LA COMMISSIONE PRESENTATA IN SENATO DA LILIANA SEGRE
"Gli odiatori devono sapere che la democrazia
sa difendere i propri valori e i propri diritti"
È previsto nel pomeriggio il voto dell’aula del Senato sull’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Una proposta di cui è prima firmataria la Testimone della Shoah e senatrice a vita Liliana Segre. “Gli odiatori, quasi tutti anonimi, devono sapere che la democrazia sa difendere secondo giustizia i propri valori e i diritti delle persone” ha sottolineato nelle scorse ore la senatrice, presentando la proposta.
L’intervento si è aperto con una puntualizzazione. Sono trascorsi esattamente vent’anni, ha infatti esordito Segre, da quando nella Carta europea dei diritti umani è comparsa l’espressione hate speech. Nel 2008, invece, l’Unione europea ha adottato la decisione quadro, citata nella mozione, secondo la quale gli Stati membri devono garantire che siano punibili “proprio i discorsi di incitamento all’odio, intenzionali e diretti contro un gruppo di persone o un singolo membro di esso, con riferimento alla razza, al colore, alla religione o all’etnia”.
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ISRAELE - L'ANNUNCIO DI GANTZ
"Se premier, promuoverò il pluralismo ebraico"
Una piccola scossa nella politica israeliana. A darla, l’annuncio del leader di Kachol Lavan Benny Gantz di voler abbracciare, se dovesse diventare primo ministro d’Israele, tutte le correnti dell’ebraismo e rilanciare un accordo che garantirà ai movimenti reform e conservative lo stesso status al Kotel, il Muro Occidentale di Gerusalemme, dell’ebraismo ortodosso. “Facciamo parte di un mosaico di culture e tradizioni” ha detto Gantz nel corso del congresso dell’Agenzia Ebraica organizzato nella capitale israeliana. “Nutrirò questo pluralismo. Promuoverò l’attuazione dell’accordo per il Muro occidentale. Ogni volta che vado al Kotel guardo quel mare di pietre: le loro diverse dimensioni e forme sono come le correnti che abbiamo nell’ebraismo”. L’accordo di cui parla Gantz è quello siglato e poi congelato dal Primo ministro uscente Benjamin Netanyahu che prevedeva la realizzazione di una nuova area al Muro Occidentale, definita egalitaria, in cui uomini e donne dei movimenti dell’ebraismo Conservative e Reform avrebbero potuto pregare insieme.
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I CELEBRI CACCIATORI DI NAZISTI OSPITI DI UNAR E FONDAZIONE MUSEO DELLA SHOAH
L'appello di Serge e Beate Klarsfeld agli studenti:
"Lotta senza tregua ai demagoghi e populisti"
“Le nuove generazioni europee non possono neanche immaginare cosa fosse la guerra. Oggi abbiamo diritti inimmaginabili di cui godere e che vanno difesi. Per questo è necessario mobilitarsi contro i demagoghi e populisti che imperversano. Trovate anche voi la vostra strada”.
Serge e Beate Klarsfeld dell’argomento se ne intendono. La celebre coppia di cacciatori di nazisti, impegnata da oltre mezzo secolo a far luce sui crimini del recente passato e ad assicurarne alla giustizia i responsabili, parla davanti a una platea di studenti. L’occasione è la conferenza “Una vita di lotta contro la discriminazione” organizzata dall’Unar e dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma con la partecipazione della ministra alle Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
Per la coppia, l’opportunità per ripercorrere le tappe salienti di un impegno di verità e civiltà. Lui, ebreo, figlio di un uomo assassinato ad Auschwitz, che si riconcilia con la Germania attraverso la storia dei giovani eroi della “Rosa bianca”, arrestati e decapitati dai nazisti. Lei, cristiana, che sente il peso della responsabilità storica tedesca.
