Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui       3 luglio 2019 - 30 Sivan 5779
MESSAGGIO DI AUGURI PER L'INCARICO DALLA PRESIDENTE UCEI 

Parlamento Ue, David Sassoli alla presidenza

“Sono figlio di un uomo che a vent’anni ha combattuto contro altri europei, e di una mamma che, anche lei ventenne, ha lasciato la propria casa e ha trovato rifugio presso altre famiglie. Io so che questa è la storia anche di tante vostre famiglie. E so anche che se mettessimo in comune le nostre storie e ce le raccontassimo davanti ad un bicchiere di birra, non diremmo mai che siamo figli o nipoti di un incidente della storia”. Parole di David Sassoli, ex giornalista e oggi politico del Partito Democratico, nel suo discorso d'insediamento a nuovo presidente del Parlamento Europeo. Sassoli è stato infatti nominato alla guida dell'Europarlamento nelle scorse ore, grazie al voto di Socialisti, Popolari, Liberali: in tutto ha ottenuto 345 voti (la maggioranza necessaria era 334 su 667 voti validi). Nei quattro anni precedenti aveva già svolto il ruolo di vicepresidente e ora succede a un altro italiano, Antonio Tajani (dal 2017 presidente del Parlamento Ue - nell'immagine a sinistra, mentre stringe la mano al suo successore). Felicitazioni a Sassoli per il nuovo incarico sono arrivati dalla Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni: "L’assegnazione del ruolo di guida del Parlamento Europeo all’Italia è motivo di grande orgoglio e soddisfazione per tutto il paese. - il messaggio di Di Segni - Congratulazioni all'eurodeputato David Sassoli per la nomina alla presidenza dell'Europarlamento, un ruolo di grande responsabilità in un momento non semplice per le sorti del nostro continente, atteso da molte sfide interne e internazionali".
"Come ebrei italiani - prosegue la presidente UCEI - siamo consapevoli del valore inestimabile di un'Europa unita, oggi minacciata dal risorgere di inquietanti nazionalismi, populismi e sovranismi. È necessario salvaguardare il valore delle istituzioni europee da chi cerca di delegittimarle e al contempo servono risposte concrete alle preoccupazioni dei cittadini su temi come sicurezza, legalità, tutela delle radici culturali. Il tutto, senza sacrificare i 70 anni di pace e convivenza costruiti sulle ceneri del Secondo conflitto mondiale. Sfide importanti che siamo fiduciosi i nostri rappresentanti europei sapranno cogliere. All’onorevole David Sassoli e al nuovo Parlamento europeo l’amicizia degli ebrei italiani e l'augurio di buon lavoro nel segno di un'Europa unita e solidale".

Leggi

QUI TORINO - LA VISITA DELL'AMBASCIATORE ISRAELIANO DAVID OREN

Israele e Santa Sede, rapporti in divenire

A poche settimane dalle celebrazioni ufficiali per i 25 anni di relazioni tra lo Stato d’Israele e la Santa Sede tenutesi presso il Tempio maggiore di Roma lo scorso 13 giugno, l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Oren David, incontra gli ebrei torinesi.
Un’occasione importante per ripercorre con il pubblico presente in sala i passaggi storici, non privi di ostacoli e rallentamenti, se non di vere e proprie chiusure come il mancato sostegno alla creazione d’Israele da parte del pontefice Pio X nello storico incontro del gennaio del 1904 con Theodor Herzl. Non si tratta di mere date, ma di processi articolati che hanno infine portato all’apertura ufficiale dei rapporti diplomatici, che includono un riconoscimento su più fronti di Israele e una ridefinizione profonda dei rapporti interreligiosi. 30 dicembre del 1993 è la data della firma dell’Accordo Fondamentale che stabilisce le piene relazioni diplomatiche tra i due Paesi. L’Accordo viene siglato a Gerusalemme, sotto il pontificato di Karol Wojtyla.
Ad aprire l’incontro Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, seguito dai saluti di Ori Sierra in rappresentanza dell’Associazione Amicizia Ebraico-Cristiana, che vede impegnati sul territorio piemontese membri di entrambe le comunità religiose.

Alice Fubini

IL NUOVO LEADER DEL PARTITO DELLA SINISTRA ISRAELIANA

Israele, i laburisti ripartono da Peretz

Nel 2007 Ehud Barak superò alle primarie laburiste Amir Peretz. Dodici anni dopo i due si rincontrano e hanno un obiettivo comune: battere il Primo ministro Benjamin Netanyahu. Barak è infatti tornato nuovamente in politica, presentandosi con un partito autonomo alle prossime elezioni a settembre con l'auspicio di battere Netanyahu come aveva fatto nel 1999. Peretz, che ha guidato i laburisti dal 2005 al 2007, è tornato al timone dopo aver battuto nelle scorse ore i candidati più giovani e teoricamente promettenti Itzhik Shmuli e Stav Shaffir. Membro della Knesset dal 1988, Peretz ha lasciato il Labour negli anni '90 per formare il partito Am Ehad, che si è poi fuso con i Laburisti nel 2005. Nel 2012, Peretz aveva di nuovo abbandonato la sua casa politica a favore del partito Hatnua di Livni, che alla fine del 2014 aveva unito le forze con i laburisti per formare l'Unione Sionista. Nel febbraio 2016, due anni dopo aver rassegnato le dimissioni dal suo incarico di ministro dell'ambiente nel governo di Netanyahu, Peretz ha annunciato il suo ritorno a casa e ora sarà lui a guidare il partito alle elezioni del 17 settembre.

