Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui       23 Dicembre 2019 - 25 Kislev 5780
LE ACCENSIONI PER IL PRIMO LUME 

Chanukkah, luce in tutta Italia

La luce di Chanukkah illumina e continuerà a illuminare molte città italiane nei prossimi giorni. Cerimonie all'insegna della condivisione, davanti alle sinagoghe e in diverse pubbliche piazze. 
A Roma l'appuntamento ormai tradizionale in piazza Barberini, organizzato per la 31esima edizione dal movimento Chabad Lubavitch.
Incontri e consuetudini che si sono rinnovate in tutto il Paese, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e comuni cittadini da Milano (nell'immagine l'accensione in Piazza San Carlo) a Firenze.
LA REPLICA D'ISRAELE AL PROCURATORE DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE 

"I giudici dell'Aia strumentalizzati dai palestinesi.
Falsità alla base dell'indagine"

La decisione della Corte penale internazionale (Cpi) di voler avviare un'indagine su presunti crimini di guerra commessi in Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza è stata definita dal governo israeliano come un “atto di terrorismo diplomatico” e come “un'arma nella guerra politica” contro Israele. L'annuncio è stato dato negli scorsi giorni dal procuratore della Cpi Fatou Bensouda che ha detto di essere pronta ad aprire un'indagine formale ma di voler attendere la decisione sulla giurisdizione territoriale da parte dei giudici dell'Aia. “La decisione del pubblico ministero contro Israele è assurda per tre motivi. - la replica del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in occasione della riunione governativa di inizio settimana - La prima assurdità è che la decisione del procuratore contraddice completamente il principio fondante del tribunale stesso. La CPI è stata istituita dopo gli orrori della Seconda guerra mondiale, principalmente gli orrori che sono stati inflitti al nostro popolo, ed è stata progettata per affrontare i problemi che gli Stati avrebbero sollevato riguardo ai crimini di guerra, come il genocidio o le deportazioni su larga scala. È stata ideata per gli Stati che non avevano veri sistemi giudiziari di diritto, che sono presenti ovviamente nel mondo occidentale”.
L'UCEI E LA CAMPAGNA SOCIAL CON IL WORLD JEWISH CONGRESS

#WeRemember, un hashtag per difendere la Memoria 

Al via la quarta edizione di #WeRemember, la campagna lanciata dal World Jewish Congress con l’adesione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, per combattere l’antisemitismo e tutte le forme di odio, violenza e xenofobia. Una campagna rivolta al mondo e agli utenti dei social network, chiamati a trascrivere l’hashtag su un cartello, a scattarsi una foto accanto ad esso e a condividerla sul proprio profilo.
IL VENTIQUATTRENNE TORINESE ALLA GUIDA DEL NUOVO CONSIGLIO UGEI 

Giovani ebrei d'Italia, Simone Santoro presidente

Il torinese Simone Santoro, 24 anni, è il nuovo presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia. L’ha deciso all’unanimità il neoletto Consiglio in carica per il 2020. Studente universitario con una laurea magistrale in ingegneria vicina alla conclusione e con un master conseguito a Barcellona alle spalle, Santoro intende impostare un anno di lavoro all’insegno del dialogo. E cioè, sottolinea, “di quell’arte che induce le persone a scoprire quanto possono avere in comune”. L’idea pertanto, attraverso un dialogo “rispettoso, umile e propositivo”, è di favorire al massimo aggregazione. “Coinvolgeremo tutte le anime dell’ebraismo giovanile italiano, religiosi e non, sionisti di sinistra e sionisti di destra. Piccole, medie e grandi Comunità. Lavoreremo – afferma il neo presidente Ugei – all’insegna di messaggi distensivi”.  
Accanto a Santoro opereranno tra gli altri David Fiorentini in qualità di vicepresidente, Daphne Zelnick come tesoriere e Giulia Rachel Ciolli come responsabile di HaTikwa e del sito Ugei. In Consiglio anche, ciascuno con deleghe assegnate anche in questo caso con parere unanime, i Consiglieri Keren Perugia, Bruno Sabatello e Giulia Santoro.

SEGNALIBRO 

Un invito fatale, una storia dal Talmud

Esce per la collana Parpar di Giuntina dedicata ai bambini un albo illustrato davvero originale. Si tratta di “Un invito fatale. Una storia dal Talmud” (testo di Shoahm Smith, illustrazioni di Einat Tzarfati). La storia raccontata è quella di Kamtza e Bar Kamtza.
Un uomo ricco di Gerusalemme ordina al proprio servo di invitare alla sua festa tutti i suoi amici, e in particolare il suo migliore amico Kamtza. Il servo però si sbaglia e invece di Kamtza invita il peggior nemico del suo signore, ossia Bar Kamtza. Questi arriva alla festa pensando a una riconciliazione, ma qui viene umiliato davanti a tutti – e nessuno degli invitati interviene – e cacciato via. Allora, pieno di rabbia e desideroso di vendicarsi, Bar Kamtza si reca dall’imperatore romano e fa la spia dicendogli che gli abitanti di Gerusalemme si vogliono ribellare. L’imperatore decide allora di distruggere il Tempio e la città.
LA NOTA UCEI E COMUNITÀ DI VERCELLI SULLA DELIBERA DEL COMUNE PIEMONTESE

