2 Agosto 2019 - 1 Av 5779 |


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Pagine Ebraiche 24, la Newsletter
quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri di rav Alberto Sermoneta,
Gadi Luzzatto Voghera, Anna Segre, Francesco Moises Bassano.
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Usa contro Iran e Cina
Gli
Stati Uniti di Donald Trump vanno all'attacco: nelle scorse ore il
presidente Usa ha annunciato che dal primo settembre saranno imposte
nuove tariffe su merci e prodotti cinesi; allo stesso tempo, Washington
ha annunciato nuove sanzioni contro l'Iran, in particolare contro
il ministero degli Esteri Zarif. Su questo punto, sottolinea La Stampa,
l'Ue ha annunciato che continuerà a collaborare con il capo della
diplomazia di Teheran. Secondo il Sole 24 ore la mossa americana
rafforzano i falchi in Iran e costringe i moderati ad allinearsi sulle
istanze più nazionaliste.
Il ministro dell'Interno e le polemiche.
“Nomadi, giornalisti, Berlino. Un caso gli attacchi di Salvini”, titola
il Corriere della Sera, riassumendo gli argomenti della polemica
generata dalle affermazioni del ministro dell'Interno Matteo Salvini.
“Ma lei non teme mai di usare toni troppo alti? Dall'uso della parola
'zingaraccia' alle accuse al videomaker che ha filmato suo figlio sulla
moto della polizia. E ha pure parlato di ricatto da parte dei
tedeschi.”, chiede un giornalista del Corriere intervistando il leader
della Lega. “Non so, veda lei. - la sua risposta - La verità è che noi
abbiamo dovuto organizzarci da soli, i numeri parlano chiaro. Poi, mi
arrivano lettere come quella dell'Ue che mi dicono che prendono alcuni
immigrati solo se ne faccio sbarcare altri. Il risultato, però, è che
ci sono ministri intellettualmente onesti in Europa che mi dicono che
la nostra politica difende tutta l'Unione”. Di bullismo e intimidazione
parla Repubblica in un editoriale in prima sugli attacchi di Salvini a
un suo giornalista. Sul Venerdì, invece, Gad Lerner analizza la
pericolosa retorica di chi riduce gli avversari a topi, vermi, zecche,
denunciando in particolare le parole del vicepremier Salvini.
La bellezza della pace.
In un clima internazionale di rabbia e divisioni, il filosofo
Bernard-Henri Lévy fa un appello sulla Stampa affinché ci si ricordi la
bellezza della pace e non la si dia per scontata. “Sarebbe necessario
raccontare questo momento in cui, dopo la fine del mondo, la fine
dell'amore, la fine di tutto, ci si ritrova in silenzio, seduti ai
margini di un campo dove bruciano dei cadaveri. Questo campo è
l'Europa. Questo silenzio, consumato dal dolore, è la pace. È la parola
più bella, in tutte le lingue. Se avesse un nome, sarebbe il nome di
Dio in ebraico. Ora è questo campo che alcuni stolti, in gran numero,
vorrebbero bruciare di nuovo. È questa parola che il rumore degli
stivali riduce ancora una volta al silenzio”.
Rom e Sinti, il giorno del ricordo.
“Era il 2 agosto del 1944 quando nel campo di sterminio di
Auschwitz-Birkenau, nella Polonia occupata dai nazisti, veniva
"liquidato" lo Zigeunerlager "il settore degli zingari". In un solo
giorno, 75 anni fa, oltre 4.000 persone, in maggioranza donne e
bambini, furono sterminate nelle camere a gas, cremate nei forni e le
loro ceneri buttate”, ricorda oggi Avvenire, sottolineando come oggi
cada il giorno del ricordo delle vittime del genocidio nazista Rom e
Sinti, in lingua romani Porrajmos.
L'artigiano Primo Levi.
“Nel giorno dell'anniversario, a cento anni dalla nascita, Rai Cultura
ha dedicato allo scrittore torinese un documentario di Bruna Bertani Le
mani di Primo Levi. Adesso è più facile scoprire i molti volti di Primo
Levi, il 'poliedro' Levi, - racconta Aldo Grasso sul Corriere - le sue
diverse attività, anche manuali, le molte e differenti tastiere dello
scrittore (si scrive con le mani). Adesso è più facile, dopo il lavoro
tenace e intelligente di Marco Belpoliti, il curatore dell'opera omnia
di Primo Levi, teso ad affermare la supremazia dello scrittore sul
testimone”.
Woody Allen si racconta.
Ampia intervista rilasciata al Venerdì di Repubblica dal regista Woody
Allen. Tra le domande, se farà come Philip Roth, che aveva annunciato
che avrebbe smesso di scrivere. “No, Roth era una persona molto più
profonda, intelligente e colta di me. Io farò film sin quando qualcuno
mi pagherà per farli”, la risposta tra il serio e l'ironico di Allen.
L'espressionismo di Lee Krasner.
“Non chiamatela signora Pollock”, titola Repubblica nel raccontare la
storia della pittrice Lee Krasner, abile artista e moglie di Jackson
Pollock. “Mi è capitato di essere la 'signora Jackson Pollock', una
cosa impegnativa. L'unico aspetto che non avevo contro era di non
essere nera. Ero una donna, ebrea, vedova, una fantastica pittrice, e
forse un po' troppo indipendente”, raccontò di sé la Krasner.
Salvataggio sul Mar Rosso.
Un resort sulle coste sudanesi come base per il Mossad per
un'operazione di salvataggio degli ebrei etiopi. È la storia vera
raccontata dal nuovo film di Netflix The Red Sea DivingResort,
presentato oggi su La Stampa.
Daniel Reichel
twitter @dreichelmoked
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