Leggi

 


Rassegna stampa

Ue, due donne ai vertici
Leggi

LA CONFERMA DEL SECONDO MANDATO

Pisa ebraica, Gabbrielli
alla presidenza

A Pisa, conferma per Maurizio Gabbrielli, imprenditore in campo elettronico, alla presidenza della Comunità ebraica locale. Nella squadra che guiderà la Comunità per i prossimi quattro anni - assieme a Gabbrielli al secondo mandato da presidente - Paolo Molco (vicepresidente e delegato per la sezione di Viareggio) e Sciai Servi.


Ascoltare l'interlocutore
La Mishnà (Avot 5,17) definisce e distingue due tipi di controversie – machloket – a seconda che si possano o meno definire – “leshem shamaym” cioè aventi fini elevati, (alcuni traducono “religiosi”). A riguardo delle dispute positive si dice che sono destinate ad andare a buon fine, cosa che invece non si può affermare relativamente a controversie che non sono “ leshem shamaym”; quale esempio di dispute di carattere positivo vengono portate le discussioni di carattere normativo - halakhà - sviluppatesi tra Hillel e Shammay, viceversa la ribellione intentata da Korach e un gruppo eterogeneo di congiurati contro Mosè è indicata come esempio di dispute di tipo negativo.
Rav Giuseppe Momigliano
Leggi
Ticketless - I rabbini, la Storia, le storie
La mia noterella sul mar delle Antille ha suscitato la replica di Rav Di Segni. Lo ringrazio per l’attenzione con cui mi ha letto. Provo a spiegarmi meglio.
Rav Di Segni dice che mi sbaglio. I Rabbini italiani non trascurano la loro storia. Sì, ha ragione, ma io osservo e chiedo perché i loro interessi di ricerca si siano tenuti lontani dalla contemporaneità. Medioevo e Rinascimento sono mari dove la loro navigazione si è svolta e si svolge pacifica. Per l’Otto e Novecento gli studi che conosco si concentrano quasi sempre sui meriti: il cursus studiorum, le cattedre e gli insegnamenti nei collegi rabbinici, le genealogie dei Maestri, i commenti, le corrispondenze epistolari con gli altri rabbini, la collaborazione alla stampa ebraica.
Alberto Cavaglion
Leggi
Su chi contare
Si ripete anche quest’anno, ma questa volta nella Milano medaglia d’oro per la resistenza, la cosiddetta Festa del sole organizzata da Lealtà e azione. Movimento, è bene ricordarlo, che si ispira al generale nazista della Waffen SS Leon Degrelle e al fondatore della famigerata Guardia di ferro rumena Corneliu Codreanu.  
Davide Assael
Leggi
Periscopio - Mohamed
Tra le varie forme di antisemitismo, com’è noto, c’è anche la pretesa che tutti gli ebrei, come popolo e come individui, debbano sempre comportarsi in modo perfetto e ineccepibile, e che ogni loro errore, leggero o grave, vero o inventato, debba sempre essere severamente denunciato e stigmatizzato, laddove tutti gli altri, invece, meritano sempre giudici molto più benevoli o distratti. È una vecchia storia, che conosciamo bene, e sulla quale non vale la pena tornare.
Francesco Lucrezi
Leggi
Allegro ma non troppo
Pur avendo registrato l’intera produzione di Theresienstadt, nel 2019 scopro ancora piccoli, inattesi gioielli dell’immensa letteratura musicale prodotta nel noto Campo di internamento e transito costruito da ingegneri italiani e dedicato all’imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Due frammenti pianistici di Gideon Klein, pagine liederistiche di Rudolf Karel, versioni alternative di pezzi corali di Rafael Schächter, altri pezzi con accompagnamento organistico di Hugo Löwenthal; un fiume in piena che non accenna a placarsi.
Ma le scoperte più belle si compiono altresì rivisitando le partiture di prima generazione e che, rilette 30 anni dopo, rivelano scorci inediti e impensabili letture; una di queste è la ormai celebre operina per ragazzi Brundibár di Hans Johann Karl Krása.
Francesco Lotoro
Leggi
Pagine Ebraiche 24, l'Unione Informa e Bokertov sono pubblicazioni edite dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. L'UCEI sviluppa mezzi di comunicazione che incoraggiano la conoscenza e il confronto delle realtà ebraiche. Gli articoli e i commenti pubblicati, a meno che non sia espressamente indicato il contrario, non possono essere intesi come una presa di posizione ufficiale, ma solo come la autonoma espressione delle persone che li firmano e che si sono rese gratuitamente disponibili. Gli utenti che fossero interessati a offrire un proprio contributo possono rivolgersi all'indirizzo comunicazione@ucei.it Avete ricevuto questo messaggio perché avete trasmesso a Ucei l'autorizzazione a comunicare con voi. Se non desiderate ricevere ulteriori comunicazioni o se volete comunicare un nuovo indirizzo e-mail, scrivete a: comunicazione@ucei.it indicando nell'oggetto del messaggio "cancella" o "modifica". © UCEI - Tutti i diritti riservati - I testi possono essere riprodotti solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione scritta della Direzione. l'Unione informa - notiziario quotidiano dell'ebraismo italiano - Reg. Tribunale di Roma 199/2009 - direttore responsabile: Guido Vitale.
Twitter
Facebook
Website