A 80 ANNI DALL'INIZIO DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE
"Ricordiamo la guerra, lavoriamo per la pace"
“Mi inchino di fronte alle vittime dell’attacco a Wielun. Mi inchino di fronte alle vittime polacche della dittatura tedesca. E chiedo perdono”.
Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier (nell’immagine) nel corso di una cerimonia commemorativa a 80 anni dallo scoppio della seconda guerra mondiale che si è tenuta proprio a Wielun alla presenza tra gli altri del presidente polacco Andrzej Duda.
A ricordare l’anniversario è stata anche anche Ursula von der Leyen, la presidente tedesca della Commissione europea: “Oggi – il suo messaggio – è l’ottantesimo anniversario di un capitolo oscuro della storia europea, lo scoppio della seconda guerra mondiale in Polonia causato dalla Germania nazista. Dovremmo ricordare collettivamente, imparare le nostre lezioni individualmente e agire insieme per il futuro. Per la pace. Per dignità. Per l’umanità. Questo è il nostro dovere. Per sempre”. Sulla stessa lunghezza il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che ha affermato: “Il primo settembre 1939 scoppiava la seconda guerra mondiale. Il sonno della ragione generò mostri orribili nel cuore d’Europa. Abbiamo saputo sconfiggerli costruendo pace, sviluppo, e sicurezza per la nostra gente. Non era scontato”.
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L'INIZIATIVA UCEI
"Rosh Chodesh Elul, momento di ricerca e crescita"
Un’occasione propizia per approfondimento, riflessione, introspezione. Con Rosh Chodesh Elul, l’inizio del mese di Elul celebrato in queste ore, ha preso avvio un percorso che ha come ideale conclusione la festa di Rosh haShanah, il capodanno ebraico, e il digiuno solenne dello Yom Kippur.
Un capo mese quindi particolarmente significativo anche da un punto di vista simbolico, trattandosi dell’ultimo dell’anno 5779. Ragion per cui l’UCEI, riproponendo una formula già sperimentata con successo nel 2018, ha invitato tutte le Comunità a fare dell’occasione offerta oggi dal calendario un momento condiviso di vita ebraica attraverso l’apertura di sinagoghe per la preghiera, la lettura della Torah e l’ascolto del suono dello Shofar. Esperienze che, per rav Giuseppe Momigliano, rabbino capo di Genova e assessore al culto dell'Unione, possono aiutarci “a riconoscere i valori e le scelte di vita ebraica che dobbiamo condividere per il bene delle nostre Comunità”.
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PER LA SECONDA VOLTA NELLA STORIA
Tavola Valdese, una donna al vertice
Cinquantuno anni, laureata in Giurisprudenza a Palermo, consacrata al ministero diaconale nel 2003, Alessandra Trotta è da questo fine settimana la nuova moderatora della Tavola valdese, l’organo di rappresentanza di tutti i valdesi e metodisti davanti allo Stato italiano. Nel nuovo assetto anche Erika Tomassone (vicemoderatora), Laura Turchi, Italo Pons, Greetje van der Veer, Dorothea Müller, Ignazio Di Lecce. “Non renderemmo onore alle generazioni che ci hanno preceduto, se sfuggissimo alla responsabilità di leggere i segni dei nostri tempi e di interpretare le sfide dell’oggi. Siamo però responsabili della messa a frutto dei talenti che abbiamo ricevuto, in una storia lunga più di 800 anni, e che siamo chiamati ad usare in modo rinnovato e creativo” ha evidenziato nel suo primo intervento Trotta, che succede al moderatore uscente Eugenio Bernardini.
Alla moderatora sono andati i complimenti della Presidente UCEI Noemi Di Segni, che in una nota afferma: “Sono certa che, anche nel segno dell’ottimo lavoro svolto dal suo predecessore, che ringrazio per il lungo e proficuo servizio al vertice della Tavola valdese, le nostre due comunità sapranno costruire ulteriori percorsi di collaborazione per contribuire a plasmare una società sempre più aperta, inclusiva e consapevole. Un cammino irrinunciabile, che è nel dna sia di ebrei che di valdesi”.
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Rassegna stampa
Verso il Conte bis
Ore decisive per la nascita del governo Conte bis, con la trattativa fra Pd e Cinque Stelle che procede serrata, l’incontro del premier incaricato con il Presidente Mattarella e un nuovo intervento favorevole di Beppe Grillo. Anche se diversi restano gli ostacoli da superare.
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TRINO VERCELLESE - L'APPELLO
"La Memoria va tutelata"
Un appello affinché l’amministrazione comunale di Trino Vercellese receda dall’intenzione di modificare il nome della piazza intitolata alcuni anni fa a quattro concittadini ebrei uccisi nella Shoah. A rivolgerlo, in un messaggio congiunto inviato al sindaco Daniele Pane, sono la Presidente UCEI Noemi Di Segni e la Presidente della Comunità ebraica vercellese Rossella Bottini Treves.
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Il fascino dei totalitarismi
Molti in questi giorni, ripensando all’inizio della Seconda guerra mondiale – oggi 80 anni fa – hanno ripetuto “mai più”. Capisco l’intento consolativo, ma non mi convince.
Io mi faccio questa domanda: Perché i totalitarismi suscitavano fascino? E osservo: la maggioranza dell’opinione pubblica, tra le sue convinzioni aveva le seguenti: 1) non era male ridurre i diritti a qualcuno, 2) il diritto al futuro passa attraverso l’oppressione e la «caccia» a qualcuno, 3) essere antitotalitari e antisemiti allo stesso tempo non era una contraddizione.
E mi chiedo: Perché?
David Bidussa, storico delle idee
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Ricordando Grazia
Grazia se ne è andata e la cosa peggiore per me, che la conosco da tempo quasi immemore, avendo poi avuto modo di frequentarla con continuità, è che sapevo che si sarebbe congedata da noi a breve. In cuore mio, tuttavia, mi dicevo che la vita le avrebbe ancora concesso del tempo, almeno quanto necessario per realizzare ancora una delle cose tra le tante che amava fare. Non è stato così, e ciò mi pare un’ingiustizia non meno grave del fatto stesso che sia morta giovane, anzitempo non solo rispetto alla sua stessa esistenza ma anche alle tante cose che aveva comunque in animo di fare.
Claudio Vercelli, storico
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