Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui    14 Dicembre 2022 - 19 Kislev 5783
GIORNALISTI PERSEGUITATI, SVELATA LA TARGA A ROMA

“Leggi razziste, punto più basso della storia italiana”

Trentacinque nominativi compongono la lista di giornalisti e tipografi espulsi a Roma dall’Ordine dei giornalisti con l’applicazione delle leggi antisemite fasciste. A farne memoria una targa di marmo svelata nella sede regionale dell’Ordine nel corso di una cerimonia che ha visto la presenza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Le leggi razziali del ‘38 hanno rappresentato il punto più basso della storia italiana, una vergogna che ha segnato il nostro popolo per sempre” ha esordito la premier, sottolineando come quell’opera di cancellazione ed epurazione fu compiuta “nel silenzio di troppi”. Un tema che resta attuale. Secondo Meloni infatti la lotta contro l’antisemitismo e contro le discriminazioni sarebbe una battaglia “ancora non vinta”. Una sfida complessa, articolata nelle sue forme “e che riguarda da vicino anche le istituzioni, a ogni livello: il governo continuerà a fare la sua parte”.
A introdurre la cerimonia il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio Guido D’Ubaldo. Quella scatenatasi nel ’38, ha ricordato, fu “una persecuzione particolarmente violenta e crudele”. Da qui l’esigenza di compiere un gesto “affinché anche i più giovani possano ricordare” e resti un segno concreto d’impegno “contro le discriminazioni, l’antisemitismo, l’odio di genere”. D’Ubaldo ha anche letto un messaggio di apprezzamento pervenuto dalla senatrice a vita Liliana Segre, che ha lodato “la buona pratica di Memoria, un grande rammendo, un percorso di ricucitura civile” instradata dalla cerimonia. L’epurazione dei giornalisti ebrei “non fu un fulmine a ciel sereno”, ma un atto preceduto da un clima d’odio di cui essere coscienti in ogni sua tappa. A rappresentarlo, nel suo intervento, la presidente degli ebrei romani Ruth Dureghello. Al centro anche una riflessione sulle parole e il loro impatto. Anche oggi, il suo messaggio, “possono pesare come pietre, procurare dolore e ferite”. 
A portare una testimonianza personale il Testimone Sami Modiano, sopravvissuto alla Shoah di origine rodiota. “Ero un bambino di otto anni che amava andare a scuola. Quel giorno mi ero svegliato, come sempre, felice e contento. Non dimenticherò mai il volto dell’insegnante che, a bassa voce, quasi in silenzio, mi disse: ‘Sami Modiano, sei espulso’. Ricordo – il suo racconto – che mi cadde il cielo sulla testa”.

LA DISCUSSIONE SULLE RIFORME DELLA NUOVA MAGGIORANZA

Il ruolo della Corte Suprema d’Israele,
il confronto dentro e fuori la Knesset

Yariv Levin è il nuovo speaker della Knesset. Seppur per un tempo limitato. A nominarlo la nuova maggioranza del parlamento israeliano con la previsione che, al momento del giuramento del nuovo governo, sarà sostituito da un altro membro della coalizione guidata dal Premier incaricato Benjamin Netanyahu. A Levin poi dovrebbe infatti essere affidato un incarico ministeriale. Nella discussione alla Knesset in occasione della sua nomina, Netanyahu ha replicato alle accuse dell’opposizione di voler trasformare la democrazia israeliana. In particolare il leader del Likud si è soffermato sulle contestazioni emerse dopo la diffusione su una emittente televisiva – il Canale 12 – della notizia che il partito haredi Yahadut HaTorah starebbe facendo pressione perché vengano applicati nella sfera pubblica provvedimenti legati alla religione. Tra gli esempi fatti, lo spegnimento delle centrali elettriche del paese durante lo Shabbat e un ampliamento delle divisioni tra uomini e donne nelle spiagge pubbliche. “C’è e ci sarà la produzione (di elettricità) durante il sabato. Ci sono e ci saranno spiagge per tutti”, ha garantito Netanyahu. Rivolgendosi all’opposizione ha poi aggiunto: “Dovete accettare la decisione del popolo… Manterremo lo status quo, Israele non sarà uno Stato halachico (Legge ebraica). Manterremo il percorso della destra liberale”.
Nel frattempo la maggioranza, con il nuovo presidente della Knesset, ha già presentato alcune significative modifiche. E nei suoi progetti c'è anche una riforma che sta facendo molto discutere perché modificherebbe gli equilibri con la Corte Suprema d'Israele. Un cambiamento che si appresta a diventare uno dei temi di dibattito sia in parlamento che fuori dei prossimi mesi.

