Levi-Grossman, dialogo a due voci

Schermata 2017-01-25 alle 15.51.20Vasilij Grossman e Primo Levi insieme sul palco del Teatro Carignano di Torino. Un dialogo tra testimoni dove a parlarsi in un’alternaza che si compenetra sono i brani di due opere, da una parte le verità dell’Inferno di Treblinka firmato dal giornalista Grossman nell’autunno 1944, dall’altra le parole dure e ordinate che formano il Rapporto su Auschwitz, scritto a Katowice nella primavera del 1945 su richiesta dell’Armata Rossa. Sono quindi un reportage di Grossman e un referto scientifico scritto a quattro mani da Levi e De Benedetti a essere posti l’uno di fronte all’altro, quasi a completarsi, come due facce di uno stesso foglio.
Fino ad oggi, Vasilij Grossman e Primo Levi non erano mai stati letti né tantomeno studiati congiuntamente. La proposta di accostarli l’uno all’altro su un palco di un teatro è nata da un progetto dello Study Center Vasilij Grossman e del Centro Internazionale di Studi Primo Levi in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino. A dar voce ai testi selezionati da Domenico Scarpa e Marco Sisto è Valter Malosti, regista e attore di grande prestigio. Aggiunge voce e mimica, nient’altro, i testi parlano da soli.
“Leggere di queste cose è durissimo”, scrive Grossman in l’Inferno di Treblinka, “E credetemi, voi che leggete, non è meno dura scriverne”. Fabio Levi, direttore del Centro Studi Primo Levi , sul palco aggiunge, quasi a completare il pensiero dello scrittore: “È anche molto duro ascoltare”. E aggiunge “Con il passare del tempo i fatti storici rimpiccioliscono fino a diventare all’apparenza dei punti, ma i fatti non sono puntini bensì dei nodi molto aggrovigliati, e a narrare di questi grovigli sono proprio gli scrittori”.

Alice Fubini

(25 gennaio 2017)