Firenze – Una didattica per il ricordo

Schermata 2017-01-30 alle 12.46.24Notevole partecipazione ai due incontri sulla Memoria “viva” organizzati a Firenze dal Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia grazie al coordinamento e ai contatti intercorsi tra la professoressa Silvia Guetta e lo Yad Vashem. Ad essere coinvolto tra gli altri il formatore israeliano Yiftach Ashkenazy, intervenuto sia presso l’ateneo nel corso di un evento sul tema “Immaginiamo un mondo senza testimonianze” rivolto a studenti e docenti sia dell’università che delle scuole toscane, sia presso l’istituto alberghiero Saffi con una riflessione all’interno di un confronto sull’argomento “Dall’ingiustizia e dalla rassegnazione ci saranno sempre dei giusti a salvare la dignità dell’uomo”.
Due momenti di incontro per far riflettere i giovani sulla consapevolezza che loro sono l’ultima generazione a poter incontrare ed ascoltare la voce diretta di donne ed uomini che hanno visto e vissuto la Shoah. Da qui, sottolinea la professoressa Guetta, una grande sfida pedagogica. E che si accompagna con queste domande. Chi ha il potere di raccontare la storia? Quali sono le fonti di tale autorità? La memoria deve essere mantenuta come una fonte accademica o popolare? Di quale memoria dobbiamo fare uso: quella collettiva o individuale?
Per il dirigente scolastico Valerio Vagnoli, intervenuto al Saffi, è fondamentale che gli studenti difendano i valori di democrazia e libertà perché la scuola, quando è veramente formativa, “insegna soprattutto questo”.
Entrambe le proposte formative sono state progettate in collaborazione, oltre che con la Scuola Internazionale di Formazione di Yad Vashem (Gerusalemme), con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e il Centro per l’Unesco di Firenze. La Federazione Italiana del Centri e Club Unesco ha dato il patrocinio.

(30 gennaio 2017)