IL CONVEGNO ALL'UNIVERSITÀ BAR-ILAN 

Tra esegesi e studi cabalistici,
il segno del rav Benamozegh

Alla presenza di varie autorità accademiche ha preso il via in Israele, all’Università Bar-Ilan, un convegno internazionale dedicato alla figura del rabbino livornese Elia Benamozegh di cui a breve ricorrerà il bicentenario dalla nascita. Studiosi israeliani, europei, americani tra i relatori chiamati a rendere omaggio a una figura tra le più significative nel vasto panorama di Maestri formatisi nell’ambito della Livorno ebraica. Approfonditi tre diversi contesti in cui operò: esegesi, filosofia, studi cabalistici.
“Di lui si diceva che era nato in anticipo di due secoli ed è per questo che il bicentenario della sua nascita assume così tanta importanza” afferma Marco Cassuto Morselli, presidente della Federazione delle Amicizie Ebraico-Cristiane in Italia, la cui relazione è dedicata al rapporto tra il pensiero di Benamozegh e quello di Paolo di Tarso. In evidenza a Bar Ilan il suo sforzo per valorizzare “la dimensione universalistica dell’ebraismo” alla base della prospettiva attuale del Dialogo interreligioso. Contesto in cui, è stato sottolineato, “ha dato un contributo straordinario”.

(Nell'immagine: piazza Benamozegh a Livorno, con la sinagoga sullo sfondo) 

L'ATTESA PER LA SEMIFINALE MONDIALE E LA PRIMA PAGINA DEL JERUSALEM POST 

“Siamo tutti marocchini”

Sale l’attesa per la seconda semifinale dei Mondiali di calcio in Qatar. Dopo il successo dell’Argentina sulla Croazia, stasera si saprà il nome dell’altra finalista che scenderà in campo domenica a Doha. Francia netta favorita, ma occhio al Marocco sorpresa assoluta del torneo che ha eliminato finora, tra le altre, Belgio, Spagna e Portogallo. La squadra nordafricana sembra avere molti sostenitori nel mondo. E non pochi di essi risiedono in Israele. Lo conferma la prima pagina del Jerusalem Post oggi in edicola, che immortala gli atleti più rappresentativi dei “Leoni dell’Atlante” con sullo sfondo il Muro Occidentale e il Monte del Tempio/Spianata delle Moschee dove hanno sede il terzo e quarto luogo più sacro dell’Islam. In testa alla pagina una frase, “We are all Moroccans”, che riprende le coraggiose parole del re Mohammed V nell’opporre il suo rifiuto al regime di Vichy alla deportazione degli ebrei marocchini.
“Nel mio Paese – aveva detto allora – non ci sono né ebrei, né musulmani. Siamo tutti marocchini”.

LA NUOVA OPERA PER IL MUSEO DEI LUMI DELLA COMUNITÀ EBRAICA PIEMONTESE

Chanukkah e le luci d’artista
Una nuova festa per Casale

Una nuova opera andrà ad arricchire, nell’occasione della prossima festa di Chanukkah, la collezione di candelabri artistici custodita dal Museo dei Lumi di Casale Monferrato (oltre 250 pezzi esposti a rotazione nei locali dell’antico forno delle azzime). Ospite d’onore del Chanukkah casalese sarà Arcangelo Sassolino, artista di fama internazionale che ha esposto a Hong Kong, St. Louis, Francoforte, Hannover, Parigi, Bruxelles, Zurigo e Punta del Este ed è stato protagonista anche all’ultima Biennale di Venezia. “Sin dalla mia formazione a New York, il contatto la Comunità ebraica è sempre stato portatore di incontri importanti, felici e che in alcuni casi hanno contribuito a dare una svolta radicale al mio percorso. Sono legami che a distanza di tanti anni sono ancora in atto” racconta l’artista, nell’esprimere anche l’amicizia “che mi lega a Elio Carmi: quando mi ha invitato a partecipare a questo progetto ne sono stato particolarmente onorato”.

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IL RICONOSCIMENTO CONFERITO A UNA DOCENTE DI LIVORNO

Benè Berith, un premio per il Dialogo

È Anita Leonetti Cuzzocrea, docente di scuola media e figura attiva nel Dialogo interreligioso, la vincitrice del premio annuale conferito dalla sezione toscana del Benè Berith “Isidoro Kahn”. Lo comunica l’associazione stessa, rendendo noto che la cerimonia di assegnazione del riconoscimento si svolgerà nell’ambito della prima accensione pubblica della Chanukkiah davanti alla sinagoga di Livorno. La professoressa Leonetti Cuzzocrea, si sottolinea nella motivazione, “è da anni una colonna del Dialogo interreligioso (è tra quanti rifondarono l’Amicizia Ebraico Cristiana labronica) e a lei si devono innumerevoli e assai partecipate iniziative sulla Memoria, ovviamente in parallelo all’intensa attività scolastica per la divulgazione di una corretta conoscenza dell’ebraismo”. Molti, si aggiunge, “anche i suoi articoli quale giornalista”.

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