Prevenzione dell’estremismo,
diverse voci a confronto

Interessante e proficua occasione di dialogo interreligioso ieri alla moschea torinese Taiba nell’ambito del progetto “Insieme per contrastare e prevenire la radicalizzazione e l’estremismo” promosso dall’ANPI in collaborazione con diverse comunità religiose, con lo scopo di comprendere le cause del fenomeno e al tempo stesso “individuare misure, interventi e programmi in grado di prevenire tale tendenza e riaffermare e consolidare le molte e buone ragioni del pluralismo e dell’impegno per una convivenza pacifica tra persone uguali (nei diritti e nei doveri) e, al tempo stesso, libere e perciò diverse.”
L’incontro di ieri, il quarto della serie, verteva in particolare sul ruolo dei mezzi d’informazione e ha visto dialogare, moderati dall’on. Andrea Giorgis, l’Imam Izzeddin Elzir Presidente dell’UCOII, Abdellah Labdidi, segretario nazionale di Partecipazione e Spiritualità Musulmana, Anna Segre, direttrice del bimestrale Ha Keillah, il pastore Paolo Ribet e don Fredo Olivero. Maurizio Molinari, invitato nella doppia veste di direttore della Stampa e di autore di saggi sull’estremismo di matrice jihadista, ha analizzato la dinamica tra immigrazione e integrazione, portando in particolare l’esempio degli Stati Uniti, in cui una maggioranza ha scelto consapevolmente di diventare minoranza; ha poi ribadito l’importanza della Costutizione (che era già stata sottolineata dall’imam Izzeddin Elzir), che è un testo di principi collettivi ma che richiede al contempo un’adesione individuale, come singoli e non come gruppi o comunità. Intervento conclusivo di Lorenzo Gianotti dell’ANPI provinciale.

(30 giugno 2017)