“Siamo tutti marocchini”

Sale l’attesa per la seconda semifinale dei Mondiali di calcio in Qatar. Dopo il successo dell’Argentina sulla Croazia, stasera si saprà il nome dell’altra finalista che scenderà in campo domenica a Doha. Francia netta favorita, ma occhio al Marocco sorpresa assoluta del torneo che ha eliminato finora, tra le altre, Belgio, Spagna e Portogallo. La squadra nordafricana sembra avere molti sostenitori nel mondo. E non pochi di essi risiedono in Israele. Lo conferma la prima pagina del Jerusalem Post oggi in edicola, che immortala gli atleti più rappresentativi dei “Leoni dell’Atlante” con sullo sfondo il Muro Occidentale e il Monte del Tempio/Spianata delle Moschee dove hanno sede il terzo e quarto luogo più sacro dell’Islam. In testa alla pagina una frase, “We are all Moroccans”, che riprende le coraggiose parole del re Mohammed V nell’opporre il suo rifiuto al regime di Vichy alla deportazione degli ebrei marocchini. “Nel mio Paese – aveva detto allora – non ci sono né ebrei, né musulmani. Siamo tutti marocchini”.
Le imprese del Marocco, uno dei Paesi firmatari degli Accordi di Abramo, sono state seguite con particolare attenzione in Israele. Non sono mancate anche alcune polemiche a causa della bandiera palestinese sfoggiata da un gruppo di calciatori al termine della scorsa partita. Nel commentare questa prima pagina ad alto impatto simbolico, il direttore Yaakov Katz ha scritto: “Sembra che uno dei nostri lettori sia un grande fan del Marocco e posso capirlo. È un piacere vederli giocare. I migliori auguri per stasera”.