Locarno celebra il “pianista”
L’omaggio ad Adrien Brody

La prossima edizione del Locarno Festival renderà omaggio ad Adrien Brody, straordinario protagonista de Il pianista di Roman Polansky (2002), con il prestigioso Leopard Club Award. La sua poetica interpretazione del pianista Wladyslaw Szpilman, sopravvissuto alla tragedia del ghetto di Varsavia per una serie di coincidenze che hanno del miracoloso, aveva conquistato pubblico e critica tanto da valergli l’Oscar ad appena 29 anni. Per lo stesso film, basato sull’autobiografia di Szpilman, Polansky vinse la statuetta per la regia e Ronald Hardwood alla carriera. Il film sarà proiettato in Piazza il 4 agosto, seguirà una conversazione con l’attore.
Con Il Pianista Adrien Brody, l’attore più giovane finora insignito dell’Oscar come migliore protagonista, era entrato nell’immaginario collettivo confermandosi poi come uno degli attori più versatili sulla scena internazionale.
Prima di trionfare nel film di Polansky con un’interpretazione capace di coniugare poesia, rabbia e tragedia, Brody aveva recitato nella sitcom Annie McGuire (1998) e aveva iniziato la scalata al successo dopo Bullet (1996) con Tupac Shakur e Mickey Rourke. Aveva quindi lavorato in Restaurant (1998) di Eric Ross, Una sottile linea rossa (1998) di Terrence Malick e L’estate di Sam (1999) di Spike Lee.
Dopo l’Oscar, il filo dell’esperienza ebraica attraversa molte delle sue scelte. Brody – cresciuto in una famiglia di ascendenze ebraiche ma senza stretti legami con l’ebraismo né con il cattolicesimo – diventa uno degli attori preferiti di Wes Anderson che lo dirige in Un treno per Darjeeling (2007) e lo richiama in Grand Budapest Hotel (2014), il film ispirato all’opera dello scrittore ebreo viennese Stephan Zweig.
Dopo aver collaborato con Woody Allen in Midnight in Paris (2011), nella miniserie Houdini (2015) Adrien Brody si è calato nei panni del mago delle fughe Henry Houdini – nato Erik Weisz a Budapest da un padre rabbino – per poi trasformarsi in Isaac, ebreo iraniano vittima della rivoluzione iraniana nel 1979 in Septembers of Shiraz (2016).

Daniela Gross

(6 luglio 2017)