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6 Novembre 2019 - 8 Cheshvan 5780

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Giuseppe Momigliano, Davide Assael, Alberto Cavaglion, Francesco Lucrezi e Francesco Lotoro.
 
 
"Pronta a incontrare Salvini"
“Io non odio, perché non dovrei aprire la porta? Certo che lo incontrerò”. Le parole della senatrice a vita Liliana Segre, che si è detta disponibile a un confronto con il leader leghista Matteo Salvini, in evidenza sui giornali.
Nelle scorse ore la Testimone è stata oggetto di un nuovo attacco intimidatorio, ad opera di Forza Nuova, che a Milano ha esposto uno striscione di protesta contro un premio assegnatole nelle scorse ore. Sottolinea Repubblica: “Una provocazione mirata contro Liliana Segre”.

Il calcio reagisce all'odio. Reazioni significative del mondo del calcio agli ultimi episodi di odio e violenza verbale. Il Verona ha disposto l’esclusione dagli spalti fino al 2030 per Luca Castellini, leader della tifoseria dell’Hellas ed estremista di destra, che aveva insultato Balotelli con epiteti razzisti. La procura intanto indaga sull’episodio di domenica, che ha fatto il giro del mondo. Chiusa per una giornata la curva. “Qualcosa si muove” titola la Gazzetta dello Sport.

Le preoccupazioni di Tommasi. Ad intervenire è tra gli altri Damiano Tommasi, leader dell’Associazione Italiana Calciatori e bandiera dell’antirazzismo. Intervistato dal Corriere, esterna una preoccupazione: “Potrà succedere che qualcuno deciderà di lasciare il campionato italiano per trasferirsi all’estero. Del resto quando certi fatti accadono in altri campionati ci sono condanne e sanzioni certe, in Italia invece prevalgono i ma…”.
Importante l’iniziativa presa ieri del presidente del Coni Giovanni Malagò, in visita ad Auschwitz. “A nome del Coni e mio personale – le sue parole, segnalate dalla Gazzetta – una doverosa testimonianza dove non serve parlare, ma riflettere”.
Il Corriere Roma propone invece una riflessione sulle radici ebraiche del calcio romano. “Siamo tutti uguali”, il messaggio che viene veicolato.

Se la storia ripresenta il conto. “Rimuovere la storia non serve a niente. Prima o poi la storia presenta il conto, e tanto più se si è cercato di dimenticarla. Rifioriscono gli attentati alle sinagoghe, gli omicidi, le bastonature, le fiumane sotto le svastiche, e hanno molteplici cause, una delle quali sono i ragazzi come sono oggi: non hanno nulla da rimuovere, nessun male compiuto né subito, e nemmeno compiuto o subito dai loro padri, ignorano tutto quanto è successo, tutto quanto gli è semplicemente estraneo”.
È quanto scrive Mattia Feltri, nel suo odierno Buongiorno su La Stampa.

“L’antiebraismo oggi si rinnova nel razzismo di Salvini”. È il titolo di un intervento che appare sulle pagine genovesi di Repubblica, ispirato al corteo per la Memoria viva organizzato lunedì scorso da Comunità di Sant’Egidio, Comunità ebraica e Centro Primo Levi. “L’antiebraismo dei fascisti non è mai morto e oggi continua e si rinnova nel razzismo neppure nascosto di un Salvini o del consigliere comunale veronese che stigmatizzano Balotelli e non gli ignobili derisori del colore della sua pelle. Per questo – si legge – la marcia di Genova è stata un motivo di conforto”.

Adam Smulevich twitter
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