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21 Luglio 2019 - 18 Tamuz 5779



alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di David Bidussa e Claudio Vercelli.
 
 
Crisi, una possibilità concreta 
La crisi di governo resta una ipotesi all’ordine del giorno, in attesa dell’incontro di martedì tra i due vicepremier Salvini e Di Maio e dell’intervento di mercoledì in Senato sul Russiagate del premier Conte. “Una giornata difficile, come del resto sono state difficili tutte le ultime settimane, per il leader della Lega (che ieri ha trascorso una giornata al mare con i figli). Eppure – scrive il Corriere – i sondaggi continuano a premiarlo”.
“L’incognita – sottolinea Repubblica – resta la scelta di Sergio Mattarella dopo l’apertura formale di una crisi. Al ribaltone di un governo Pd-5stelle non credono i diretti interessati e nemmeno il Colle. Ma esistono quelle che si chiamano ‘soluzioni intermedie’. La fantasia, che in Italia non manca mai quando si deve costruire una nuova maggioranza, può portare a sbocchi diversi dalle elezioni anticipate”.

Lo sgombero di Casapound. Avviato l’iter per sgomberare il palazzo occupato abusivamente da Casapound a due passi dalla Stazione Termini (4,6 milioni di euro il danno erariale quantificato dalla Corte dei Conti per 16 anni di abusivismo). I tempi però, come spiega La Stampa, non sono chiari. “Tutto indica che il meccanismo per la cacciata degli occupanti è iniziato, ma dentro Casapound, nonostante tutti si dicano pronti alle ‘barricate’, nessuno pensa davvero che avverrà in tempi brevi”.

La minaccia suprematista. Di estrema destra si parla anche in relazione alla crescente minaccia rappresentata nel mondo dall’ideologia suprematista, all’origine di attentati e stragi che hanno lasciato una scia di sangue. “È la decisione del Canada di includere due gruppi neonazisti nella lista delle organizzazioni terroristiche a segnare una svolta nell’approccio delle democrazie occidentali al pericolo” scrive il direttore de La Stampa Maurizio Molinari in un suo intervento sulla prima pagina del quotidiano.

Le intemperanze di Teheran. Il sequestro della nave britannica è soltanto l’ultima provocazione da parte del regime iraniano nello Stretto di Hormuz. Al riguardo Bernardo Valli, su Repubblica, propone una discutibile equidistanza: “Difficile – scrive – stabilire chi abbia il primato delle provocazioni. Teheran o le capitali nemiche? Washington? Riad? Gerusalemme? Le guerre civili nella regione sono inarrestabili, sono focolai inestinguibili e micidiali che possono annunciare un esteso incendio imminente”.

Bibi supera Ben Gurion. Con 4873 giorni al governo Benjamin Netanyahu ha ufficialmente superato David Ben Gurion come premier più longevo della storia di Israele. Il futuro è però ricco di incognite, sia per gli esiti del voto del prossimo 17 settembre sia per le ben note vicende giudiziarie. “Ad intralciare la strada di Bibi – ricorda il Giornale – pesano tre accuse di corruzione che potrebbero incrinare il suo potere incontrastato”.

Agnes Heller (1929-2019). Ancora numerose le testimonianze relative alla filosofa Agnes Heller, scomparsa nella giornata di venerdì. Wlodek Goldkorn, su Repubblica, racconta: “Una volta mi disse che il giorno più felice della sua vita fu quando vide i soldati sovietici entrare a Budapest nel gennaio 1945. Per lei, ragazza ebrea miracolosamente sopravvissuta fino ad allora, fu la liberazione. Ma, aggiungeva, liberazione non significa libertà. Poi andò a sentire una lezione di Lukacs e restò folgorata dall’eloquio”.

Il segno di RBG. L’Espresso dedica un ritratto a Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema americana e simbolo di determinazione e impegno in difesa dei diritti. “Una famiglia di immigrati ebrei, la sua: il padre, originario di Odessa, aveva conosciuto l’esclusione dalle scuole russe; la madre, cui la unisce un legame fortissimo, la lascia dopo anni di sofferenze dovute al cancro: lei ha 17 anni, è il giorno del suo diploma”. Due, viene spiegato, gli insegnamenti che le lascia: “Be a lady” e “Be independent”.

Max Fridman e l'esempio del fumetto. La Lettura del Corriere pubblica una storia disegnata per l’inserto da Vittorio Giardino, con protagonista il mitico Max Fridman. Una sorta di “spin off”, si legge, del suo libro di recente uscita La doppia vita di Max Fridman. “Discreto e garbato, fermo e coraggioso, Max è uno sguardo sulla storia e i suoi drammi. Anche il fumetto – si legge – ha qualcosa da insegnare”.

Adam Smulevich
twitter @asmulevichmoked
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