Aly, campionessa di coraggio

larryGli appassionati di ginnastica artistica hanno imparato negli anni ad apprezzarne il formidabile talento. Un talento che l’ha portata lontano, anzi lontanissimo. Sulle note di “Hava Nagila”, una delle più popolari melodie ebraiche, Aly Raisman si è imposta in due diverse Olimpiadi (nel 2012 a Londra, nel 2016 a Rio de Janeiro) conquistando la bellezza di tre ori, due argenti e un bronzo. E il futuro, appena 23 enne, è destinato ancora a sorriderle.
Ma in queste settimane di grande sport, con le Olimpiadi invernali in pieno svolgimento, Aly fa parlare di sé soprattutto per il coraggio e per la determinazione con cui, da diversi mesi, porta avanti la sua battaglia. A novembre denuncia l’ex osteopatia della nazionale Larry Nassar, accusandolo (al pari di varie sue compagne di squadra) di abusi sessuali. A gennaio una drammatica deposizione in tribunale, nel processo che si è da poco concluso con una condanna a un minimo di 40 anni di carcere per l’uomo. Oltre un centinaio le giovani atlete molestate da Nassar nell’arco di 20 anni.
“Non pensavo che ce l’avrei fatta ad essere qui, ero spaventata e nervosa. Soltanto quando ho visto le coraggiose testimonianze delle altre vittime di abusi ho capito che non avrei potuto non presentarmi e parlare” ha raccontato Raisman, per la prima volta faccia a faccia davanti a Nassar dal giorno della denuncia. “Sai già che stai andando in un posto dove non sarai più in grado di far del male a nessuno, ma sono qui per dirti che non mi fermerò fino a quando ogni singola traccia da te lasciata in questo sport sarà stata cancellata” ha poi aggiunto la ginnasta. Prima di concludere con questa esortazione, accolta da un lungo applauso: “Se vogliamo credere nel cambiamento, dobbiamo andare a fondo della questione e capire come tutto ciò sia potuto succedere. Ora non è il momento per false rassicurazioni”.
Un chiaro atto d’accusa anche nei confronti di chi, ai vertici dello sport statunitense e del comitato olimpico, ha finto di non vedere per lungo tempo. Appena pochi giorni fa, intervistata dalla Cnn, Raisman ha affermato: “Ho incontrato un sacco di donne e ragazze straordinarie. È stato davvero incredibile, non conoscendoci, la connessione istantanea che abbiamo avuto l’uno con l’altra perché abbiamo attraversato qualcosa di così orribile. Penso che tutte meritiamo di avere delle risposte”. Risposte per cui, ha assicurato, si batterà con tutta se stessa.

a.s twitter @asmulevichmoked

(13 febbraio 2018)