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 12 Giugno 2019 - 9 Sivan 5779

alef/tav
Su Pagine Ebraiche 24, la Newsletter quotidiana di metà giornata, oggi i pensieri del rav Giuseppe Momigliano, Davide Assael, Alberto Cavaglion, Francesco Lucrezi e Francesco Lotoro.
 
 
Una targa per fare Memoria
Solenne commemorazione in ricordo degli avvocati ebrei milanesi cacciati nel ’38, con apposizione di una targa, al Palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo. Una iniziativa frutto della collaborazione con l’Associazione Italiana Avvocati e Giuristi Ebrei, il cui presidente Giorgio Sacerdoti è ieri intervenuto al pari della Testimone della Shoah e senatrice a vita Liliana Segre insieme a illustri rappresentanti della comunità degli avvocati e giuristi.
“Furono 106 gli avvocati cancellati dall’albo di Milano e a loro memoria ieri è stata posta una targa a Palazzo di giustizia, durante un pomeriggio di memoria attiva, che ha fatto riflettere le centinaia di giovani professionisti presenti sul fallimento della giustizia di allora, non senza un riflesso sul presente” scrive tra gli altri La Stampa. Tra i protagonisti Giovanni Canzio, già Primo Presidente della corte di Cassazione, che ieri ha ricordato la figura del magistrato bolognese Mario Finzi e di cui Repubblica pubblica una parte dell’intervento: “Laureatosi a 21 anni, praticante procuratore legale a Milano, magistrato a soli 24 anni e dispensato dal servizio di giudice del tribunale di Bologna, si dedicò all’insegnamento presso la scuola ebraica e all’assistenza dei rifugiati ebrei in Italia (Delasem), per essere poi arrestato nel marzo del 1944 su delazione, rinchiuso nel campo di concentramento di Fossoli e deportato ad Auschwitz-Birkenau, dove morì il 22 febbraio 1945”.

"Il libro al centro della politica nazionale". Un nuovo mandato alla presidenza dell’Associazione italiana editori per Ricardo Franco Levi. “Sappiamo che 6 persone su 10 leggono almeno un libro all’anno, abbiamo dati deprimenti sulla capacità di comprendere un testo scritto. Occorre mettere al centro dell’agenda la scuola” ha dichiarato ieri il presidente dell’Aie, le cui parole sono riportate dal Corriere. Questo il suo messaggio: “È il momento di mettere il libro al centro della politica nazionale: se non ora, quando?”.

La decisione del Nyt: niente più vignette. Dal primo luglio il New York Times non pubblicherà più vignette politiche neanche nell’edizione internazionale. Una decisione maturata dopo il moto di indignazione suscitato per la pubblicazione di un disegno da molti antisemita, con protagonisti Trump e Netanyahu, opera del disegnatore portoghese Moreira Antunes. “La vignetta di Moreira Antunes è chiaramente indifendibile. E la buona fede, o meglio l’ignoranza dell’autore, non può bastare come giustificazione. Qui, però, c’è un punto molto delicato del dibattito politico americano: si può criticare il rapporto tra Trump e Netanyahu – ci si chiede sul Corriere – senza scivolare nei luoghi comuni antisemiti?”. La rinuncia totale alla satira viene definita “un passo indietro”.

Nel nome di Anne e Primo. Il 12 giugno di 90 anni fa nasceva Anne Frank, cui sarà oggi dedicata una maratona letteraria nel cuore del vecchio ghetto veneziano. Scrive Corrado Augias, che ha curato uno speciale su RaiTre in onda domani sera sulla figura di Anne, in un intervento su Repubblica: “Di lei resta qualche foto, la più famosa la ritrae in atteggiamento da scolara, sorriso d’occasione sul volto infantile. Ma di lei resta soprattutto il diario, note di un’adolescente che trovò nella scrittura il modo di evadere da un alloggio troppo affollato”.
Una maratona letteraria, per i 100 anni di Primo Levi, si svolgerà invece a New York. “L’evento – si legge su Repubblica – è una lettura-maratona in pubblico: trenta personalità della cultura si alterneranno oggi, da mezzogiorno alle otto di sera, per la lettura integrale di Se questo è un uomo“.

Conferenza per la pace, nuove adesioni. Egitto, Giordania e Marocco parteciperanno alla conferenza sul piano di pace americano per il Medio Oriente in programma a fine giugno in Bahrein. Spiega La Stampa: “Con queste adesioni, annunciate ieri pomeriggio dalla Casa Bianca, il vertice organizzato dall’amministrazione Trump prende quota e vedrà i tre Paesi arabi affiancare quelli del Golfo, che già avevano dato il loro assenso alla partecipazione”.

Adam Smulevich twitter
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