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1 - 8 GENNAIO 2016
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opinioni a confronto

Riforme scolastiche

Se non fosse stato per Yehoshua ben Gamla, vissuto all’epoca del Secondo Tempio, la Torah sarebbe stata dimenticata in Israele. In passato, se un bambino aveva un padre, costui gli insegnava la Torah; ma così, chi non aveva un padre, non studiava Torah. Si riteneva infatti che il compito di insegnare spettasse ai padri. Stabilirono allora di istituire delle scuole a Gerusalemme, come è scritto: “La Torah verrà da Sion”. E di nuovo, però, chi aveva un padre che poteva farlo salire a Gerusalemme, studiava; chi non l’aveva, non riusciva ad andarvi e non studiava. Allora stabilirono che ci fossero scuole in ogni regione, per allievi a partire dai 16 o 17 anni. Ma succedeva che se il maestro si adirava con l’allievo, questi gli dava un calcio e se ne andava. Finalmente arrivò Yehoshua ben Gamla, che stabilì che ci fossero maestri in ogni provincia e in ogni città, e si portavano i bambini a scuola all’età di 6 o 7 anni. Disse Rav a rav Shemuel bar Shelat, un maestro elementare: “Fino a sei anni non accettare allievi, da questa età in poi accettali e ingozzali di Torah come tori”. E gli disse anche: “Quando colpisci un bambino per educarlo, usa solo un laccio di scarpe senza fargli del male; se impara a leggere, bene, e sennò, siederà con i compagni e alla fine qualcosa imparerà”.

rav Gianfranco Di Segni, Collegio rabbinico italiano

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SCUOLa

Studiare le religioni altrui

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In una intervista rilasciata al Jewish Chronicle di Londra il portavoce del rabbino capo del Regno Unito ha dichiarato che "è più importante che mai che i nostri figli abbiano una migliore comprensione dell'Islam e che vengano costruite relazioni forti con musulmani britannici. Il rabbino capo ha raccomandato che le scuole colgano questa occasione per insegnare agli studenti l'Islam, una fede di cui molto si parla ma sulla quale nel discorso pubblico prevale spesso l'ignoranza". Dopo questo appello è stato il capo della scuole religiose musulmane della Gran Bretagna a fare eco a rav Mirvis, chiedendo che nelle venga inserito l'insegnamento specifico dell'ebraismo
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eretz

Università, DSA e autismo

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Da sempre noto per il livello altissimo e per apertura e creatività, il mondo accademico israeliano mostra una volta di più la sua capacità di  evoluzione e adattamento: a marzo aprirà il primo college per studenti affetti da autismo, sindrome di Asperger e altre disabilità complesse legate all'apprendimento. Con l'obiettivo di rendere possibile l’apprendimento grazie ad un sostegno mirato per le esigenze specifiche dei suoi studenti il college - come spiega il sito siliconwadi.it - nasce da una collaborazione fra "Beit Ekstein", organizzazione che si occupa di persone affette da difficoltà di apprendimento e di sviluppo, e l'istituto di formazione a distanza Open University.
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RASSEGNA STAMPA

Libri: vietati, pubblicati, proibiti

"Fino alla settimana scorsa era inutile cercarlo in libreria, almeno in Germania. Ma è bastato che dal 2015 si passasse al 2016 ed ecco che Mein Kampf di Adolf Hitler è tornato disponibile per i lettori tedeschi. Non è un libro qualunque, lo avrete capito. "La mia battaglia" (questo il significato del titolo) è il testo nel quale il dittatore nazista descrive i presupposti del regime che ha portato alla Seconda guerra mondiale e allo sterminio di sei milioni di ebrei. Un libro maledetto, insomma, che non era più stato ristampato legalmente dal 1945, anno della morte di Hitler." Così Popotus, l'inserto settimanale per bambini dell'Avvenire inizia la spiegazione del problema che - paradossalmente - accomuna il Mein Kampf ai Diari di Anna Frank. Un secondo articolo infatti, nello stesso numero di Popotus, spiega "Nel 1945 moriva Adolf Hitler ma anche Anne Frank, la ragazza ebrea autrice del celebre Diario che ha rivelato al mondo l'orrore della persecuzione nazista. Per una complicata battaglia legale, però, i diritti di questo libro così importante rischiano di rimanere bloccati ancora a lungo, addirittura fino al 2050". (5 gennaio)

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