche del 1938, atteggiamenti nei quali si sostanza una delle più gravi forme di connivenza con il potere politico fascista e di deviazione dai compiti istituzionali di rendere giustizia”.

Dialogo. Avvenire dà notizia della nomina da parte di Bergoglio di Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, alla Pontificia Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo.

Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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