IL MINISTRO DEGLI ESTERI ISRAELIANO ISRAEL KATZ IN VISITA A MILANO E ROMA
Cooperazione strategica e lotta all'antisemitismo,
l'impegno comune di Italia e Israele
“Un'efficace azione militare di una coalizione arabo-occidentale guidata dagli Stati Uniti che scoraggi l'aggressione iraniana. Questi sono momenti critici”. Ad affermarlo, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz in visita in Italia in occasione dei Med Dialogues, la conferenza internazionale organizzata da Ministero degli Esteri e Ispi. Del tema della minaccia iraniana, del problema dell'antisemitismo e della volontà di chiedere a Roma di seguire l'esempio degli Stati Uniti e riconoscere ufficialmente Gerusalemme come capitale d'Israele, il ministro ha parlato ieri in occasione di una visita a Milano, dove ha deposto dei fiori sull'albero d'ulivo portato da Israele in memoria dei caduti della lotta contro il terrorismo interno ed esterno e alla criminalità organizzata in Italia. Dopo la cerimonia, il ministro è stato ospite della serata organizzata al Centro Noam per la presentazione della nuova Unione democratica amici d’Israele (UDAI).
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ACCADEMIA DEI LINCEI, IL PREMIO LEVI AL PROFESSOR VINCENZO BALZANI
“Scienza al servizio di un mondo migliore"
Nel centenario della nascita, accademia e studiosi di varie discipline tornano a darsi appuntamento nel nome di Primo Levi. Succede in queste ore all’Accademia Nazionale dei Lincei, sede di una conferenza internazionale in tre giornate dedicata a una delle più importanti opere dello scrittore e Testimone torinese, Il sistema periodico, che avrà come momento conclusivo l’assegnazione del Premio Levi Award, istituito nel 2017 dalla Gesellschaft Deutscher Chemiker e dalla Società Chimica Italiana, al professor Vincenzo Balzani.
Con le sue 650 pubblicazioni citate più di 65mila volte nella letteratura scientifica, Balzani è uno dei chimici più conosciuti al mondo. Pioniere delle macchine molecolari, è professore emerito all’Università di Bologna e nel recente passato ha sfiorato il Nobel.
Ad essere riconosciuti, si legge nella motivazione del premio, che sarà consegnato al termine di una mattinata che vedrà il contributo tra gli altri di Fabio Levi, presidente del Centro Studi Primo Levi, “la sua profonda attenzione agli aspetti sociali della scienza e al comportamento etico degli scienziati” e il suo deciso impegno “nel promuovere la scienza per un mondo migliore, ridurre la povertà e fermare le guerre”.
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QUI MILANO - IL PROGETTO NOT IN MY NAME
Ruolo della donna, religioni a confronto
Qual è il ruolo della donna nell’ebraismo, cristianesimo e islam? Vi è parità di ruoli tra i due sessi? Come mai i sacerdoti sono solo uomini? Sono alcune delle domande che i trenta studenti milanesi che partecipano al progetto Not in my name hanno rivolto ai rappresentanti delle tre religioni monoteiste durante un incontro tenutosi alla sinagoga centrale della città. Un’occasione di confronto che ha segnato il terzo giorno di lavori del seminario dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne promosso da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità Religiosa Islamica Italiana e Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. A rispondere alle domande dei ragazzi – a cui sia la presidente UCEI Noemi Di Segni sia il vicepresidente Giorgio Mortara hanno sottolineato l’importanza della loro partecipazione al progetto come modelli positivi per gli altri giovani – sono stati il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib, l’imam Yahya Pallavicini, presidente della Coreis italiana, Daniela Lerma, coordinatrice della pastorale di adolescenti del Regnum Christi in Italia e Francesca Barbano, metodista, rappresentante dell’Osservatorio Interreligioso contro la Violenza sulle Donne.
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Rassegna stampa
Parigi e la lotta all'odio
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Setirot - Una grande famiglia veneziana
Succede che Marilì Cammarata mi faccia avere la seconda edizione, riveduta e ampliata, del suo Angeli, Margherite, Mandolini e altri Levi erranti. Una grande famiglia veneziana dal ghetto al mondo (e alla corte d’Inghilterra), Alpes editore. Accade che l’autrice da tempo si sia appassionata alla storia di questo ramo delle proprie origini e adesso mi stuzzichi dimostrando che pure tra quei Levi e la mia famiglia ci sono stati legami stretti, strettissimi. D’altronde, mi dico, tra antiche stirpi ebraiche veneziane è normale e noto che il linkage come il pettegolezzo più sfrenato siano all’ordine del giorno. Ed essendo il Ghetto della Serenissima nodo centrale di commercio e traffici non è certamente una notizia che le diramazioni siano arrivate nei principali porti europei e non.
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L’Europa e i greci a Stalingrado
Pubblicare una foto di Hitler in compagnia di un cane con la frase “vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”, come ha fatto Emanuele Castrucci, docente di Filosofia del diritto all’Università di Siena, è un gesto molto eloquente ma poco originale. Soprattutto quando subito dopo l’accademico ha aggiunto, a titolo di spiegazione, che “Hitler, anche se non era certamente un santo, in quel momento difendeva l’intera civiltà europea”.
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Machshevet Israel - Kabbalah come filosofia religiosa
Nel 1846, dice lo storico del pensiero ebraico Alessandro Guetta, il livornese Elia Benamozegh, fresco di studi rabbinici, si avventurò nel più lungo viaggio che avrebbe mai fatto fuori dalla sua città: si recò a Pisa. Aveva ventitré anni ed era più che mai deciso a incontrare di persona un già famoso trentasettenne filosofo francese ebreo, Adolphe Franck – puro frutto dell’emancipazione napoleonica, modello per l’Europa ebraica ottocentesca – il quale, tre anni prima, aveva dato alle stampe un pionieristico libro dal titolo “La Kabbalah ou Philosophie religeuse des Hébreux”
Massimo Giuliani, Università di Trento
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Piccole luci in diaspora
Ci sono bambini dalla schizofrenica esistenza, in questi giorni infarciti, perlomeno alle nostre latitudini, da alberi natalizi e vetrofanie con renne e slitte – mi pare anche di aver intravisto un’auto addobbata con tanto di corna sporgenti dai finestrini, ma potrebbe trattarsi di una mia mania di persecuzione. A scuola imparano canzoncine che hanno come protagonisti i menzionati alberi e babbi natale – perché è vero che a tre anni sono esonerati da una partecipazione attiva e diretta, il che non li sottrae però all’ascolto, nella stessa stanza, di quanto agli altri viene insegnato su questo magico periodo dell’anno, e per osmosi ne assorbono parole, ritmi, gesti, insomma quasi tutto.
Sara Valentina Di Palma
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Antisemitismo da Londra a Siena
Ha fatto molto bene Paolo Mieli (“L’ambigua sinistra inglese”, Corriere della Sera, 2 dicembre 2019) a citare dettagliatamente gli episodi nei quali il leader laburista Jeremy Corbyn ha manifestato ostentatamente il suo odio per Israele e la sua vicinanza a coloro che vorrebbero distruggerlo. Perché una cosa è parlare genericamente di antisemitismo, altra è ricordare dettagliatamente, come ha fatto Mieli, una serie di episodi di cui è stato protagonista Corbyn.
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