“Diritti umani, sfida comune”

Tre a giorni a confronto sul tema del multiculturalismo. Un argomento di strettissima attualità, declinato attraverso una pluralità di punti di vista. E nuove possibilità di collaborazione che sembrano aprirsi, nel nome dei valori comuni.
È soddisfatto Maurizio Ruben, vicepresidente della International Association of Jewish Lawyers and Jurists. Venerdì a Roma si è conclusa la conferenza annuale dell’associazione. Un incontro cui hanno partecipato decine di avvocati e giuristi da tutto il mondo, portando qualità al dibattito. E per il board, nella giornata di chiusura, l’occasione di un confronto in Vaticano non previsto nel programma ufficiale ma decisamente significativo.
“Ebrei e cristiani hanno una necessità comune di affrontare la sfida dei diritti e della dignità umana. Una prospettiva su cui c’è stata piena convergenza con papa Bergoglio, che ci ha accolti con molto calore. Una visita che vuol essere presupposto a ulteriori impegni” sottolinea Ruben.
Epilogo di tre giornate intense che hanno richiamato l’importanza della tutela dei principi fondamentali ma anche la necessità che il rispetto sia reciproco. “Soltanto venti anni fa, parlando di multiculturalismo – osserva Ruben – a nessuno sarebbe mai venuto in mente di metterne in luce gli aspetti controversi. Oggi i tempi sono cambiati ed è un fatto di cui tener conto”.
La conferenza annuale è stata l’occasione per fare il punto sulle diverse iniziative in corso. La lotta all’odio e all’antisemitismo, anche alla luce del recente attentato alla sinagoga di Pittsburgh. O ancora la difesa anche giuridica del valore della Memoria, messa in crisi recentemente dal governo polacco. “Tutti ambiti – osserva Ruben – in cui siamo protagonisti”.
Fondamentale, è stato inoltre sottolineato, il raccordo con le diverse realtà nazionali. Come nel caso dell’Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei presieduta da Giorgio Sacerdoti e di cui Ruben è uno degli animatori insieme al vicepresidente UCEI Giulio Disegni, intervenuto nella giornata di venerdì.

(Nell’immagine la delegazione in Vaticano)

(11 novembre 2018)