La signora dello zoo di Varsavia

zooEsce domani nelle sale il film La signora dello zoo di Varsavia, diretto dalla regista neozelandese Niki Caro e interpretato dalla due volte candidata all’Oscar Jessica Chastain. Il lungometraggio racconta la storia vera di Antonina Żabińska, che con il marito Jan (Johan Heldenbergh) rappresentò un barlume di speranza nella capitale polacca occupata dai nazisti. Ambedue dopo la guerra furono riconosciuti da Israele Giusti tra le Nazioni, per aver nascosto ebrei salvandoli dalle razzie e dalle deportazioni.
Il film è tratto dal romanzo del 2007 della scrittrice americana Diane Ackerman, edito in Italia da Sperling & Kupfer e basato a sua volta sui diari di Antonina. Lo zoo a cui fa riferimento il titolo del film era diretto da Jan, supportato in tutto e per tutto da sua moglie Antonina, vera e propria pasionaria che non esitò a rischiare la vita pur di agire per il bene.
Dopo l’occupazione della Polonia da parte dei nazisti, quando la violenza arrivò all’apice e iniziarono le persecuzioni antiebraiche, i due coniugi decisero che non potevano restare a guardare e iniziarono in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo potevano servire da rifugio agli ebrei braccati. La coppia mise dunque in atto un piano per salvare centinaia di abitanti del ghetto realizzato dai nazisti, nascondendoli anche a casa propria, una villetta attigua allo zoo.
Antonina e Jan salvarono così oltre trecento persone. Una storia di eroismo e di integrità morale, che ebbe luogo nel Paese che, più d’ogni altro, fu travolto dalla Shoah.
Ha detto Teresa Żabińska, figlia di Antonina, in questi giorni in Italia per contribuire alla promozione del film: “I miei genitori sostenevano che le persone per bene dovevano agire in modo corretto, questo era per loro un principio ovvio. Non è vero che mia madre non avesse mai paura. Parlava spesso, invece, di quanto all’epoca dei fatti fosse terrorizzata. Ma nelle situazioni di pericolo seppe come agire e cosa fare, in modo intuitivo e istintivo”.
“Quando lavoro a film basati su vicende realmente accadute, sento la responsabilità di raccontare la vita di persone vissute per davvero. In questo caso ancora di più, perché è una storia sulla Shoah, e sono molte le anime cui rendere omaggio”, ha detto la regista Niki Caro. “Mi sono sentita intimorita e al tempo stesso onorata di fare questo film, e ho provato a rimanere ‘spiritualmente’ fedele al soggetto. In questa storia c’è eroismo, nella sua stessa essenza. Chiunque voglia agire per il bene, dovrebbe ispirarsi a quanto fatto da Jan e Antonina.”

mdp