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IL CONVEGNO IN CORSO A TORINO
Primo Levi, dieci anni di lezioni
È ancora in corso la giornata di studio presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, che vede riuniti i dieci relatori delle Lezioni Primo Levi, i cui contributi sono stati raccolti e recentemente pubblicati in un unico volume edito da Mondadori. “Oggi è l’occasione per fare il punto dopo dieci anni di lavoro – commenta Fabio Levi, direttore del Centro Internazionale d Studi Primo Levi – e per farlo abbiamo scelto di riunire dieci punti di osservazione diversi di un medesimo, seppur sempre cangiante, oggetto di studi”.
Sono proprio gli spazi dell’Università di Torino ad ospitare le due giornate dedicate a Levi, che ben si inseriscono nella scia del fitto calendario di iniziative organizzate dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita dello scrittore e dal Centro Internazionale lui dedicato.
Alice Fubini
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UN CONVEGNO A ROMA
Doveri del giornalista, una prospettiva ebraica
Tre chiavi di lettura – sociologica, etico-morale e giuridica – hanno caratterizzato la giornata di studio e formazione professionale “I doveri del giornalista per una società migliore”, organizzata ieri a Roma dalla Facoltà di Comunicazione Sociale Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce e dall’Associazione Iscom (Ente Terzo Formatore). L’iniziativa, valida ai fini della formazione professionale continua dei giornalisti , ha visto alternarsi al tavolo giornalisti, accademici, rappresentanti di istituzioni religiose e laiche. A portare un contributo anche il segretario generale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Uriel Perugia, intervenuto con una riflessione sul punto di vista ebraico sui doveri e sulle responsabilità del giornalismo e degli operatori dei media.
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LASCIA LA DIREZIONE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI DOPO UNA VITA DI LAVORO
Liana, Mazal Tov!
Emozione tangibile quest'oggi nella sede dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per la festa di pensionamento di Liana Vivanti, direttore dei Servizi amministrativi UCEI. Alle spalle 42 anni di lavoro nell'ente, ricordati con gratitudine dalla Presidente Noemi Di Segni e dall'assessore al Personale Franca Formiggini Anav.
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Rassegna stampa
Libano, Paese nel caos
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Chi è razzista
Molto interessante la considerazione di Matteo Salvini riguardo la proposta di legge portata avanti da Liliana Segre riguardo l’odio razzista nel web. Dice il leader della Lega: l’antisemitismo è schifezza, ma per il razzismo, chi decide chi è razzista? Ad esempio a lui dicono sempre di essere razzista, dunque chi è il giudice? Beh, certamente il pregiudizio non è una categoria ontologica, ma politica. Un tempo si sarebbe detto che l’antisemitismo non era razzismo perché gli ebrei sono effettivamente così: tirchi, complottasti, infidi. Ed oggi lo stesso riguardo ad altre minoranze. Domani chissà.
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Ticketless - Sogni in copertina
Enrico Castelnuovo era uno storico dell’arte, che sapeva essere pungente e corrosivo, alternando discorsi alti a esempi concreti. Per esempio era capace di menzionare, solo per averli annusati negli scaffali degli ultimi arrivi nella redazione torinese dell’”Indice”, tre-quattro libri di argomento ebraico recanti in copertina, stancamente, sempre lo stesso quadro, lo stesso interno borghese, di scuola italiana, dove l’elemento ebraico era totalmente assente, in un contesto, spiegava, di “assimilazione paesaggistica”, prima che di assimilazione ideologica. Il problema era e rimane serio.
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Periscopio - Il diavolo e il Parlamento UE
Mi rendo conto che criticare la recente delibera del Parlamento Europeo (che, in pratica, accomuna comunismo e nazi-fascismo in un’unica condanna globale di tutte le esperienze dittatoriali del ‘900) è alquanto pericoloso, perché farlo significa inevitabilmente essere tacciati di buonismo e sinistrismo. E se, a farlo, è qualcuno che, come il sottoscritto, ha già dei precedenti in materia, il rischio diventa ancora più alto, perché, com’è noto, più indizi assurgono a valore di prova.
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