La giornata per Emanuele Luzzati
“Grazie per i sogni che ci hai regalato”

Nel titolo dell’iniziativa, tratto dalla Genesi, c’è un chiaro invito rivolto alla platea: “Guarda il cielo e conta le stelle…”. L’invito è a guardare in alto, verso il soffitto. Quel soffitto così meravigliosamente istoriato dall’artista, in cui si raffigurano i dodici segni zodiacali e verso cui tendono, tutti insieme, gli occhi di decine di persone.
Una giornata emozionante e densa di testimonianze quella che si è aperta questa mattina al Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in ricordo di Emanuele Luzzati.
A dieci anni dalla scomparsa, il grande scenografo, animatore e illustratore genovese è fatto omaggio di parole e ricordi preziosi. Di chi ne è stato stretto collaboratore, di chi ha condiviso con lui momenti indimenticabili, di chi nei suoi lavori ha trovato lo stimolo per intraprendere una determinata professione. Una giornata che coinvolge grandi e piccini anche grazie ad alcuni laboratori artistici per giovanissimi.
“Un’esperienza di laboratorio che intendiamo portare avanti anche in altre giornate, rivolgendoci all’insieme dell’Italia ebraica” afferma la Presidente UCEI Noemi Di Segni nel suo intervento di apertura della giornata, molto partecipata sin dalle prime ore. Al suo fianco la studiosa Raffaella Di Castro, che ha il compito di introdurre i temi dell’iniziativa, ideale proseguimento di un incontro dedicato all’arte e all’identità ebraica svoltosi in novembre, la presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello e l’assessore alla Cultura Giorgia Calò.
È poi la volta delle relazioni previste nel programma, cui si aggiungono anche altre testimonianze tra il pubblico. C’è chi ricorda l’artista, chi l’intellettuale, chi l’amico sempre pronto a regalare un sorriso. Un solco profondo, quello tracciato dall’artista. “Lele era un sognatore, e anche adesso che non c’è più non ha smesso di farci sognare” spiega con azzeccate parole Georges De Canino, moderatore della mattinata. Ad intervenire sono poi Ariela Fajerazen, Valentina Filice, Pupa Garribba, Carla Rezza Gianini, Giacometta Limentani, Bice Migliau e Sergio Noberini.
Nel pomeriggio le attività proseguono al Museo Ebraico di Roma con un laboratorio creativo per bambini dai 6 anni sulle tecniche di Luzzati, a cura di Elisa Pezzolla (dell’Officina Didattica Museo Luzzati), una visita guidata di presentazione delle formelle in maiolica “I 12 mesi Ebraici” (1960) e la proiezione del cortometraggio “Jerusalem” di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini.

(5 febbraio 2017)