Gerusalemme, la città è unita
La festa per celebrarla

Una celebrazione che renda omaggio alla città tutta, alla sua storia millenaria, ai luoghi sacri, allo sviluppo dei suoi quartieri, abitanti e popolazione, al suo essere centro di pensiero, sviluppo, cultura e innovazione e quello che la città rappresenta oggi per se stessa, per Israele e per il mondo intero. Perché per quanto nota, Gerusalemme (specialmente in Italia) è in realtà ai molti sconosciuta. Al di là della cronaca politica, incentrata sul conflitto arabo-israeliano e sul riconoscimento dei luoghi sacri, c’è infatti una Gerusalemme vibrante che sfida e dimostra che la convivenza tra religioni ed etnie pur complessa e difficile è possibile.
Risponde a questa esigenza il programma di iniziative pensato da Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità ebraica di Roma, Ambasciata d’Israele in Italia e Chevrat Yehudei Italia per festeggiare il cinquantesimo anniversario della riunificazione di Gerusalemme, presentato ieri in occasione di una conferenza stampa convocata al Centro Bibliografico UCEI con la partecipazione della Presidente dell’Unione Noemi Di Segni, della Presidente della Comunità ebraica capitolina Ruth Dureghello e dell’ambasciatore israeliano Ofer Sachs.
Al centro delle iniziative per il Cinquantenario una grande serata, martedì 23 maggio, ai Mercati di Traiano: “Suoni e luci di Gerusalemme sotto il cielo di Roma”. Il simbolico incontro, nel segno della musica, delle parole e della luce, tra due città che hanno fatto la Storia e che insieme vogliono costruire un futuro di pace, libertà, progresso. Ma in calendario anche altri eventi, tra cui una densa giornata di approfondimento (domenica 28) che spazierà dall’arte alla letteratura, dalle nuove tecnologie al cinema.
“Gerusalemme è una città che per la sua proiezione universale non è soltanto la capitale di un giovane Stato che solo nella storia ha saputo garantire il complesso intreccio della convivenza nei suoi quartieri, ma anche punto di riferimento imprescindibile per miliardi di persone in tutto il mondo” ha sottolineato la Presidente Di Segni. “Celebriamo quindi tutti insieme la Gerusalemme che afferma la vita e che irradia la sua luce all’insieme della collettività umana. È quella – ha aggiunto – la Gerusalemme che vogliamo raccontare e condividere con tanti amici che, sono certa, verranno a trovarci nelle prossime intense giornate di celebrazione”.
Gerusalemme e Roma, un legame speciale. “Entrambe le città – riflette la Presidente Dureghello – rappresentano un esempio di come un luogo possa rappresentare un modello di coesistenza e rispetto tra le fedi e la celebrazione dei cinquanta anni di Gerusalemme ne ricorda la sua riunificazione e la possibilità finalmente di potervi accedere per i fedeli di tutte le religioni”. Con riferimento alla serata del 23, Dureghello osserva: “Artisti israeliani e italiani si alterneranno dando vita ad una serata sensoriale, fatta di luci, storie e immagini per festeggiare la capitale eterna del popolo ebraico”.
Roma e Gerusalemme: il legame tra due città, ma anche un rapporto di profonda amicizia tra due paesi che recentemente ha raggiunto nuove vette”. “Negli ultimi mesi infatti – ha ricordato l’ambasciatore Sachs – è giunto in visita un numero notevole di esponenti di primo piano, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro degli Esteri Angelino Alfano, il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, alti funzionari del Ministero della Difesa e molti altri”. Una serie di visite che, ha sottolineato il diplomatico, testimoniano “quanto stretti siano i rapporti fra i due Paesi”.
conf stampaAd aprire la conferenza stampa, introdotta dal direttore della redazione e comunicazione UCEI Guido Vitale, la proiezione di un filmato che il rav Jonathan Sacks, tra le più autorevoli figure rabbiniche al mondo, ha dedicato recentemente a Gerusalemme. A presentare il programma di iniziative, evento per evento, Raffaella Di Castro.
Tra i protagonisti della serata del 23, che sarà condotta dall’artista Eyal Lerner, i cori musicali Ha-Kol e Nizzanim, i danzatori dell’Accademia Nazionale che porteranno in scena lo spettacolo Yerushalaim Golden Roots di Mario Piazza, l’artista Ilana Yahav con una live performance molto attesa. Sarà inoltre proiettato il cortometraggio Jerusalem di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini.
La giornata del 28, al Centro Ebraico il Pitigliani, è stata intitolata “Gerusalemme: dalla cima del monte Scopus”.
Si partirà alle 11, con ouverture e intermezzi musicali per pianoforte di Antonio Cama. Seguirà una conversazione su “Hebrew University, da Einstein all’avanguardia hi tech” moderata da Viviana Kasam (Presidente BrainCircle Italia) e con la partecipazione di Hillel Bercovier (Hebrew University) e dell’ambasciatore Sachs. Alle 16, “Gerusalemme nelle pagine del Talmud”: una discussione moderata da Clelia Piperno, direttrice del Progetto Talmud, con interventi di rav Riccardo Di Segni e di rav Gianfranco Di Segni. Alle 16 si parlerà di “Il nome di Gerusalemme”, con Barbara Notaro che intervisterà Clelia Piperno e Alberto Melloni. Alle 17.30 focus su “Archeologia, Arte e Architettura a Gerusalemme” introdotto da Tamar Milo, direttore del Dipartimento Italia, The Jerusalem Foundation, moderato da Davide Spagnoletto e con interventi di Dan Bahat, Giorgia Calò, David Cassuto, Tania Coen e Raffaella Frascarelli. Concluderà la serata la proiezione del film inedito “Ben Gurion, Epilogue” presentato da Ariela Piattelli, direttrice artistica del Pitigliani Kolnoa Festival. Sarà presente la produttrice Yael Perlow.
Da segnalare inoltre, nella stessa sede, due serate dedicate a “Gerusalemme nel cinema” (mercoledì 24 e sabato 27).

(19 maggio 2017)