"La città di Trino e il ricordo della Shoah,
una revoca che rispetta la Memoria”

Negli scorsi giorni il Comune di Trino (Vercelli) ha revocato la delibera con cui a luglio aveva deciso di cambiare il nome della piazza della città intitolata ai “Martiri dei Lager”, trasformandola in piazza dei Tipografi trinesi. Un risultato possibile anche grazie allo sforzo intrapreso da Comunità ebraica di Vercelli e UCEI, che hanno accolto con soddisfazione la decisione dell’amministrazione del Comune piemontese. In un messaggio congiunto la Presidente UCEI Noemi Di Segni e la presidente della Comunità ebraica vercellese Rossella Bottini Treves affermano: “La decisione del sindaco di Trino di revocare il cambio di intitolazione della piazza dedicata a quattro concittadini ebrei uccisi nella Shoah costituisce la vittoria del buon senso. Una scelta maturata nel corso di questi mesi, dopo che un iniziale annuncio aveva lasciato intendere l’imminente trasferimento di piazza Martiri dei Lager in periferia. Gli intensi colloqui intrattenuti in questo periodo hanno aperto la strada a un cambio di passo per il quale esprimiamo il nostro più sentito apprezzamento”. Per Di Segni e Bottini Treves “un segnale importante di luce e rispetto, delle persone e della Memoria in quanto valore che unisce e su cui si fonda la nostra società libera e democratica, in questi tempi difficili”.
CHANUKKAH 5780 - OTTO GIORNI, OTTO LUCI 

Tempo di misericordia

Yitzhak Luria (1534-1572) ritiene che la formula della benedizione di accensione dei lumi di Chanukkah debba essere “Leadliq ner Chanukkah/Accendere i lumi di Chanukkah”, senza la parola “shel/di” come si usa generalmente. Il mistico riporta nel formulario da lui redatto che, nei giorni di Chanukkah, brillano i tredici attributi della misericordia divina: sette, uno ogni giorno, i restanti cinque tutti insieme nell’ottavo e ultimo giorno. Il Signore ti conceda grazia/yochnekhà, figlio mio (Genesi 43:29); queste sono le parole che Giuseppe rivolse a Beniamino nel momento del loro incontro. Rabbì Menachem Nachum Twersky di Chernobyl (1730-1787) ha spiegato che “l’espressione yochnekhà/ti conceda grazia ha la stessa radice di Chanukkah ed è per questo che il brano della Torah di Miqqetz si legge nel sabato che cade in questa festa”.

Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova


Rassegna stampa

Israele e la strada aperta
per il Made in Italy

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Cittadinanze da cancellare
Il comune di Terralba, in provincia di Oristano, ha bocciato la proposta di revocare la cittadinanza onoraria concessa a Benito Mussolini nel 1924. Fra le motivazioni espresse dal capogruppo di maggioranza, quella che la vicenda sarebbe “lontana dalla nostra comunità”. Come in altri casi, come in particolare nei rifiuti a concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, motivazioni locali e campanilistiche coprono una realtà di sentimenti filofascisti e razzisti.
Anna Foa
Oltremare - Ellissi
Una cosa che non ho voluto fare, nella mia qualità di immigrata prima in America e poi in Israele, è stato di continuare a vedere la tv italiana e ascoltare musica italiana. I giornali online possono passare, sono un modo per tenersi aggiornati senza perdere troppo tempo, tenuto conto che i programmi televisivi italiani hanno la caratteristica di avere tempi biblici. Quelle poche volte che ho cercato il podcast di una trasmissione mi sono poi arenata davanti alla sua durata, che lo rendeva di solito inutile, perché vivere una vita in un altro paese significa avere comunque 24 ore al giorno e non è umanamente possibile farci entrare due paesi o più in parallelo.
Daniela Fubini
Controvento - L'inizio della fine
C’è una data che segna l’inizio della fine della ricerca scientifica e tecnologica in Italia: il 1938. Con le leggi razziali, furono in un sol giorno epurati 96 docenti ebrei, moltissimi dei quali scienziati , fisici, biologi, matematici. Basti pensare al gruppo torinese di Giuseppe Levi, con il quale lavoravano tre futuri premi Nobel: Rita Levi Montalcini, Salvador Luria e Renato Dulbecco, o all’economista Franco Modigliani, altro premio Nobel, tutti costretti a sospendere le loro ricerche in terra natia per poi riprenderle negli Stati Uniti. Del loro lavoro, che vide la luce in Italia, beneficiò l’economia americana.
Viviana Kasam
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